venerdì 31 dicembre 2021

CHIUDE CON UN OMAGGIO “MAGICO” LO STUDIO DIFOTO DI MAGIONE

L’attività, avviata da Maurizio Dogana nel 1978, ha raccontato in scatti e mostre 40 anni di vita magionese. L’archivio fotografico è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza

Con l’omaggio simbolico ai presidenti del Centro sociale anziani e alla Proloco di Magione del catalogo della mostra fotografica Magico allestita nelle sale della Torre dei Lambardi nel 2013, i titolari dello Studio DiFoto, Lorenzo Dogana e la mamma Antonella Rubbioni, hanno voluto salutare la comunità magionese che ha immortalato in tanti momenti di vita pubblica e privata attraverso la fotografia. L’archivio fotografico dello Studio DiFoto composto da migliaia di foto, è stato riconosciuto di particolare interesse storico dalla Soprintendenza e sarà, in futuro, oggetto di studi, catalogazioni e digitalizzazione, in parte già avviata, sotto la direzione della famiglia.

L’attività, aperta da Maurizio Dogana nel 1979 e rilevata dai figli Riccardo e Lorenzo, insieme alla madre alla scomparsa del padre nel 2004, chiuderà a fine anno ed ha voluto con questa iniziativa ricordare uno dei momenti in cui la storia e i personaggi di Magione diventarono protagonisti di un importante lavoro di ricerca portato avanti dall’associazione Z.ONE Cultural Crossing, in collaborazione con la Proloco e il CISA – Centro iniziative sociali anziani di Magione. La conclusione del lavoro vide raccolte, archiviate e organizzate per temi le fotografie messe a disposizione dagli abitanti del comune poi in parte utilizzate anche per la realizzazione della mostra.

All’iniziativa erano presenti il sindaco Giacomo Chiodini, al tempo assessore alla cultura del Comune di Magione che si fece promotore dell’iniziativa; il critico d’arte Maurizio Coccia ideatore del progetto e curatore della mostra insieme a Lorenzo Dogana; Luigi Bufoli, allora presidente della proloco di Magione con l’attuale presidente Andrea Biagini; Mario Mariuccini, presidente del Centro sociale anziani che si fece promotore tra i suoi associati del lavoro di ricerca delle foto del passato.

Sono intervenuti anche gli artisti Alessandra Baldoni, storica amica dello Studio DiFoto e Giorgio Lupattelli, sempre attivo nelle iniziative promosse da ZONE Cultural Crossing che ha visto in “Magico”, come ha spiegato Maurizio Coccia: “uno dei momenti più alti dell’attività dell’associazione nel Comune di Magione”.



VIDEO INCONTRO


mercoledì 29 dicembre 2021

IL “MAESTRO TRAICA” COMPIE 100 ANNI

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La sua carriera di insegnante si è svolta tra San Feliciano e Magione fino alla pensione

Ha spento le cento candeline lo scorso 27 dicembre il “maestro di Magione” Sauro Traica classe 1921 anche se, come accadeva spesso in quegli anni vista la difficoltà negli spostamenti, veniva registrato all’anagrafe il primo gennaio del 1922.

Un legame, quello con la scuola di Magione, che ha contrassegnato tutta la sua vita. Infatti, dopo aver trascorso la prima infanzia a Roma, durante la seconda guerra mondiale si trasferisce con la madre a Monte del lago paese d’origine dei genitori. Neanche ventenne comincia la sua carriera di insegnante elementare avendo come primo incarico una docenza ad Isola Maggiore. Un incarico non facile per la difficoltà a raggiungere l’isola. Al 1966 risale l’incarico alla scuola di San Feliciano dove sui banchi, tra le piccole alunne della quarta elementare, si trova anche la sua bambina, Sonia, che ancora ricorda il suo grande imbarazzo nei confronti dei compagni, nel vedere il babbo in cattedra.

Nel 1968 il trasferimento a Magione capoluogo dove con alcune maestre del tempo, tra cui la “maestra Tonina”, e la dirigente scolastica Vera Salvi in Righi che lo scorso anno ha festeggiato anche lei i cento anni, costituiranno quel nucleo storico della scuola del capoluogo rimasto nel cuore di tanti ragazzi e ragazze e dove sauro insegnerà fino alla pensione.

Nel 1950 sposa Concetta Stefanelli e insieme hanno avuto due figli, Stefano e Sonia. E circondato dall’affetto dei figli, dei quattro nipoti: Catia, Luca Valentina e Michele e del piccolo pronipote Leonardo, ha festeggiato l’ambito traguardo.

Sauro_Traica_e_nipoti



Sauro_nipote_Valentina_pronipote_Leonardo




DINO VALERI COMPIE 90 ANNI: UNA VITA DI LAVORO PER RAGGIUNGERE UN SOGNO

Lauretta_Dino_Stefano_Valeri
Spegne le novanta candeline Dino Valeri, classe 1931, proprietario dell’omonima azienda di Magione che ancora lo vede ogni giorno dietro il bancone insieme a figli e nipoti.

Una vita fatta di tanto lavoro e sacrificio ma, anche, uomo soddisfatto di sé stesso per quello che è riuscito a realizzare.

“La mia adolescenza – ricorda – è stata un passare da un lavoro a un altro. Ho iniziato lavorando per Ferruccio Pietropaoli e poi per l’azienda Rondini. Dopo di loro me ne andai a Perugia per imparare quel mestiere che avrei fatto per tutta la mia vita lavorativa: l’elettromeccanico.”.

All’inizio degli Anni Cinquanta Dino, come tutti i giovani ventenni di allora, parte per il militare. Prima a Spoleto, dove frequenta la scuola ufficiali, e poi in Veneto da cui torna non solo con l’idea di aprire una sua attività ma anche con l’amore: la signora Elvira che è ancora sua compagna di vita.

“Tornato dal militare, nel 1954 – prosegue – decisi che era il momento di aprire una mia officina. Presi in affitto un locale in via XX Settembre, dove oggi si trova il Bistrot. C’era una piccola porta che io allargai. Lì aggiustavo e vendevo motocicli. Poi mi spostai in piazza Matteotti, dove il nome della pizzeria ricorda ancora l’attività che vi si svolgeva; poi in via Inghilterra dove abitavamo e, infine, il grande passo, l’attuale sede.”

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“Il passo più importante e difficile ma ce l’abbiamo fatta” afferma con soddisfazione mentre si intrecciano nel racconto momenti di vita familiare come il ricordo del matrimonio, celebrato nel 1957 in un luogo unico: la cripta della chiesa inferiore di Assisi; il viaggio di nozze a Capri dove all’incanto della visita alla Grotta azzurra si unisce la divertita memoria del falso fotografo a cui dette cinquemila lire per una foto ricordo mai fatta. Di quell’amore vissuto per anni da lontano restano le lettere scritte che la signora Elvira conserva gelosamente insieme all’abito nunziale. Una vita completata dalla nascita di due figli, Mauro e Lauretta, e quattro nipoti: Matteo, Luca, Giulia e Michele.
Una vita, quella di Dino Valeri, in cui non sono mancati i momenti difficili come l’incidente che rischiò di fermare quella spinta a veder crescere la propria attività.

“Era il 1961 – racconta – e io avevo bisogno di un camioncino per andare a prendere delle vespe che dovevo vendere a Perugia. Feci un cambio con un mio conoscente. Detti a lui la mia macchina che gli serviva per andare a Bologna e lui mi prestò il mezzo di cui avevo bisogno ma senza assicurazione perché allora non era obbligatoria. Al ritorno nevicava. All’altezza di Ferro di cavallo l’operaio che lo guidava prese in pieno un pullman che lì aveva la fermata. Dovetti firmare cambiali per oltre un milione di lire per poter pagare tutti i danni. Fu un periodo veramente difficile ma allora il lavoro ce n’era molto e io certo non mi tiravo indietro. Poi, ho avuto la fortuna di avere due figli che mi hanno seguito nell’attività. Fin da piccoli giravano tra gli scaffali e i mezzi in riparazione e, oggi, la gioia più grande è vederli insieme in questa azienda.”

martedì 21 dicembre 2021

LA NATURA NEL CUORE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI SAN FELICIANO

Piantati alberi di olivo per celebrare la Festa degli alberi

Finalmente la bella giornata ha concesso agli alunni della Scuola Primaria di San Feliciano di effettuare un’attività programmata per la giornata della festa degli alberi e che avrebbe dovuto svolgersi il 22 novembre: mettere a dimora piantine di olivo nel piccolo oliveto antistante l’edificio scolastico.

Il progetto tocca trasversalmente tutte le discipline del curricolo e gli alunni si sono espressi con i vari linguaggi, verbali e non verbali: filastrocche, canzoni e musiche, racconti… sul tema della natura e dell’olivo.

Dicono le insegnanti: “Le buone prassi sono la cifra distintiva delle scuole che sanno coniugare percorsi disciplinari con azioni realizzabili e reali per educare gli alunni al rispetto dell’ambiente, alla cura dello stesso, all’ecosostenibilità e anche a percorsi di educazione alimentare, come infatti recita una filastrocca dei bambini: l'olio è il re degli alimenti.

L’insegnate Fabiola Marchesi, consigliere della Pro Loco di San Feliciano, sottolinea il fatto che la stessa associazione paesana ha donato alla scuola le giovani piante di olivo; inoltre il consigliere Claudio Marinelli, si è adoperato a seguire i bambini nella messa a dimora delle stesse, accostando alla pratica spiegazioni chiare ed esemplificative. La sezione cacciatori di San Feliciano, di cui presidente è Marinelli, si occupa di gestire gratuitamente il piccolo oliveto, con potature e cura delle piante.




giovedì 16 dicembre 2021

PROSEGUE L’ATTIVITÀ NELLA STORICA BOTTEGA DI OTTORINO A MONTECOLOGNOLA

Sonia_Brugnoni_assessore_Burzigotti
Non si ferma la storia della vecchia bottega di Ottorino a Montecolognola. All’ombra del pergolato Il suo panino con il prosciutto, accompagnato da una birra o da un buon bicchiere di vino era una sosta immancabile per perugini e non che andavano a passare la domenica al Trasimeno, come ricorda anche Sonia Brugnoni che quell’attività oggi l’ha rilevata mantenendone l’impronta che per circa 70 anni l’ha caratterizzata.

Integrando lo stile anni Cinquanta del bar e dell’annesso alimentari con il nuovo arredamento e rievocando nel nome dell’attività, La ghiottoneria, quello del precedente proprietario, Sonia ha voluto rendere omaggio ai ricordi di tanti che hanno accolto con piacere l’idea di poter rientrare in quei locali raccontando aneddoti del passato legati a una figura rimasta storica sia per il suo attaccamento al lavoro - non ha mai chiuso un solo giorno fino al decesso avvenuto circa due anni fa a 86 anni - sia per quel “prosciutto di Ottorino” che lo ha reso famoso.

Ottorino
“Da tempo – fa sapere la nuova proprietaria – avevo intenzione di aprire una mia attività. L’idea iniziale è nata con una mia cugina magionese che poi ha aperto in un’altra località. Ma quello che cercavo era una piccola bottega, ricca di storia, che non fosse solo un luogo di consumo ma luogo di ricordi ed emozioni. Così quando ho saputo della scomparsa di Ottorino, cosa che mi ha profondamente colpito, ho pensato che forse il mio sogno potesse realizzarsi. Sono andata a parlare con gli eredi che si sono dimostrati subito molto disponibili visto che non avevano interesse a mandare avanti l’attività.”
“Poi – prosegue Sonia – è arrivato il Covid che, da una parte, mi ha bloccata ma, dall’altra, mi ha permesso di riflettere in maniera più approfondita su quello che volevo e come volevo realizzarlo. Un punto fermo era quello di mantenere l’anima del precedente proprietario. Ho cercato di farlo integrando lo stile anni Cinquanta del precedente negozio con arredi moderni; mantenendo il rapporto con i suoi fornitori inserendo prodotti che mantenessero quel livello di qualità che Ottorino ha sempre garantito ma, soprattutto, quella familiarità, quel rapporto con il cliente fatto di un sorriso, di attenzione e di una parola gentile. Questo è quello a cui tengo di più perché è il ricordo più bello che ho di quando entravo in questa bottega con i miei amici.”
A fare gli auguri per la nuova attività anche l’assessore alle attività produttive Silvia Burzigotti che così commenta: “credo che siano tanti ad avere nella memoria la signorilità, l’attenzione per il prodotto, la gentilezza di Ottorino. Penso che Sonia sia stata capace di raccogliere questa importante eredità aggiungendovi quella ventata di novità che ha permesso a una delle botteghe storiche del nostro territorio di tornare a vivere.”



INTERVISTA SONIA BRUGNONI




TORNA A SPLENDERE L’ALTARE BAROCCO DELLA MADONNA DEL SOCCORSO

Presto i lavori nell’area esterna e l’impegno per valorizzare il santuario anche inserendolo nei percorsi Mariani


Tornano a splendere in tutta la loro meraviglia le decorazioni floreali in oro zecchino e le decorazioni ad imitazione di diverse tipologie di marmo dell’altare privilegiatum, realizzato in gesso, del Santuario della Madonna del Soccorso di Magione. Un restauro di particolare complessità perché precedenti interventi ne avevano notevolmente compromesso la pellicola pittorica provocandone il rigonfiamento e il distacco.

Al complesso lavoro di restauro, realizzato per iniziativa del Comitato per i 300 anni dalla costruzione della chiesa con il sostegno della Fondazione Cassa Risparmio di Perugia e il contributo dell’azienda Umbra Pompe, hanno lavorato, sotto la direzione della restauratrice Carla Mancini della società di restauro beni culturali Carma, i restauratori Paolo Proietti e Mariateresa Cirigliano con la parte progettuale curata da Federica Gagliardoni.


La giornata di presentazione della conclusione dei lavori, coordinata da Francesca la Rocca del Comitato promotore, ha visto la presenza di Marco Carbonari, Fondazione Cassa Risparmio di Perugia, che ha ricordato l’attenzione della Fondazione verso la conservazione del patrimonio artistico dell’Umbria. Giampiero Tiberi, Ceo Umbra Pompe, azienda che ha sede proprio nelle vicinanze del santuario, ha ribadito la volontà della società di continuare a dare il suo contributo a quelle iniziative che valorizzino l’impegno sociale e culturale del territorio magionese.

Il sindaco Giacomo Chiodini ha ricordato che nell’area del Santuario l’amministrazione comunale realizzerà presto un’area verde con un intervento che prevede il diverso orientamento dell’ingresso della chiesa. Una scalinata rivolta verso la nuova parte di Soccorso permetterà, attraverso un percorso pedonale, di riunificare le due parti della frazione.

Di bellezza dell’altare per il “godimento dello spirito” ha parlato Monsignor Marco Salvi, vescovo ausiliare Diocesi Perugia-Città della Pieve, unendosi ai complimenti per il lavoro fatto di don Idilio Pasquoni, parroco Parrocchia di San Valentino.
Bruno Ceppitelli, coordinatore del Comitato per il 300esimo anno dalla fondazione, ha ricordato il convegno, coordinato dall’archeologa Serena Trippetti, da cui è partita la volontà e l’iniziativa del gruppo di lavoro che ha portato alla possibilità di effettuare il restauro. Ceppitelli ha poi ricordato il valore storico della struttura essendo l’edificio il primo nucleo dell’abitato di Soccorso e auspicato che il Santuario possa essere inserito nel percorso Mariano che dal Santuario di santa Margherita di Cortona arriva ad Assisi.

La cerimonia è stata allietata dalle esibizioni della Corale polifonica di Magione.

La chiesa venne edificata nella prima metà del 1700 su progetto degli architetti perugini Alessio Lorenzini e Svizzero Perugini in luogo di una precedente cappella votiva risalente a due secoli prima che già ospitava l’immagine della Madonna oggi al centro dell’altare.

Il restauro dell’immagine raffigurante la Madonna con il manto aperto che accoglie e protegge i fedeli, è il prossimo obiettivo del Comitato.


SCUOLA DIGITALE. A MAGIONE INAUGURATA LA CLASSE SMART 4.0

Si garantisce così anche la continuità del metodo didattico con l’Istituto Tecnico Economico e Turistico dove le due prime sono parte integrante del progetto.


Inaugurata la classe 4.0 nell’Istituto Omnicomprensivo “G. Mazzini” di Magione realizzata grazie a un progetto sperimentale finanziato dal Ministero dell’istruzione in accordo con il Piano nazionale della scuola digitale (Pnsd). Il progetto di digitalizzazione vede coinvolta la I B a indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e le due classi prime dell’Istituto tecnico economico (Ite) . Agli alunni sono stati dati tablet personali in comodato d’uso gratuito che possono essere utilizzati sia a scuola che a casa.
All’inaugurazione erano presenti, oltre alle insegnanti, il Dirigente Scolastico Giuseppe Costanzo, l’assessore alla cultura Vanni Ruggeri in rappresentanza dell’amministrazione comunale, e la rappresentante di classe e del Comitato genitori della scuola Maria Chiara Romby.

“Quest’aula – ha affermato il dirigente scolastico dell'Istituto omnicomprensivo – oltre ad essere gradevole da un punto di vista estetico grazie alla scelta accurata degli arredamenti e dei colori, rappresenta uno spazio funzionale e innovativo perché offre una importante opportunità agli studenti di sperimentare una didattica definita “blendid learning”, ovvero mista, rendendo gli stessi più partecipi e protagonisti del loro percorso formativo.”

“L’emergenza sanitaria – ha aggiunto il dirigente – ha sicuramente favorito un’implementazione nell’utilizzo delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC), tecnologie anche nella scuola e un aumento delle competenze spendibili non solo in ambito didattico ma, anche, per dotarsi di strumenti utili per il loro futuro sia lavorativo che universitario visto che queste capacità sono ormai fondamentali in questi settori.”
“Crediamo molto in questo progetto che rientra nel piano dell’offerta formativa della nostra scuola (Ptof) in cui la didattica tradizionale si unisce a quella innovativa – spiegano Claudia Montagnoli, animatore digitale e la docente Giovanna Costanzo, facente parte del team digitale –. Queste aule sono solo l’inizio di un percorso che oggi è sperimentale ma che vogliamo estendere in futuro a più classi. Una rivoluzione didattica che prevede una diversa organizzazione degli ambienti che non potranno essere rigidi ma flessibili. A gennaio inaugureremo un nuovo spazio moderno e polifunzionale dedicato sia ad attività relative all’ambito creativo-artistico come la musica d’insieme che ad attività di confronto e di dibattito. Inoltre altre aule dedicate alle attività di ricerca scientifica verranno rimodernate nell’ottica di una didattica laboratoriale ed esperienziale che coinvolge tutte le discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) (Stem)."
“L’amministrazione – ha aggiunto l’assessore Ruggeri - è orgogliosa di inaugurare questo nuovo spazio educativo. Un’aula che permetterà di usufruire di una nuova esperienza didattica che non mette la tecnologia al centro del processo educativo ma propone un modo nuovo di costruire e moltiplicare competenze digitali al servizio del processo educativo.”

martedì 14 dicembre 2021

“GIORGIA” CONTINUA A VIVERE ATTRAVERSO I SUOI SCATTI

Inaugurata al Museo della pesca la mostra delle foto di Giorgia Panciarola deceduta in un incidente a 19 anni. La mostra sarà visitabile fino al 26 dicembre.


 Inaugurata al Museo della Pesca di San Feliciano, Magione, la mostra fotografica realizzata con gli scatti che Giorgia Hilay Panciarola, tragicamente scomparsa in un incidente stradale a 19 anni lo scorso 26 maggio, aveva realizzato con il suo cellulare.

A curarla il padre della giovanissima ragazza che durante la presentazione ha spiegato la difficoltà di scegliere le foto da esporre tra oltre duemila scatti.
“Ad aiutarmi in questa difficile impresa per me straziante e bellissima allo stesso momento – ha raccontato il padre di Giorgia, Fabio Panciarola –, l’amica di mia figlia Valentina Raspati. Lei che aveva visto le sue foto le aveva già consigliato di farne una mostra rilevando un occhio di artista in quegli scatti fatti con il cellulare che aveva continuato ad usare nonostante le avessi regalato una macchina semiprofessionale. Ho poi coinvolto Sandra Cancelloni, fotografa professionista, a cui Giorgia aveva chiesto dei consigli e che è stata utile per una lettura critica delle fotografie. Così, dopo il fermo dovuto alla pandemia, finalmente, siamo riusciti a realizzare questo progetto”
La mostra sia apre con delle immagini di Giorgia (in arte Hilay), realizzate probabilmente con l’autoscatto che ne mettono in evidenza la sua gioia di vivere, la creatività e la capacità di saper giocare con il suo corpo davanti all’obiettivo.

Si susseguono poi diverse sezioni che toccano i più svariati temi tra cui i viaggi, la diversità, la quotidianità, i suoi dipinti, i lavori fatti per Natale, per circa duecento foto che raccontano un mondo in cui è il particolare che fa la differenza. Quello che nessuno noterebbe, che passa inosservato e che, invece, è in grado di raccontare una storia. E Giorgia le storie le sa raccontare con scatti che sanno miscelare poesia e desiderio di andare oltre le cose perché è proprio lì dietro che si nasconde la meraviglia.

“Condividevo con mia figlia – racconta ancora Fabio Panciarola – questa passione. In casa quando era piccola avevo una camera oscura. Anche queste foto le ho stampate da solo anche se con mezzi più moderni. È stato il mio modo per averla ancora vicina e ringrazio i tanti amici che stanno organizzando eventi per ricordarla”.

All’inaugurazione sono interventi il sindaco Giacomo Chiodini e l’assessore alla cultura Vanni Ruggeri. La mostra sarà visitabile fino al 26 dicembre.



lunedì 13 dicembre 2021

AL TEATRO MENGONI ULTIMA DELLO SPETTACOLO DI DANZA “A≠B”

Mercoledì 15 Dicembre, alle ore 21, il Teatro Comunale Mengoni di Magione (PG) ospita lo spettacolo “A≠B” (AdiversodaB) della Compagnia MOTUS, come ultima tappa per il 2021 del progetto “A-LIKE”.

 Il progetto, che ha realizzato una campagna nazionale di sensibilizzazione contro tutte le forme di discriminazione, sostenuta con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, approda in Umbria dopo aver attraversato nei mesi scorsi l’Emilia, la Toscana, il Lazio e la Basilicata.“A≠B” (AdiversodaB) è una performance di danza contemporanea, energica, espressiva e a tratti ironica, che affronta il tema delle diversità, interrogandosi sui concetti di uguaglianza ed equità, per denunciare il fatto che, troppo spesso, citando Orwell, “tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri”.

“A≠B”, con coreografie di Simona Cieri (assistente alla coreografia Martina Agricoli) e regia di Rosanna e Simona Cieri, utilizza il peculiare stile coreografico della Compagnia per sottolineare che le diversità, su cui molti speculano, costituiscono, al contrario, una ricchezza, da tutelare e valorizzare.
Lo spettacolo, interpretato da Martina Agricoli, Riccardo De Simone, Ilaria Fratantuono, Roberta Morello, Marta Pendenza e Mattia Solano, è prodotto con il sostegno della Regione Toscana.

L’evento si svolgerà nel rispetto delle normative anti-covid19 ed è pertanto necessario il possesso del Green Pass rafforzato.
Biglietti: intero € 10 – ridotto € 8 (under 18, studenti, over 65).
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 0577 286980 oppure scrivere a info@motusdanza.it

sabato 11 dicembre 2021

AL TEATRO MENGONI DI MAGIONE, AMANDA SANDRELLI È LA PROTAGONISTA PERFETTA DI LISISTRATA

Lunedì 13 dicembre, alle 21 al Teatro Mengoni di Magione, Amanda Sandrelli è la protagonista perfetta di Lisistrata, la commedia capolavoro di Aristofane, liberamente adattata e interpretata con occhio contemporaneo dal regista Ugo Chiti.

Andata in scena per la prima volta nel 411 a.C. al Teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene, Lisistrata è un'opera di straordinaria attualità in cui il commediografo greco pone, per la prima volta, le donne sullo stesso piano degli uomini, in nome di un vero e proprio riscatto di genere, con l'intenzione di ristabilire la pace. Questa commedia è il primo testo oggi noto che tratti il tema dell'emancipazione femminile tramite una concreta collaborazione tra donne, anche di diverse città, che appaiono più che mai consapevoli delle loro possibilità nell'imporre la propria volontà agli uomini.

Il meccanismo teatrale dell'opera è modernissimo, una specie di farsa dove si ride molto, ma che in maniera paradossale e insieme umana ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui e doppi sensi saporosissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Il linguaggio, diretto e divertente, racconta i vizi, le perversione, il malcostume, la corruzione, le debolezze che portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti. Lo fa mettendo bene in chiaro che questo meccanismo opera sempre e a qualsiasi livello: che sia quello politico e territoriale, sia su ogni altro ambito della vita degli esseri umani, con l’unica conseguenza della sottomissione del più debole. Debole ovviamente solo in termini di forza fisica di risorse materiali da mettere in campo, e non certo di intelligenza, di cultura, di sensibilità.

La riscrittura del testo classico da parte di Ugo Chiti rispetta l'originale, con la sua lingua sapida e ricchissima, ma riuscendo a reinterpretare quelle parti rese di difficile comprensione dal tanto tempo trascorso.

Sul palco insieme alla Sandrelli ci sono Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e Lucianna De Falco nel ruolo di Spartana.

Per accedere a teatro è necessario il Green Pass.

Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.

 


giovedì 9 dicembre 2021

A MAGIONE MUSICA DAL VIVO E ASSAGGI NATALIZI DOMENICA 12 DICEMBRE

L’iniziativa a cura degli esercenti di Magione capoluogo che ricordano come Magione abbia una storia centenaria nel settore del commercio .


 Musica dal vivo e degustazioni natalizie offerte dalle attività locali domenica 12 dicembre, dalle 17 alle 20, per l’iniziativa “Natale a Magione” promossa dai commercianti di Magione capoluogo.

Musica dal vivo potrà essere ascoltata in corso Marchesi, altezza scalinata, con il duo Andrean Zarkovic e Valentina Gentile (piano e voce) e in viale Umbria con Freddy Wales (chitarra e voce). Le degustazioni sono offerte, nel centro storico, da: La meglio gioventù, Gelateria Sottozero, Ex-Arthur Rimbaud café, La cucineria del frontone, La Cantinaccia, Bistrò 1970; in viale Umbria al Copper 23.

Per sottolineare l’unità di intenti di tutte le attività locali foto di gruppo davanti al palazzo comunale con tanto di cappellino da Babbo Natale.

“Il commercio a Magione ha una storia centenaria – commentano gli organizzatori –. A negozi di famiglie storiche si sono unite nuove attività che mantengono quell’impronta di professionalità e accoglienza che li ha sempre differenziati. Domenica è la prima di altre occasioni che ci vedranno insieme.”



mercoledì 8 dicembre 2021

INAUGURATO IL PRESEPE MECCANIZZATO DI SANTE CACCHIATA

Una tradizione che, nata nel 1964, si è ingrandita diventando un appuntamento imperdibile del Natale magionese


Diverso ma sempre uguale, il grande presepe meccanizzato realizzato da Sante Cacchiata nell’area adiacente la chiesa di san Giovanni Battista, anche quest’anno stupisce per la ricchezza di particolari e le storie che sa narrare a chi si ferma a guardarlo con attenzione.
C’è la storia della costruzione che per questa edizione Sante ha immaginato come un piccolo borgo dove, attraverso due grandi archi, è possibile ammirare scene di vita quotidiana che le statue meccanizzate rendono movimentate. Al sorgere del sole fervono tutte le attività: l’arrotino mette in moto la sua mola, la donna inizia a produrre ricotte; il fabbro a lavorare il ferro. Al tramonto tutto si ferma e quello che si sente è solo lo scorrere dell’acqua.

C’è la storia delle statue. Ogni gruppo potrebbe raccontarne una. Vi si possono ancora ancora ammirare alcuni pezzi realizzati da artigiani locali nei primi del Novecento per iniziativa dell’allora parroco don Rinaldo. La natività venne acquistata da don Alfiero, a Napoli, nella storica e famosa via dei presepi, San Gregorio Armeno. A queste si aggiunsero delle piccole statue di pregevole fattura fatte fare a Tropea. Oltre, naturalmente, i pezzi meccanizzati costruiti dallo stesso Sante Cacchiata che abbelliscono e danno fascino all’opera.

C’è infine quella del “presepiaro” come è stato definito per la sua ampia attività nella realizzazione di queste opere che uniscono sentimento religioso e abilità tecnica.

Il primo presepio Sante Cacchiata lo realizzò all’età di nove anni. Era il 1964.

“Era parroco don Alfiero – ricorda lo stesso Sante – e io, insieme a degli amici tra cui Francesco Grilli e Braconi Paolo, realizzammo un presepe in chiesa. Era molto piccolo ma a me che ero un bambino sembrò grandissimo. Da allora io non ho più smesso ampliandolo ogni anno di più costruendo nuovi allestimenti.”

Per alcuni anni Sante Cacchiata ha realizzato presepi anche all’interno dell’Università e nel Duomo di Perugia.

All’inaugurazione erano presenti don Stefano Orsini, il sindaco Giacomo Chiodini e il vice sindaco Massimo Lagetti.



VIDEO INTERVISTA




domenica 5 dicembre 2021

NATALE SAN FELICIANO: UN SALUTO AL NUOVO PARROCO E TANTI APPUNTAMENTI

Matteo Agabitini_don_Engijell_Afredo_Pagliccia
Il borgo di pescatori si anima per le festività con eventi, letture e mercatini. Il 24 suggestiva fiaccolata del Circolo rematori, il 26 presepe vivente nel vecchio borgo


Il Natale a San Feliciano di Magione si è aperto, simbolicamente, con una cena di saluto al nuovo parroco don Engjell Pitaqi, classe 1981, originario del Kosovo, da 20 anni in Italia, ordinato sacerdote dal cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti nel 2011, organizzata dalle comunità locale insieme a quelle di Monte del lago e Torricella.

Ufficialmente, il piccolo borgo di pescatori si animerà per le festività natalizie a partire dall’accensione delle luminarie alle 18 dell’8 dicembre con momenti diversi che si terrannno in piazza e nella sala del Circolo canottieri. L’evento, organizzato dall’associazione turistica pro San Feliciano, sarà allietato dalle voci del coro l’InCanto di Agilla con Andrean Zarkov al pianoforte e la soprano Tullia Mancinelli. Nella stessa giornata, dalle 16 alle 18, letture animate, laboratori, giochi per bambini in lingua inglese. 

Momento della cena in cucina
Dalle 17 alle 18.30 sarò Babbo Natale in persona a intrattenere bambini e bambine e a raccogliere le letterine. Tornerà poi venerdì 24 dicembre, ore 16.45, sul lungolago Alicata, accompagnato dalla suggestiva fiaccolata del Circolo rematori.

Gli appuntamenti prevedono, inoltre, la celebrazione della santa Messa il venerdì 25 e la domenica 25 dicembre; la realizzazione del presepe vivente nel vecchio borgo a partire dalle 17.30 di domenica 26 dicembre nato dalla collaborazione del gruppo teatrale “Regalmente ma non troppo”, Circolo rematori, parrocchia San Feliciano con la regia di Lucia Baldassarri.

Mercoledì 8 dicembre e venerdì 24, bancarella di solidarietà “La manirella” a cura del locale oratorio. Le iniziative di chiudono giovedì 6 gennaio con la tombolata “Tutti insieme per Cesare” il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.



“Il nostro paese – commentano gli organizzatori – esce come tanti altri, da un periodo di isolamento a cui si è aggiunto un evento che ha colpito profondamente la nostra comunità. Il nuovo parroco ha rappresentato per tutti noi una bella occasione per ricominciare, una carica di energia che si è trasformata nella volontà di fare delle festività natalizie l’occasione per tornare a organizzare insieme. Il programma è ricco di tante cose frutto del desiderio di guardare al futuro con gioia e fiducia.”


 


mercoledì 1 dicembre 2021

IN UN LIBRO LA STORIA DEL BORGO DI SAN FELICIANO, IL PAESE DEI PESCATORI

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Il progetto avviato 40 anni fa per iniziativa di Claudio Marinelli vede, oggi, la collaborazione della locale proloco. Il libro sarà dedicato al dottor Anselmo Zingarini

 Tutti al lavoro per realizzare il progetto lanciato quaranta anni fa da Claudio Marinelli, quello di un libro che racconti la storia del borgo di San Feliciano di Magione.
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l progetto è stato presentato nel locali del Circolo canottieri di San Feliciano dal promotore e dalla locale proloco. Presente l’assessore alla cultura del comune di Magione Vanni Ruggeri, a tutta la comunità locale.
“Le prime ricerche per scrivere una storia sul mio paese – racconta Marinelli – sono iniziate 40 anni fa. In questi anni ho archiviato circa 200 pagine tra notizie d’archivio, testimonianze di anziani ormai scomparsi, documenti e ricordi personali con tantissime foto suggestive. Per non rischiare di perdere tutto questo patrimonio, nel 2019 ho chiesto alla Proloco di poter mettere mano tutti insieme alla scrittura della storia di San Feliziano, il paese dei pescatori.”

Tre i motivi che hanno spinto Marinelli a questo importante lavoro. “Il primo - spiega - riguarda il fatto che un libro sulla storia del nostro paese non era mai stato scritto. Era quindi quasi un obbligo mettere mano a un progetto di questo tipo che non si sofferma solo al semplice sviluppo strutturale, architettonico dell’abitato San Feliciano; bensì prende in esame l’aspetto sociale, economico, culturale e antropologico di una comunità dalle sue origini fino al Novecento. Poi, risvegliare un senso di appartenenza, molto avvertito nel passato, che oggi si è un po’ affievolito, soprattutto tra le fasce più giovani; e, infine, la speranza che il libro possa essere un volano, uno strumento per elaborare soluzioni qualitativamente valide che coniughino la nostra identità culturale al territorio e alle sue tradizioni.”

Pieno il sostegno dell’assessore Vanni Ruggeri all’iniziativa e che ha accolto con favore le idee del gruppo che prevedono: riqualificazione degli spazi, la creazione di itinerari fruibili dagli abitanti e dai turisti anche recuperando le fontanelle esistenti, collocazione per il paese di pannelli informativi con la mappa del paese e inserimento di QR CODE per approfondire le notizie.

Il comitato di lavoro è formato da: Matteo Agabitini, Monica Carloni, Sauro Carloni, Giulia Gasperi, Fabiola Marchesi, Claudio Marinelli, Sara Mattaioli, Daniele Raspati, Stefania Stefanoni, Cristiano Vaselli e Ettore Vignali.

Aggiunge Fabiola Marchesi, membro del comitato di lavoro e della Pro Loco di San Feliciano: “Come organizzazione abbiamo deciso di dedicare questo libro a una persona che per tantissimi anni ha fatto parte della nostra comunità, prendendosene cura e mi riferisco al nostro dottor Anselmo Zingarini. Pensiamo che si meriti un riconoscimento e un ricordo da parte nostra."

STELLA DELLO SPORT MAGIONESE. OMAGGIO A FRANCESCA CESARINI

La targa, istituita dall’assessorato allo sport di Magione, verrà consegnata venerdì 3 dicembre nella sala del Consiglio comunale


Venerdì 3 dicembre, ore 18.30, nella Sala del Consiglio comunale di Magione, il sindaco Giacomo Chiodini consegnerà la targa “Stella dello sport magionese” a Francesca Cesarini, la quindicenne campionessa mondiale di pole dance nella categoria riservata agli atleti paralimpici.

L’atleta, che si allena nella palestra Iron Fit di Perugia con la Plume Academy e l’istruttrice Elena Imbrogno, con la sua tenacia e forza di volontà è uno dei simboli dello sport paralimpico azzurro.

La targa “Stella dello sport magionese” venne istituita nel 2015 dall’amministrazione comunale di Magione, per volontà dell’assessore allo sport Massimo Lagetti, per portare a conoscenza del territorio comunale personaggi dello sport che si sono distinti nelle diverse discipline.

Per motivi legati all’emergenza sanitaria l’ingresso alla sala sarà contingentato al pubblico. Il momento della cerimonia verrà pertanto trasmesso in diretta sulla pagina Facebook Ufficio stampa Magione.