martedì 22 gennaio 2019

GIORNATA DELLA MEMORIA - TEATRO MENGONI

Vittoria_Corallo
Re-cordis esperimenti per riportare al cuore ciò che non ha conosciuto
Al teatro Mengoni un incontro guidato da Vittoria Corallo in occasione della Giornata della Memoria. Ingresso libero

In occasione della Giornata della Memoria 2019, venerdì 25 gennaio, alle 11 e alle ore 21, al Teatro Mengoni di Magione il Comune di Magione e il Teatro Stabile dell’Umbria presentano Re-cordis esperimenti per riportare al cuore ciò che non ha conosciuto, un incontro guidato da Vittoria Corallo.

Come possiamo avere memoria di quello che non abbiamo vissuto? 
Se la “memoria” è quell’attività cerebrale che, attraverso l’immaginazione, ci permette di ripercorrere e rievocare esperienze del passato, quali tracce seguiamo nella Giornata della memoria, se nessuno di noi è stato presente durante i fatti che vogliamo ricordare?

Ci viene incontro l’etimologia del verbo “ricordare” recordari, che contiene la parola “cor” che significa cuore, e il prefisso “re” che indica qualcosa che si fa di nuovo, “ri-cuore” (?), di nuovo cuore, di nuovo al cuore, o come articolò Eduardo Galeano “Ripassare dalle parti del cuore”.

Il teatro è un’attività molto simile a quella della memoria, si innesca attraverso la metafora, la traduzione metaforica di sentimenti, storie, personaggi, e si ricrea, ed evoca in chi partecipa, sia negli attori che negli spettatori, un’esperienza, immaginata, ma che lascia tracce dentro di noi come se fosse accaduta davvero. 

vorrei proporre un percorso da fare insieme a chi sarà presente in platea,
“Per questa Giornata della memoria – dice Vittoria Corallo - vorrei proporre un percorso da fare insieme a chi sarà presente in platea, un esperimento a cui partecipare in tanti attivamente, per avvicinarci a una storia orribile dell’umanità, lontana da noi nel tempo, ma che possiamo intravedere anche nel nostro presente. Utilizzerò diversi strumenti teatrali, letture interpretazioni esercizi o percorsi creativi per attivare l'empatia nei confronti di una storia, in questo caso per avvicinarci all'Olocausto. I testi che verranno presentati, o su cui svilupperò la mia esplorazione, hanno come fulcro la comunicazione che veniva fatta, o che non veniva fatta, in Germania e in Italia, sui Lager. E allo stesso tempo su testimonianze che non si allineavano a quella comunicazione". 
Io mi chiedo se la nostra indifferenza o la nostra partecipazione può far pendere la storia da una parte o dall' altra, e vorrei che questa domanda con fosse consegnata a chi ci sarà. 
"Vorrei indagare  prosegue  sulla consapevolezza delle persone per cui quella storia era presente; come veniva adulata o fortemente manovrata dalla stampa e dalla propaganda, e domandarci se anche oggi questo possa essere rilevante. Cercherò di affacciarmi a storie parallele, che esistono in altre circostanze storiche, di simili crimini contro l'umanità, anche più recenti, anche odierne, che sono passate in sordina o sono state comunicate nel loro presente in modo inadeguato. Per cercare di capire se oggi possiamo guardare con orrore al nazismo, e coltivare lo stesso orrore per quel seme di violenza e atrocità che forse si cela da qualche parte anche nel nostro presente. Io mi chiedo se la nostra indifferenza o la nostra partecipazione può far pendere la storia da una parte o dall' altra, e vorrei che questa domanda con fosse consegnata a chi ci sarà. 

La questione dell’umanità: quando lottiamo per qualcosa che va oltre il nostro proprio bene; e quando invece ci fermiamo, forse, di fronte alle storie che sono oltre i nostri confini, oltre le nostre case.”

Ingresso libero.

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