Il Premio Vittoria Aganoor Pompilj presenta online il carteggio “Lasciamo il sogno” edito da Il Ponte del Sale
Incontro online il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia. Interverranno Marco Munaro, editore, e Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto.
La poesia “ricca di luce” di Biagio Marin messa in evidenza dal carteggio con Anna De Simone nel volume “Lasciami il sogno”, pubblicato dall’associazione per la poesia e casa editrice Il Ponte del Sale a cura di Edda Serra, è al centro dell’incontro online in programma il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, alle ore 17 nell’ambito delle iniziative legate al Premio letterario Vittoria Aganoor Pompilj organizzato dal Comune di Magione (Pg).
All’incontro, che si può seguire sulla pagina Facebook del Premio e sul canale You Tube Magione live, interverranno Marco Munaro, editore, e Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto. Coordina l’incontro Luigina Miccio, Komunicareleditoria.
Il volume raccoglie le lettere che Anna De Simone, giovane professoressa d’italiano in un liceo di Milano, si scambia dal 1982 al 1985 con il poeta Biagio Marin, ultranovantenne e malato, folgorata dalla sua poesia. Si tratta di un carteggio in cui si vede il nascere di un’amicizia che si farà sempre più profonda e intima mentre, in parallelo, vi si leggono le diverse fasi che porteranno alla stesura, tra esitazioni e senso di inadeguatezza da parte di Anna De Simone, della biografia “L’Isola Marin. Biografia di un poeta”, pubblicata da Liviana, dedicata all’amato poeta che sarà pubblicata alcuni anni dopo la scomparsa di Biagio Marin.
Un carteggio da cui emergono le poetiche visioni di Grado dove il poeta è nato e dove trascorrerà i suoi ultimi anni morendovi nel 1985. Nella formazione umana e poetica di Biagio Marin, la terra d’origine, il paesaggio che gli ha dato i natali, che ha accolto in particolare la sua infanzia e, poi, dal ‘68 gli ultimi diciotto anni della sua vita, è risultata determinante.
NOTE SUGLI AUTORI
ANNA DE SIMONE è nata nel 1937 a Milano da genitori siciliani e recentemente scomparsa. Ha curato opere di divulgazione dei classici nelle scuole e presso il grande pubblico e, tra i contemporanei, di Bianca Dorato, Ida Vallerugo, Pierluigi Cappello e Franco Loi. Tra i suoi libri ricordiamo: Isola Marin. Biografia di un poeta (1992); Lettere al padre. Dialogo tra Virgilio Giotti e i figli durante la campagna di Russia (2005); Poeti del Friuli tra Casarsa e Chiusaforte (2012), Case di poeti (2012), Il cielo sull’altura. Viaggio nella poesia di Nino De Vita (2013); Leopardi a Trieste con Virgilio Giotti (2015), Infinito Leopardi (2018).
BIAGIO MARIN (Grado 1891-1985) è uno dei massimi poeti del Novecento. Si è formato tra Gorizia, Pisino, Firenze e Vienna in un clima culturale aperto e ricchissimo, senza mai rinunciare a una sua radice popolare e insieme sapienziale e mistica. Laureatosi in filosofia a Roma, insegna nelle scuole superiori e poi è bibliotecario a Trieste.
Autore di incantevoli prose memorialistiche da L’Isola d’oro a I delfini di Scipio Slapater, come poeta è rimasto fedele al dialetto di Grado.
Le sue poesie sono raccolte nei tre volumi de I canti de l’isola, e nelle Poesia (1981) a cura di Edda Serra e Claudio Magris, da lui considerato un figlio e con cui intrattenne una fitta corrispondenza pubblicata da Garzanti: “Ti devo tanto di ciò che sono” a cura di Renzo Sanson. Di recente pubblicazione il carteggio con Pier Paolo Pasolini “I chiaroscuri di un affetto vero (1952-1969” pubblicato da PM edizioni.
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