Una città che cambia volto al centro del secondo volume dei “Quaderni di storia”
L’Università della terza età spegne venti candeline e festeggia con un omaggio a Magione
Francesco Girolmoni e i ragazzi del laboratorio di didattica d’archivio ricostruiscono la Magione ottocentesca
Sarà presentato sabato 2 giugno alle ore 17.30, presso la Torre dei Lambardi di Magione, in occasione dei festeggiamenti per i venti anni dell’Università della terza età, il volume “Nella terra di Magione. Mutamenti urbanistici e sociali nell’Ottocento” curato da Francesco Girolmoni. Alla presentazione del libro interverranno: Giacomo Chiodini, sindaco di Magione; Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale con delega alla cultura; Mario Squadroni, docente di archivistica presso l’Università di Perugia; Nivella Falaschi, dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo G. Mazzini; Mario Mariuccini, presidente dell’Università della terza età di Magione; Francesco Girolmoni, responsabile della biblioteca e archivio storico comunale, autore del volume; Lorena Beneduce, docente di lettere e coordinatrice del progetto di didattica d’archivio. Il presidente Mario Mariuccini insieme al consiglio direttivo dell’Unitre ne hanno patrocinato e sostenuto la pubblicazione.
LA DIDATTICA D’ARCHIVIO – Il libro, realizzato con la collaborazione della docente Lorena Beneduce e il frutto delle ricerche stimolate dal laboratorio di didattica d’archivio, che dal 1999 ad oggi ha permesso a tanti ragazzi della scuola media G. Mazzini di cimentarsi direttamente nella ricerca storica. Edito da Morlacchi, costituisce il secondo volume della collana “Quaderni di storia. Percorsi d’archivio” e rappresenta, come già il primo dedicato al mondo dell’istruzione popolare di inizio Novecento, l’esito di un cantiere storiografico capace di mettere a frutto la ricchezza di fonti archivistiche locali con l’esperienza formativa e didattica. Un viaggio nella Magione ottocentesca in perenne mutamento, che si adatta e cambia aspetto a contatto con le nuove tecnologie, restituendo l’immagine di un vero e proprio organismo vivente fatto di strade, edifici e monumenti: è questa la sensazione che emerge dalle pagine di una ricerca che attraverso carte, disegni e planimetrie delinea i mutamenti non solo urbanistici, ma anche sociali di un’intera cittadina che si apprestava ad affrontare la modernità del nuovo secolo.
L’IMPEGNO DELL’UNITRE DI MAGIONE – Il presidente dell’Università della terza età di Magione e consiglio direttivo, hanno inteso consegnare, proprio in occasione del ventennale dalla fondazione dell’UNITRE, un segno concreto e duraturo alla città e ai suoi abitanti, specialmente alle generazioni più giovani, che non solo hanno contribuito materialmente a scrivere il libro, ma che potranno ritrovare «con piacere in queste pagine interessanti elementi, a volte sconosciuti, riguardanti antiche famiglie magionesi e varie personalità del territorio», come sottolineato nella premessa. Non si tratta del primo impegno editoriale dell’UNITRE, che si è sempre mostrata estremamente sensibile alle pubblicazioni tese a valorizzare culturalmente il territorio, come puntualmente testimoniato da un opuscolo curato da Gianfranco Zampetti, in cui sono ripercorse le tappe di una ventennale attività culturale, ricreativa e sociale, dove accanto a fotografie e articoli di giornale emerge un’intensa vita associativa e in controluce la storia di un’intera comunità.
LA MAGIONE DELL’OTTOCENTO – Il merito maggiore della ricerca che vede le stampe – scrive lo storico Vanni Ruggeri nell’introduzione al volume – è quello di «disegnare un preciso “ritratto di città”, fissandone i contorni, studiandone la mutevolezza, tracciando le linee di un puntuale spartito iconografico che intende costruire la Magione ottocentesca o, per meglio dire, il discorso che la descrive, sulla solida tela della documentazione. Il ricorso sistematico alle fonti archivistiche e bibliografiche, posto programmaticamente in un dialogo costruttivo con quelle cartografiche, iconografiche e fotografiche, materiali ed addirittura orali, restituisce in maniera plasticamente efficace e convincente una peculiare e originale cultura urbana», il cui portato storico è a tutt’oggi chiaramente visibile. Luoghi familiari dello spazio urbano, come il palazzo comunale, il teatro Mengoni, piazza Carpine, corso Marchesi trovano nelle pagine del libro una puntuale disamina in grado di illustrare le tappe di una vera e propria “effervescenza edilizia” della città, «che ne modifica in profondità l’immagine iconografica, finisce per alterarne la vocazione economica e contribuisce ad aggiornarne, almeno in parte, la struttura sociale».
mercoledì 30 maggio 2018
RICOSTRUIAMO IL BARCHETTO
La ricostruzione del barchetto è realtà: ad un anno esatto dall’incendio il via ai lavori
Simbolo della civiltà del Trasimeno, verrà fedelmente ricostruito grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni
Sabato 5 maggio, ore 18, al Museo della pesca di San Feliciano, Magione, sarà ufficialmente inaugurato l’inizio della ricostruzione del Barchetto, distrutto da un incendio un anno fa, e che ora, grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni, verrà restituito alla collettività. Nell’occasione sarà presentato il cosiddetto “uscio”, vale a dire la base calpestabile delle barche del Trasimeno, l’equivalente della “prima pietra” per gli edifici.
Simbolo della civiltà del Trasimeno, verrà fedelmente ricostruito grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni
Sabato 5 maggio, ore 18, al Museo della pesca di San Feliciano, Magione, sarà ufficialmente inaugurato l’inizio della ricostruzione del Barchetto, distrutto da un incendio un anno fa, e che ora, grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni, verrà restituito alla collettività. Nell’occasione sarà presentato il cosiddetto “uscio”, vale a dire la base calpestabile delle barche del Trasimeno, l’equivalente della “prima pietra” per gli edifici.
IL BARCHETTO DISTRUTTO - A seguito alla distruzione del barchetto nella notte del 5 maggio 2017, Marco Pareti e Rosanna Milone (nella foto con Vanni Ruggeri) diedero vita ad una raccolta fondi attraverso la realizzazione del Calendario dell’Estate, il cui ricavato, circa 4.200 euro, permise di aprire un conto dedicato alla ricostruzione dell’ultimo esemplare di “Barchetto del Trasimeno”: un simbolo della vita e dell’economia del lago per un’intera comunità. A questo si sono aggiunti i 12mila euro ottenuti nel febbraio 2018 dal Comune di Magione come risarcimento da parte della compagnia di assicurazione UnipolSai, che hanno garantito la copertura economica del progetto di ricostruzione.
IL GRUPPO DI LAVORO - Il gruppo di lavoro, composto da proloco San Feliciano, Cooperativa pescatori, Sistema Museo – Museo della Pesca, Università di Perugia – progetto ALLI, Associazione ARBIT, Lega Navale sezione Trasimeno, Circolo rematori, e coordinato dagli stessi Rosanna Milone e Marco Pareti sotto l’egida del Comune di Magione nella persona di Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio comunale con delega alla cultura, ha definito le modalità di ricostruzione – fedeltà all’originale e sua utilizzabilità – nominando referente di cantiere Cristiano Vaselli.
Vaselli, con il supporto degli altri componenti il gruppo di lavoro, ha realizzato il disegno tecnico, ha definito i materiali necessari e la relativa quantità, ha chiesto i preventivi ed è arrivato ai piani di costruzione definitivi.
PRONTI PER LA RICOSTRUZIONE - «Ed eccoci pronti a partire con la ricostruzione – commentano i promotori dell’iniziativa –. Sabato 5 maggio si festeggerà con tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato: dai grandi sponsor ai “grandi singoli” che hanno acquistato il Calendario dell’Estate. È importante sottolineare un dato prezioso: dei 6.300 euro raccolti, ben 1.800 sono di singoli privati, 1.000 da aziende locali e 1.600 da associazioni. Due main sponsor, le aziende Cancelloni e Pesciarelli, hanno dato il sostegno decisivo. Sabato sarà inoltre presentato il progetto di un altro prezioso tassello di questa ricostruzione, la realizzazione della tettoia di protezione del Barchetto, fondamentale per la sua futura tutela, grazie agli sponsor Ezio e Giulio Rosa dell’azienda LACEP di San Feliciano. Un risultato – concludono Pareti, Milone e Ruggeri – che nasce dalla mobilitazione di un’intera comunità e da una strettissima collaborazione tra società civile ed istituzioni, che deve fungere da modello ed esempio».
La “presentazione dell’uscio” sarà presenziata dal Comune di Magione e dai membri del gruppo di lavoro, che esporranno i prossimi passi della ricostruzione. A seguire è previsto un aperitivo.
Vaselli, con il supporto degli altri componenti il gruppo di lavoro, ha realizzato il disegno tecnico, ha definito i materiali necessari e la relativa quantità, ha chiesto i preventivi ed è arrivato ai piani di costruzione definitivi.
PRONTI PER LA RICOSTRUZIONE - «Ed eccoci pronti a partire con la ricostruzione – commentano i promotori dell’iniziativa –. Sabato 5 maggio si festeggerà con tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato: dai grandi sponsor ai “grandi singoli” che hanno acquistato il Calendario dell’Estate. È importante sottolineare un dato prezioso: dei 6.300 euro raccolti, ben 1.800 sono di singoli privati, 1.000 da aziende locali e 1.600 da associazioni. Due main sponsor, le aziende Cancelloni e Pesciarelli, hanno dato il sostegno decisivo. Sabato sarà inoltre presentato il progetto di un altro prezioso tassello di questa ricostruzione, la realizzazione della tettoia di protezione del Barchetto, fondamentale per la sua futura tutela, grazie agli sponsor Ezio e Giulio Rosa dell’azienda LACEP di San Feliciano. Un risultato – concludono Pareti, Milone e Ruggeri – che nasce dalla mobilitazione di un’intera comunità e da una strettissima collaborazione tra società civile ed istituzioni, che deve fungere da modello ed esempio».
La “presentazione dell’uscio” sarà presenziata dal Comune di Magione e dai membri del gruppo di lavoro, che esporranno i prossimi passi della ricostruzione. A seguire è previsto un aperitivo.
LA PAGINA FACEBOOK - Tutti gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto sono consultabili sulla pagina Facebook “Ricostruiamo il Barchetto”.
vedi il servizio su Umbria Tv
giovedì 17 maggio 2018
PREMIO VERSI ILLUSTRATI
Lo scrittore Guido Quarzo |
I colori dei sogni per la seconda edizione del concorso letterario “Versi illustrati”
Vince con “Il treno dei sogni” il lavoro collettivo della classe quinta D del capoluogo.
«Un lavoro completo, in grado di avvicinare gli studenti ai libri da tutti i punti di vista». Con queste parole lo scrittore, Guido Quarzo, ospite della sedicesima edizione di “Passeggiando tra i libri”, l’iniziativa promossa nel quadro de Il maggio dei libri, ha elogiato l’impegno portato avanti dalle insegnanti del Circolo didattico di Magione in occasione della cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio letterario “Versi illustrati”, che ha avuto luogo nel pomeriggio di lunedì 14 in un teatro Mengoni gremito di ragazzi, docenti e genitori.
IL PREMIO
Ideato dalla biblioteca comunale Vittoria Aganoor Pompilj, e promosso dalla Direzione Didattica di Magione insieme all’Amministrazione comunale e riservato agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria, il premio proponeva per la presente edizione il tema “È nel mio sogno…”, ispirato da un verso di Vittoria Aganoor e da un disegno della poetessa Vittoria Bartolucci.
I VINCITORI
A vincere il primo premio della competizione che ha lo scopo, come ha spiegato la stessa Bartolucci “di unire diverse forme artistiche, in particolare il disegno e la poesia” è stato il lavoro collettivo della classe quinta D del capoluogo con il testo “Il treno dei sogni”. Il secondo premio è stato assegnato a Diego Sordi, quinta D di Magione. Terzo classificato Gaetano Elia Tarantino, classe quinta di Soccorso-Villa. Sono stati inoltre segnalati per la grafica e la poesia il lavoro collettivo della classe VB di Magione e l’opera di Riccardo Ferretti, classe VA di Agello; per la grafica Tommaso Eugeni e Margherita Fazi della classe VC di Magione; per la poesia Michele Gallo e Nicolò Trottolini della classe IV A di Magione. I premi sono stati consegnati dall'imprenditore Valentino Pesciarelli.
LA GIURIA
La valutazione degli elaborati, componimenti e disegni, è stata effettuata da una commissione formata da Giovanna Filomeni, dirigente scolastica; Annamaria Bernardini, maestra; Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio comunale e delegato alla cultura del Comune di Magione; Francesco Girolmoni, responsabile dell’archivio storico e della Biblioteca comunale; Francesca Migliarini, insegnante di lettere presso l’Istituto Omnicomprensivo Mazzini di Magione e Sofia Brogioni, ex-alunna.
INTERVENTO VANNI RUGGERI
«Un’iniziativa che anche quest’anno – ha sottolineato Vanni Ruggeri nel suo intervento – non ha mancato di registrare la forte sinergia tra la scuola e la biblioteca comunale nella realizzazione di un ricco programma di progetti condivisi, rivolti alla promozione del libro e della lettura. Una rete di iniziative che dura tutto l’anno, con gli appuntamenti di Nati per leggere e i laboratori di lettura ad alta voce, e capace di concretizzarsi in un ricco e articolato palinsesto di eventi in occasione del Maggio dei Libri. Gli oltre duecento elaborati pervenuti da tutti i plessi del Comprensorio didattico in occasione del concorso testimoniano un’adesione convinta e partecipe da parte di insegnanti e alunni, che mobilita scuola, istituzioni e luoghi della cultura in un comune impegno formativo, specificamente rivolto alle generazioni più giovani».
La valutazione degli elaborati, componimenti e disegni, è stata effettuata da una commissione formata da Giovanna Filomeni, dirigente scolastica; Annamaria Bernardini, maestra; Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio comunale e delegato alla cultura del Comune di Magione; Francesco Girolmoni, responsabile dell’archivio storico e della Biblioteca comunale; Francesca Migliarini, insegnante di lettere presso l’Istituto Omnicomprensivo Mazzini di Magione e Sofia Brogioni, ex-alunna.
INTERVENTO VANNI RUGGERI
«Un’iniziativa che anche quest’anno – ha sottolineato Vanni Ruggeri nel suo intervento – non ha mancato di registrare la forte sinergia tra la scuola e la biblioteca comunale nella realizzazione di un ricco programma di progetti condivisi, rivolti alla promozione del libro e della lettura. Una rete di iniziative che dura tutto l’anno, con gli appuntamenti di Nati per leggere e i laboratori di lettura ad alta voce, e capace di concretizzarsi in un ricco e articolato palinsesto di eventi in occasione del Maggio dei Libri. Gli oltre duecento elaborati pervenuti da tutti i plessi del Comprensorio didattico in occasione del concorso testimoniano un’adesione convinta e partecipe da parte di insegnanti e alunni, che mobilita scuola, istituzioni e luoghi della cultura in un comune impegno formativo, specificamente rivolto alle generazioni più giovani».
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mercoledì 16 maggio 2018
MOSTRA ETTORE PANICHI
Al Mengoni gli scorci “dietro l’angolo” del fotografo Ettore Panichi
Venerdì 18 maggio inaugurazione della mostra organizzata da Tamara Milenkovic della società I Ferri che gestisce il teatro
Venerdì 18 maggio inaugurazione della mostra organizzata da Tamara Milenkovic della società I Ferri che gestisce il teatro
“Scorci dietro l’angolo”. Così Lucio Fornaretto ha definito gli scatti fotografici di Ettore Panichi che saranno in mostra nel foyer del teatro Mengoni di Magione da venerdì 18 maggio, inaugurazione ore 18, evidenziando il percorso dell’artista che, spiega, “prende spunto dai luoghi meno connotabili e dalla bellezza più nascosta”. Nato in Svizzera con esperienze lavorative nel mondo della moda a New York e in Inghilterra, Ettore Panichi propone nello spazio del teatro magionese tre diverse prospettive fotografiche che vedono protagonista il lago Trasimeno in The Magic Lake; il fascino misterioso delle trasformazioni dell’acqua in “Snow between urban and country” e l’intreccio tra costruzione umana e esseri viventi, nel caso particolare gli uccelli, in “Aerial landscape”.
Pur avendo a lungo lavorato all’estero Panichi ha da sempre l'Umbria nel cuore dove ha per molto tempo vissuto. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Magione.
Interverrà Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale di Magione con delega alla cultura.
Pur avendo a lungo lavorato all’estero Panichi ha da sempre l'Umbria nel cuore dove ha per molto tempo vissuto. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Magione.
Interverrà Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale di Magione con delega alla cultura.
FANFARA REGIONALE UMBRA
Sui luoghi simbolo della Grande Guerra, due giorni tra storia, rievocazione e concerti
PIAVE 2018, le note della Fanfara Regionale Umbra al 66° Raduno Nazionale Bersaglieri
Nel centenario della fine del conflitto, San Donà di Piave ha ospitato la grande sfilata dei cappelli piumati
Sabato 12 e domenica 13 maggio, la Fanfara Regionale Umbra dei Bersaglieri ha partecipato come ogni anno, insieme ad accompagnatori e simpatizzanti, al 66° Raduno Nazionale Bersaglieri. Un’occasione resa tanto più solenne ed emozionante dal luogo che ha ospitato l’evento, San Donà di Piave (VE), proprio in corrispondenza del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.
Ad accompagnare la Fanfara nei vari appuntamenti che hanno impegnato la due giorni in terra veneta, in rappresentanza del Comune di Magione, è stato Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio Comunale e delegato alla cultura.
LA FANFARA REGIONALE UMBRA STORIA – Nata proprio a Magione quasi trent’anni fa, con un organico corrente di circa 30 elementi provenienti da tutta la regione, la Fanfara Regionale Umbra può vantare una particolarità che la contraddistingue dalle altre 60 Fanfare italiane in congedo: annovera infatti tra le sue fila otto gigogin, le ragazze che aprono il passaggio dei fanti piumati in fascia tricolore. È guidata dal Capofanfara Osvaldo Orsini, presieduta da Gian Carlo Canonico e fa capo all’Associazione Nazionale Bersaglieri (ANB) Regione Umbria, il cui attuale presidente è il Colonnello Franco Vivaldi.
INAUGURAZIONE BATTERIA RADAELLI – La prima esibizione della Fanfara, sabato 12, ha omaggiato il comune di Cavallino Treporti (VE), dove il sindaco Roberta Nesto, insieme allo stesso Ruggeri, ha solennemente inaugurato la Batteria Radaelli, fortificazione di importanza strategica nella difesa della laguna veneta durante la prima guerra mondiale, completamente recuperata e trasformata in museo lungo la cosiddetta Via dei Forti. “Luoghi della memoria – ha sottolineato Ruggeri nel suo intervento – che diventano altrettante pietre angolari per la costruzione e la trasmissione di una comune eredità storica, cementata dal tributo di sangue che l’Italia intera ha versato qui un secolo fa, e che informa di sè quel palinsesto civile e nazionale di cui i Bersaglieri rappresentano parte qualificante e solenne, capace di saldare, in un identico impegno ideale, passato e presente”.
Il gruppo ha poi proseguito sulle tracce della storia e della memoria dei luoghi del primo conflitto mondiale in terra veneta con la visita al Complesso della Batteria V. Pisani e Museo della Grande Guerra, che custodisce eccezionali reperti bellici, cimeli e testimonianze materiali della vita di trincea.
Nel corso della serata, la Fanfara Regionale Umbra ha invece avuto occasione di esibirsi in un articolato concerto a due “voci”, insieme alla gemellata Fanfara dei Bersaglieri di Scandiano (RE), presso il palco allestito dal Comune di Jesolo in piazza Milano, cimentandosi nell’esecuzione del classico repertorio bersaglieresco che ha riscosso grande apprezzamento dal folto pubblico presente.
LA GRANDE SFILATA SUL PIAVE – L’evento clou del 66° Raduno ha invece avuto luogo domenica mattina a San Donà di Piave, con la grande sfilata di Fanfara, Bersaglieri e labari al seguito, lungo i 3.798 metri di percorso, con un doppio attraversamento del fiume Piave, prima su un ponte mobile appositamente realizzato dal Genio Militare e poi sul Ponte della Vittoria, e arrivo in corso Trentin, davanti al Duomo di San Donà. Almeno 150 mila le presenze lungo il percorso: due ali di folla che, tra macchine fotografiche e smartphone, non hanno mai smesso di applaudire. Un interminabile fiume umano all’insegna del tricolore, che ha visto protagonisti oltre ventimila fanti piumati, dei quali circa 150 provenienti dall’Umbria, presente con le sezioni di Città di Castello, San Giustino, Assisi, Perugia, Terni, Norcia, Todi, Massa Martana, e naturalmente Magione.
LE DICHIARAZIONI
«Emozioni autentiche a passo di corsa – ha commentato Vanni Ruggeri – per le quali ringrazio di cuore tutti gli amici della Fanfara e tutti i Bersaglieri della Regione. È stato per me un onore sfilare insieme a loro, in una giornata di autentica festa, ma che ha inteso anche ripercorrere simbolicamente le orme di quanti, proprio sul Piave e sulle note dell’omonima canzone, che tante volte oggi ha risuonato, hanno scritto una pagina indelebile della nostra storia nazionale».
«La Fanfara Regionale Umbra – ha concluso il Capofanfara Osvaldo Orsini – ha partecipato con orgoglio al 66° Raduno Nazionale Bersaglieri, che si è svolto a San Donà di Piave. Quest’anno particolarmente toccante per le celebrazioni della fine della Prima Guerra Mondiale e per i luoghi in cui si è tenuto, luoghi ricchi di storia e di ricordi che sono stati degnamente rievocati. A nostro avviso questo Raduno è stato tra i più significativi ed è culminato nell’emozionante attraversamento del Fiume Piave, tra i principali simboli della Grande Guerra, sul ponte appositamente realizzato dal Genio Pontiere dell’Esercito Italiano e debitamente “scortato” da due ali di militari a protezione. Un plauso va anche alle sezioni Bersaglieri del Veneto che hanno curato l’organizzazione, ed un nostro particolare ringraziamento va alla sezione “Leopoldo Pellas” di Jesolo che con la collaborazione della locale Fanfara ci ha ospitato in questa due giorni. Ultimo, ma non ultimo, un sentito grazie a tutti i rappresentanti Bersaglieri della Regione Umbria e al Comune di Magione che ci dimostra sempre la propria vicinanza».
PIAVE 2018, le note della Fanfara Regionale Umbra al 66° Raduno Nazionale Bersaglieri
Nel centenario della fine del conflitto, San Donà di Piave ha ospitato la grande sfilata dei cappelli piumati
Sabato 12 e domenica 13 maggio, la Fanfara Regionale Umbra dei Bersaglieri ha partecipato come ogni anno, insieme ad accompagnatori e simpatizzanti, al 66° Raduno Nazionale Bersaglieri. Un’occasione resa tanto più solenne ed emozionante dal luogo che ha ospitato l’evento, San Donà di Piave (VE), proprio in corrispondenza del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.
Ad accompagnare la Fanfara nei vari appuntamenti che hanno impegnato la due giorni in terra veneta, in rappresentanza del Comune di Magione, è stato Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio Comunale e delegato alla cultura.
LA FANFARA REGIONALE UMBRA STORIA – Nata proprio a Magione quasi trent’anni fa, con un organico corrente di circa 30 elementi provenienti da tutta la regione, la Fanfara Regionale Umbra può vantare una particolarità che la contraddistingue dalle altre 60 Fanfare italiane in congedo: annovera infatti tra le sue fila otto gigogin, le ragazze che aprono il passaggio dei fanti piumati in fascia tricolore. È guidata dal Capofanfara Osvaldo Orsini, presieduta da Gian Carlo Canonico e fa capo all’Associazione Nazionale Bersaglieri (ANB) Regione Umbria, il cui attuale presidente è il Colonnello Franco Vivaldi.
INAUGURAZIONE BATTERIA RADAELLI – La prima esibizione della Fanfara, sabato 12, ha omaggiato il comune di Cavallino Treporti (VE), dove il sindaco Roberta Nesto, insieme allo stesso Ruggeri, ha solennemente inaugurato la Batteria Radaelli, fortificazione di importanza strategica nella difesa della laguna veneta durante la prima guerra mondiale, completamente recuperata e trasformata in museo lungo la cosiddetta Via dei Forti. “Luoghi della memoria – ha sottolineato Ruggeri nel suo intervento – che diventano altrettante pietre angolari per la costruzione e la trasmissione di una comune eredità storica, cementata dal tributo di sangue che l’Italia intera ha versato qui un secolo fa, e che informa di sè quel palinsesto civile e nazionale di cui i Bersaglieri rappresentano parte qualificante e solenne, capace di saldare, in un identico impegno ideale, passato e presente”.
Il gruppo ha poi proseguito sulle tracce della storia e della memoria dei luoghi del primo conflitto mondiale in terra veneta con la visita al Complesso della Batteria V. Pisani e Museo della Grande Guerra, che custodisce eccezionali reperti bellici, cimeli e testimonianze materiali della vita di trincea.
Nel corso della serata, la Fanfara Regionale Umbra ha invece avuto occasione di esibirsi in un articolato concerto a due “voci”, insieme alla gemellata Fanfara dei Bersaglieri di Scandiano (RE), presso il palco allestito dal Comune di Jesolo in piazza Milano, cimentandosi nell’esecuzione del classico repertorio bersaglieresco che ha riscosso grande apprezzamento dal folto pubblico presente.
LA GRANDE SFILATA SUL PIAVE – L’evento clou del 66° Raduno ha invece avuto luogo domenica mattina a San Donà di Piave, con la grande sfilata di Fanfara, Bersaglieri e labari al seguito, lungo i 3.798 metri di percorso, con un doppio attraversamento del fiume Piave, prima su un ponte mobile appositamente realizzato dal Genio Militare e poi sul Ponte della Vittoria, e arrivo in corso Trentin, davanti al Duomo di San Donà. Almeno 150 mila le presenze lungo il percorso: due ali di folla che, tra macchine fotografiche e smartphone, non hanno mai smesso di applaudire. Un interminabile fiume umano all’insegna del tricolore, che ha visto protagonisti oltre ventimila fanti piumati, dei quali circa 150 provenienti dall’Umbria, presente con le sezioni di Città di Castello, San Giustino, Assisi, Perugia, Terni, Norcia, Todi, Massa Martana, e naturalmente Magione.
LE DICHIARAZIONI
«Emozioni autentiche a passo di corsa – ha commentato Vanni Ruggeri – per le quali ringrazio di cuore tutti gli amici della Fanfara e tutti i Bersaglieri della Regione. È stato per me un onore sfilare insieme a loro, in una giornata di autentica festa, ma che ha inteso anche ripercorrere simbolicamente le orme di quanti, proprio sul Piave e sulle note dell’omonima canzone, che tante volte oggi ha risuonato, hanno scritto una pagina indelebile della nostra storia nazionale».
«La Fanfara Regionale Umbra – ha concluso il Capofanfara Osvaldo Orsini – ha partecipato con orgoglio al 66° Raduno Nazionale Bersaglieri, che si è svolto a San Donà di Piave. Quest’anno particolarmente toccante per le celebrazioni della fine della Prima Guerra Mondiale e per i luoghi in cui si è tenuto, luoghi ricchi di storia e di ricordi che sono stati degnamente rievocati. A nostro avviso questo Raduno è stato tra i più significativi ed è culminato nell’emozionante attraversamento del Fiume Piave, tra i principali simboli della Grande Guerra, sul ponte appositamente realizzato dal Genio Pontiere dell’Esercito Italiano e debitamente “scortato” da due ali di militari a protezione. Un plauso va anche alle sezioni Bersaglieri del Veneto che hanno curato l’organizzazione, ed un nostro particolare ringraziamento va alla sezione “Leopoldo Pellas” di Jesolo che con la collaborazione della locale Fanfara ci ha ospitato in questa due giorni. Ultimo, ma non ultimo, un sentito grazie a tutti i rappresentanti Bersaglieri della Regione Umbria e al Comune di Magione che ci dimostra sempre la propria vicinanza».
RICOSTRUZIONE BARCHETTO SAN FELICIANO
Sabato 5 maggio, ore 18, al Museo della pesca di San Feliciano
La ricostruzione del barchetto è realtà: ad un anno esatto dall’incendio il via ai lavori
Simbolo della civiltà del Trasimeno, verrà fedelmente ricostruito grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni
Sabato 5 maggio, ore 18, al Museo della pesca di San Feliciano, Magione, sarà ufficialmente inaugurato l’inizio della ricostruzione del Barchetto, distrutto da un incendio un anno fa, e che ora, grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni, verrà restituito alla collettività. Nell’occasione sarà presentato il cosiddetto “uscio”, vale a dire la base calpestabile delle barche del Trasimeno, l’equivalente della “prima pietra” per gli edifici.
Il banchetto fu distrutto la notte del 5 maggio 2017
A seguito alla distruzione del barchetto nella notte del 5 maggio 2017, Marco Pareti e Rosanna Milone diedero vita ad una raccolta fondi attraverso la realizzazione del Calendario dell’Estate, il cui ricavato, circa 4.200 euro, permise di aprire un conto dedicato alla ricostruzione dell’ultimo esemplare di “Barchetto del Trasimeno”: un simbolo della vita e dell’economia del lago per un’intera comunità. A questo si sono aggiunti i 12mila euro ottenuti nel febbraio 2018 dal Comune di Magione come risarcimento da parte della compagnia di assicurazione UnipolSai, che hanno garantito la copertura economica del progetto di ricostruzione.
La ricostruzione del barchetto è realtà: ad un anno esatto dall’incendio il via ai lavori
Simbolo della civiltà del Trasimeno, verrà fedelmente ricostruito grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni
Sabato 5 maggio, ore 18, al Museo della pesca di San Feliciano, Magione, sarà ufficialmente inaugurato l’inizio della ricostruzione del Barchetto, distrutto da un incendio un anno fa, e che ora, grazie alla sinergia tra cittadini, aziende ed istituzioni, verrà restituito alla collettività. Nell’occasione sarà presentato il cosiddetto “uscio”, vale a dire la base calpestabile delle barche del Trasimeno, l’equivalente della “prima pietra” per gli edifici.
Il banchetto fu distrutto la notte del 5 maggio 2017
A seguito alla distruzione del barchetto nella notte del 5 maggio 2017, Marco Pareti e Rosanna Milone diedero vita ad una raccolta fondi attraverso la realizzazione del Calendario dell’Estate, il cui ricavato, circa 4.200 euro, permise di aprire un conto dedicato alla ricostruzione dell’ultimo esemplare di “Barchetto del Trasimeno”: un simbolo della vita e dell’economia del lago per un’intera comunità. A questo si sono aggiunti i 12mila euro ottenuti nel febbraio 2018 dal Comune di Magione come risarcimento da parte della compagnia di assicurazione UnipolSai, che hanno garantito la copertura economica del progetto di ricostruzione.
Il gruppo di lavoro
Il gruppo di lavoro, composto da proloco San Feliciano, Cooperativa pescatori, Sistema Museo – Museo della Pesca, Università di Perugia – progetto ALLI, Associazione ARBIT, Lega Navale sezione Trasimeno, Circolo rematori, e coordinato dagli stessi Rosanna Milone e Marco Pareti sotto l’egida del Comune di Magione nella persona di Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio comunale con delega alla cultura, ha definito le modalità di ricostruzione – fedeltà all’originale e sua utilizzabilità – nominando referente di cantiere Cristiano Vaselli.
Vaselli, con il supporto degli altri componenti il gruppo di lavoro, ha realizzato il disegno tecnico, ha definito i materiali necessari e la relativa quantità, ha chiesto i preventivi ed eÌ arrivato ai piani di costruzione definitivi.
La raccolta fondi
«Ed eccoci pronti a partire con la ricostruzione – commentano i promotori dell’iniziativa –. Sabato 5 maggio si festeggerà con tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato: dai grandi sponsor ai “grandi singoli” che hanno acquistato il Calendario dell’Estate. EÌ importante sottolineare un dato prezioso: dei 6.300 euro raccolti, ben 1.800 sono di singoli privati, 1.000 da aziende locali e 1.600 da associazioni. Due main sponsor, le aziende Cancelloni e Pesciarelli, hanno dato il sostegno decisivo. Sabato sarà inoltre presentato il progetto di un altro prezioso tassello di questa ricostruzione, la realizzazione della tettoia di protezione del Barchetto, fondamentale per la sua futura tutela, grazie agli sponsor Ezio e Giulio Rosa dell’azienda LACEP di San Feliciano. Un risultato – concludono Pareti, Milone e Ruggeri – che nasce dalla mobilitazione di un’intera comunità e da una strettissima collaborazione tra società civile ed istituzioni, che deve fungere da modello ed esempio».
La “presentazione dell’uscio” sarà presenziata dal Comune di Magione e dai membri del gruppo di lavoro, che esporranno i prossimi passi della ricostruzione. A seguire è previsto un aperitivo.
Tutti gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto sono consultabili sulla pagina Facebook “Ricostruiamo il Barchetto”.
Il gruppo di lavoro, composto da proloco San Feliciano, Cooperativa pescatori, Sistema Museo – Museo della Pesca, Università di Perugia – progetto ALLI, Associazione ARBIT, Lega Navale sezione Trasimeno, Circolo rematori, e coordinato dagli stessi Rosanna Milone e Marco Pareti sotto l’egida del Comune di Magione nella persona di Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio comunale con delega alla cultura, ha definito le modalità di ricostruzione – fedeltà all’originale e sua utilizzabilità – nominando referente di cantiere Cristiano Vaselli.
Vaselli, con il supporto degli altri componenti il gruppo di lavoro, ha realizzato il disegno tecnico, ha definito i materiali necessari e la relativa quantità, ha chiesto i preventivi ed eÌ arrivato ai piani di costruzione definitivi.
La raccolta fondi
«Ed eccoci pronti a partire con la ricostruzione – commentano i promotori dell’iniziativa –. Sabato 5 maggio si festeggerà con tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato: dai grandi sponsor ai “grandi singoli” che hanno acquistato il Calendario dell’Estate. EÌ importante sottolineare un dato prezioso: dei 6.300 euro raccolti, ben 1.800 sono di singoli privati, 1.000 da aziende locali e 1.600 da associazioni. Due main sponsor, le aziende Cancelloni e Pesciarelli, hanno dato il sostegno decisivo. Sabato sarà inoltre presentato il progetto di un altro prezioso tassello di questa ricostruzione, la realizzazione della tettoia di protezione del Barchetto, fondamentale per la sua futura tutela, grazie agli sponsor Ezio e Giulio Rosa dell’azienda LACEP di San Feliciano. Un risultato – concludono Pareti, Milone e Ruggeri – che nasce dalla mobilitazione di un’intera comunità e da una strettissima collaborazione tra società civile ed istituzioni, che deve fungere da modello ed esempio».
La “presentazione dell’uscio” sarà presenziata dal Comune di Magione e dai membri del gruppo di lavoro, che esporranno i prossimi passi della ricostruzione. A seguire è previsto un aperitivo.
Tutti gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto sono consultabili sulla pagina Facebook “Ricostruiamo il Barchetto”.
LAVORI ROTATORIA MAGIONE
Rotatoria Magione svincolo Perugia-Bettolle. Partito il cantiere
Forte l'impegno del Comune per realizzare un'opera fondamentale per sicurezza stradale e viabilità oltre che importante per il rilancio dell’area commerciale
Partito il cantiere per la rotatoria allo svincolo di Magione: un’opera fondamentale per la sicurezza stradale e la viabilità oltre che importante per il rilancio di un’area commerciale segnata dalla vertenza nazionale del Mercatone Uno.
Forte impegno dell'assessorato ai lavori pubblici del comune di Magione
L’iter che ha portato alla realizzazione della rotatoria ha visto il forte impegno dell'assessorato ai lavori pubblici del comune di Magione, assessore Nazareno Annetti, e ha trovato un primo importante impulso nel parere positivo della Regione dell’Umbria che ha subito valutato l’opera fondamentale per la viabilità regionale. Un sostegno che si è concretizzato nel 2016 con il cofinanziamento dell’opera da parte dell’ente regionale per 200mila euro e, nel 2017, con la firma tra Regione, Provincia e Comune dell’accordo di programma per regolare modalità di realizzazione e gestione delle opere. Proprio in quell’occasione venne sottolineata la necessità di dare soluzione alle problematiche del traffico viario e di sicurezza in corrispondenza del nodo stradale interessato, che connette il raccordo, la strada regionale 75 bis del Trasimeno, le strade comunali e locali, in un ambito dove sono presenti centri abitati, attività commerciali e servizi di rilievo sovracomunale quale l’autodromo regionale “Borzacchini”, nonché per la prossimità della rotatoria di congiunzione tra la strada regionale suddetta e la strada regionale 599 del Trasimeno inferiore.
La restante copertura finanziaria, pari a circa ottocentomila euro, sarà garantita da contributi privati (Eurospin Tirrenica e famiglia Veracchi) e oneri di costruzione che non saranno versati nelle casse comunali ma investiti nella nuova rotatoria.
Le famiglie proprietarie coinvolte dal cantiere e dagli espropri hanno collaborato in maniera esemplare permettendo alla burocrazia di procedere velocemente.
IL PROGETTO – Il progetto definitivo prevede la realizzazione di opere viarie attraverso due stralci funzionali concernenti, il primo, la realizzazione di una rotatoria stradale e relative opere e infrastrutture necessarie ed il secondo la realizzazione di sedi stradali di connessione con la viabilità secondaria. Le tre amministrazioni coinvolte hanno individuato il Comune di Magione quale ente attuatore degli interventi con le funzioni di progettazione, attività di espropri, appalto, direzione dei lavori e di costruzione e collaudo. L’importo complessivo per la realizzazione delle opere di che trattasi è di 950 mila euro. La manutenzione straordinaria del piano viario e della segnaletica verticale ed orizzontale resterà di competenza della Provincia di Perugia, mentre la manutenzione straordinaria del verde, delle opere e degli impianti idraulici, della pubblica illuminazione sarà di competenza del Comune di Magione.
Forte l'impegno del Comune per realizzare un'opera fondamentale per sicurezza stradale e viabilità oltre che importante per il rilancio dell’area commerciale
Partito il cantiere per la rotatoria allo svincolo di Magione: un’opera fondamentale per la sicurezza stradale e la viabilità oltre che importante per il rilancio di un’area commerciale segnata dalla vertenza nazionale del Mercatone Uno.
Forte impegno dell'assessorato ai lavori pubblici del comune di Magione
L’iter che ha portato alla realizzazione della rotatoria ha visto il forte impegno dell'assessorato ai lavori pubblici del comune di Magione, assessore Nazareno Annetti, e ha trovato un primo importante impulso nel parere positivo della Regione dell’Umbria che ha subito valutato l’opera fondamentale per la viabilità regionale. Un sostegno che si è concretizzato nel 2016 con il cofinanziamento dell’opera da parte dell’ente regionale per 200mila euro e, nel 2017, con la firma tra Regione, Provincia e Comune dell’accordo di programma per regolare modalità di realizzazione e gestione delle opere. Proprio in quell’occasione venne sottolineata la necessità di dare soluzione alle problematiche del traffico viario e di sicurezza in corrispondenza del nodo stradale interessato, che connette il raccordo, la strada regionale 75 bis del Trasimeno, le strade comunali e locali, in un ambito dove sono presenti centri abitati, attività commerciali e servizi di rilievo sovracomunale quale l’autodromo regionale “Borzacchini”, nonché per la prossimità della rotatoria di congiunzione tra la strada regionale suddetta e la strada regionale 599 del Trasimeno inferiore.
La restante copertura finanziaria, pari a circa ottocentomila euro, sarà garantita da contributi privati (Eurospin Tirrenica e famiglia Veracchi) e oneri di costruzione che non saranno versati nelle casse comunali ma investiti nella nuova rotatoria.
Le famiglie proprietarie coinvolte dal cantiere e dagli espropri hanno collaborato in maniera esemplare permettendo alla burocrazia di procedere velocemente.
IL PROGETTO – Il progetto definitivo prevede la realizzazione di opere viarie attraverso due stralci funzionali concernenti, il primo, la realizzazione di una rotatoria stradale e relative opere e infrastrutture necessarie ed il secondo la realizzazione di sedi stradali di connessione con la viabilità secondaria. Le tre amministrazioni coinvolte hanno individuato il Comune di Magione quale ente attuatore degli interventi con le funzioni di progettazione, attività di espropri, appalto, direzione dei lavori e di costruzione e collaudo. L’importo complessivo per la realizzazione delle opere di che trattasi è di 950 mila euro. La manutenzione straordinaria del piano viario e della segnaletica verticale ed orizzontale resterà di competenza della Provincia di Perugia, mentre la manutenzione straordinaria del verde, delle opere e degli impianti idraulici, della pubblica illuminazione sarà di competenza del Comune di Magione.
STORIE DAL MONDO
Diventa internazionale con le “Storie dal mondo” la fantasia dei bambini
L’evento è stato organizzato dall’associazione Sole Pineta in occasione de “Il maggio dei libri”
L’area verde di Sole Pineta, frazione del comune di Magione, si è animata per un pomeriggio dei racconti provenienti dai più diversi paesi grazie all’iniziativa
"Storie dal mondo" organizzata dall'associazione Sole Pineta con il patrocinio del Comune di Magione, la collaborazione della proloco Vivi il paese e dell'Erasmus student network Perugia, sezione locale del network europeo cofondato dalla commissione europea per l'accoglienza e il supporto agli studenti internazionali.
Scoprire le tradizioni di altri paesi così lontani dall'Italia
Tanti i bambini che, insieme ai loro genitori, hanno partecipato all'iniziativa, entusiasti di scoprire le tradizioni di altri paesi così lontani dall'Italia con racconti di storie, miti e leggende tradizionali animati da alcune ragazze "erasmus" provenienti dalla Spagna (Irene, Irene e Ainoha), dall' Ecuador (Nicole), Sara dal Marocco e Viola dalla Cina. I piccoli hanno, inoltre, colorato sulla cartina del mondo i paesi rappresentati.
Proloco Vivi il paese dona libri per la Little free library
Nell’occasione alcuni libri, donati dalla proloco Vivi il paese, sono stati posti all'interno della Little free library installata nella zona giochi dell'area verde e già si progettano già altre iniziative con il coinvolgimento dell’Erasmus di Perugia.
Realizzata in occasione della campagna nazionale "Il maggio dei libri" l’iniziativa ha visto coinvolte la Social erasmus e l’associazione culturale Italo-Cinese. Presente l'assessore Cristina Tufo in rappresentanza dell'amministrazione comunale.
venerdì 11 maggio 2018
STUDENTI DEL GALILEI IN VISITA ALLA CANCELLONI FOOD SERVICE
Studenti del liceo scientifico Galilei visitano l'azienda Cancelloni food service con il progetto "Imparare dalle Imprese"
50 studenti del liceo scientifico G. Galilei di Perugia, diretto dalla professoressa Rita Coccia, nell’ambito dell’attività di alternanza scuola - lavoro,hanno visitato la Cancelloni Food Service SPA, nota azienda di Magione leader nel settore dei servizi alla ristorazione. Gli allievi sono stati accompagnanti per l’occasione dal professor Luigi Mirri.
Gli studenti provenienti dalle classi V, hanno concluso con questo appuntamento un percorso formativo iniziato a Scuola chiamato “Imparare dalle Imprese” e sviluppato con la collaborazione di Psycopraxis ( ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Umbria e promotore del progetto).
GLI IDEATORI DEL PROGETTO
Ideatori del percorso didattico della durata di 40 ore, Tiziano Grosso, presidente di PsycoPraxis Associazione Italiana Psicologi Professionisti e lSabina Brinkhoff, psicologa – entrambi esperti di servizi di formazione, orientamento, selezione e consulenza.
Il progetto ha portato i ragazzi in una full immersion nel mondo dell’impresa
Il progetto ha portato i ragazzi in una full immersion nel mondo dell’impresa con l’ obiettivo di capire “la lezione del mercato del lavoro” , ovvero approfondire le regole e sviscerare gli aspetti più cruciali del mondo del lavoro. Tante le attività e i temi affrontati, tra cui il colloquio di lavoro, la comunicazione, la gestione dell’incertezza, il problem solving, l’autoimprenditorialità.
REALIZZATA DAI RAGAZZI ANCHE UNA GUIDA SUL MONDO DEL LAVORO
Un cammino esplorativo alla scoperta delle proprie attitudini e aspirazioni ma anche di acquisizione di informazioni e sviluppo di strategie e soluzioni creative per esigenze reali ( idee per start up ) .
Tutto si è svolto attraverso l’utilizzo di moduli specialistici, workshops, lavori di gruppo, testimonianze imprenditoriali e codocenze.
Da questo approfondimento è stata anche elaborata una “guida” scritta da ragazzi per i ragazzi inerente le regole del mondo del lavoro in Umbria.
Grazie a percorsi formativi di questo livello, gli studenti hanno la possibilità di avvicinarsi e di prepararsi al mondo del lavoro, di conoscere modelli e prassi aziendali, ruoli professionali e settori che offrono maggiori opportunità occupazionali.
LA CANCELLONI FOOD SERVICE
La visita alla Cancelloni Food Service è stata quindi l’ultima tappa di questo iter ed ha avuto lo scopo di far osservare agli studenti, con i propri occhi, il funzionamento di un’azienda: la struttura organizzativa, i settori di attività, la diversificazione della produzione, le ramificazioni .
La Cancelloni SPA guidata dall’imprenditore Fabio Cancelloni coadiuvato dalla vice presidente Simona Cancelloni.
E’ da sottolineare che la Cancelloni SPA, guidata dall’imprenditore Fabio Cancelloni coadiuvato dalla vice presidente Simona Cancelloni, è sempre stata aperta e disponibile alle relazioni con il territorio e in particolar modo con le scuole; è da diversi anni che offre la possibilità di poter visitare la propria azienda mettendo a disposizione locali e know how. In particolare la collaborazione è stata fino ad oggi molto attiva nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro con gli istituti alberghieri, vista la pertinenza di settore; con l’esperienza del Liceo Scientifico Galilei, è iniziata una nuova apertura anche con altri istituti che proseguirà a fine maggio con gli alunni dell’Istituto A. Capitini.
Gli studenti provenienti dalle classi V, hanno concluso con questo appuntamento un percorso formativo iniziato a Scuola chiamato “Imparare dalle Imprese” e sviluppato con la collaborazione di Psycopraxis ( ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Umbria e promotore del progetto).
GLI IDEATORI DEL PROGETTO
Ideatori del percorso didattico della durata di 40 ore, Tiziano Grosso, presidente di PsycoPraxis Associazione Italiana Psicologi Professionisti e lSabina Brinkhoff, psicologa – entrambi esperti di servizi di formazione, orientamento, selezione e consulenza.
Il progetto ha portato i ragazzi in una full immersion nel mondo dell’impresa
Il progetto ha portato i ragazzi in una full immersion nel mondo dell’impresa con l’ obiettivo di capire “la lezione del mercato del lavoro” , ovvero approfondire le regole e sviscerare gli aspetti più cruciali del mondo del lavoro. Tante le attività e i temi affrontati, tra cui il colloquio di lavoro, la comunicazione, la gestione dell’incertezza, il problem solving, l’autoimprenditorialità.
REALIZZATA DAI RAGAZZI ANCHE UNA GUIDA SUL MONDO DEL LAVORO
Un cammino esplorativo alla scoperta delle proprie attitudini e aspirazioni ma anche di acquisizione di informazioni e sviluppo di strategie e soluzioni creative per esigenze reali ( idee per start up ) .
Tutto si è svolto attraverso l’utilizzo di moduli specialistici, workshops, lavori di gruppo, testimonianze imprenditoriali e codocenze.
Da questo approfondimento è stata anche elaborata una “guida” scritta da ragazzi per i ragazzi inerente le regole del mondo del lavoro in Umbria.
Grazie a percorsi formativi di questo livello, gli studenti hanno la possibilità di avvicinarsi e di prepararsi al mondo del lavoro, di conoscere modelli e prassi aziendali, ruoli professionali e settori che offrono maggiori opportunità occupazionali.
LA CANCELLONI FOOD SERVICE
La visita alla Cancelloni Food Service è stata quindi l’ultima tappa di questo iter ed ha avuto lo scopo di far osservare agli studenti, con i propri occhi, il funzionamento di un’azienda: la struttura organizzativa, i settori di attività, la diversificazione della produzione, le ramificazioni .
La Cancelloni SPA guidata dall’imprenditore Fabio Cancelloni coadiuvato dalla vice presidente Simona Cancelloni.
E’ da sottolineare che la Cancelloni SPA, guidata dall’imprenditore Fabio Cancelloni coadiuvato dalla vice presidente Simona Cancelloni, è sempre stata aperta e disponibile alle relazioni con il territorio e in particolar modo con le scuole; è da diversi anni che offre la possibilità di poter visitare la propria azienda mettendo a disposizione locali e know how. In particolare la collaborazione è stata fino ad oggi molto attiva nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro con gli istituti alberghieri, vista la pertinenza di settore; con l’esperienza del Liceo Scientifico Galilei, è iniziata una nuova apertura anche con altri istituti che proseguirà a fine maggio con gli alunni dell’Istituto A. Capitini.
BIBLIOTECA MAGIONE-ISOLA MULTIMEDIALE
Nuove attrezzature per la sala consultazione della Biblioteca Vittoria Aganoor
Non solo libri: in biblioteca a Magione arriva l’isola multimediale
E il patrimonio librario si arricchisce grazie anche al cofinanziamento regionale
Proseguono, da parte dell’Amministrazione comunale di Magione, gli investimenti in cultura. Dopo aver portato a termine un importante pacchetto di interventi di restauro conservativo e manutenzione straordinaria che hanno riguardato, tra l’altro, il ripristino del portone d’ingresso dello storico edificio, la biblioteca di Magione prosegue nell’implementazione e nell’ammodernamento degli arredi, con specifico riferimento alla sala consultazione del primo piano. Si è infatti provveduto a realizzare una vera e propria “isola multimediale”, una postazione operativa a forma esagonale in grado di ospitare tre PC a disposizione degli utenti per la navigazione internet e l’interrogazione di banche dati digitali.
Delegato alla cultura Vanni Ruggeri
Accanto alle ultime novità di narrativa e saggistica, la Biblioteca Vittoria Aganoor è stata dunque fornita di nuovi libri e DVD dedicati al pubblico dei più piccoli, funzionali ad animare le molte iniziative di lettura ad alta voce e laboratori didattici realizzati grazie all’impegno di volontari e formatori professionali. Una seconda importante acquisizione ha riguardato invece l’intero catalogo disponibile delle pubblicazioni edite dalla Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, comprese tutte le annate del “Bollettino”, periodico di riferimento per gli studi locali, per un totale di oltre 300 nuove accessioni.
Il Maggio dei libri
Non solo libri: in biblioteca a Magione arriva l’isola multimediale
E il patrimonio librario si arricchisce grazie anche al cofinanziamento regionale
Proseguono, da parte dell’Amministrazione comunale di Magione, gli investimenti in cultura. Dopo aver portato a termine un importante pacchetto di interventi di restauro conservativo e manutenzione straordinaria che hanno riguardato, tra l’altro, il ripristino del portone d’ingresso dello storico edificio, la biblioteca di Magione prosegue nell’implementazione e nell’ammodernamento degli arredi, con specifico riferimento alla sala consultazione del primo piano. Si è infatti provveduto a realizzare una vera e propria “isola multimediale”, una postazione operativa a forma esagonale in grado di ospitare tre PC a disposizione degli utenti per la navigazione internet e l’interrogazione di banche dati digitali.
Delegato alla cultura Vanni Ruggeri
«L’intervento – spiega il delegato alla cultura Vanni Ruggeri – si configura come il secondo stralcio di un investimento complessivo di oltre 10.000 euro, iniziato lo scorso anno con la dotazione di nuove scaffalature e l’implementazione degli arredi esistenti, reso indispensabile dal costante arricchimento del patrimonio librario attraverso donazioni e versamenti a titolo gratuito da parte di privati. Inoltre, grazie anche al cofinanziamento ottenuto dalla Regione dell’Umbria a valere sul programma annuale per l’aggiornamento e l’incremento del patrimonio librario, il Comune ha posto in essere un ulteriore investimento finalizzato all’acquisto di nuovi libri e pubblicazioni, in particolare per le sezioni della biblioteca interessate da specifici obiettivi di programmazione: la sezione locale e la sezione ragazzi».
Accanto alle ultime novità di narrativa e saggistica, la Biblioteca Vittoria Aganoor è stata dunque fornita di nuovi libri e DVD dedicati al pubblico dei più piccoli, funzionali ad animare le molte iniziative di lettura ad alta voce e laboratori didattici realizzati grazie all’impegno di volontari e formatori professionali. Una seconda importante acquisizione ha riguardato invece l’intero catalogo disponibile delle pubblicazioni edite dalla Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, comprese tutte le annate del “Bollettino”, periodico di riferimento per gli studi locali, per un totale di oltre 300 nuove accessioni.
Il Maggio dei libri
«Costante dunque l’impegno e tante le novità – conclude Ruggeri – che proseguiranno nelle prossime settimane, con i diversi appuntamenti del “Maggio dei Libri”, che da quest’anno apre al mondo dei lettori e dell’editoria anche gli altri luoghi della cultura del Comune, con presentazioni di titoli e incontri con gli autori in Torre, Museo e nel foyer del Teatro Mengoni».
NUOVO CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
Al Santuario mariano di Carraia un centro di ascolto Caritas
Risponderà alle necessità dei comuni di Castiglione del lago, Paciano e Magione. L'inaugurazione domenica 13 maggio con il cardinale Bassetti
La Chiesa di Perugia-Città della Pieve si arricchisce di una nuova Opera segno di Carità di rilevanza anche sociale, il centro di ascolto Caritas (CdAC) delle comunità parrocchiali di Sanfatucchio, Panicarola, Macchie, Paciano, Vaiano, Villastrada e Sant’Arcangelo del Lago, costituenti la 32a unità pastorale dell’Archidiocesi, che insistono su tre comuni dell’area del Trasimeno, Castiglione del Lago, Paciano e Magione.
Quest’ultima Opera segno, che va ad aggiungersi a diverse altre realizzate in zone periferiche, è stata ricavata nei locali dell’antico Santuario della Madonna della Carraia di Castiglione del Lago e sarà inaugurata ufficialmente domenica 13 maggio, alle ore 17, alla presenza del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, del direttore della Caritas diocesana diacono Giancarlo Pecetti e dei sindaci Sergio Batino (Castiglione del Lago), Riccardo Bardelli (Paciano) e Giacomo Chiodini (Magione).
L’incontro inaugurale culminerà con una preghiera-meditazione dal titolo “Nessuno è straniero in casa propria: la terra è di Dio”, e con il rituale “taglio del nastro” del nuovo CdAC.
«Sentivamo da tempo la necessità di un Centro di Ascolto nella nostra Unità pastorale – spiega don Leonardo Romizi, vicario episcopale di Zona - per poter rispondere alle necessità materiali e umane di circa 50 famiglie del nostro territorio, di cui circa il 15% sono italiane. Fino a ieri queste famiglie venivano assistite dal centro di ascolto di Castiglione del Lago. Ora, grazie al supporto di una ventina di volontari delle Caritas parrocchiali, potranno trovare nel nostro territorio accoglienza, ascolto, e un aiuto concreto».
Risponderà alle necessità dei comuni di Castiglione del lago, Paciano e Magione. L'inaugurazione domenica 13 maggio con il cardinale Bassetti
La Chiesa di Perugia-Città della Pieve si arricchisce di una nuova Opera segno di Carità di rilevanza anche sociale, il centro di ascolto Caritas (CdAC) delle comunità parrocchiali di Sanfatucchio, Panicarola, Macchie, Paciano, Vaiano, Villastrada e Sant’Arcangelo del Lago, costituenti la 32a unità pastorale dell’Archidiocesi, che insistono su tre comuni dell’area del Trasimeno, Castiglione del Lago, Paciano e Magione.
Quest’ultima Opera segno, che va ad aggiungersi a diverse altre realizzate in zone periferiche, è stata ricavata nei locali dell’antico Santuario della Madonna della Carraia di Castiglione del Lago e sarà inaugurata ufficialmente domenica 13 maggio, alle ore 17, alla presenza del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, del direttore della Caritas diocesana diacono Giancarlo Pecetti e dei sindaci Sergio Batino (Castiglione del Lago), Riccardo Bardelli (Paciano) e Giacomo Chiodini (Magione).
L’incontro inaugurale culminerà con una preghiera-meditazione dal titolo “Nessuno è straniero in casa propria: la terra è di Dio”, e con il rituale “taglio del nastro” del nuovo CdAC.
«Sentivamo da tempo la necessità di un Centro di Ascolto nella nostra Unità pastorale – spiega don Leonardo Romizi, vicario episcopale di Zona - per poter rispondere alle necessità materiali e umane di circa 50 famiglie del nostro territorio, di cui circa il 15% sono italiane. Fino a ieri queste famiglie venivano assistite dal centro di ascolto di Castiglione del Lago. Ora, grazie al supporto di una ventina di volontari delle Caritas parrocchiali, potranno trovare nel nostro territorio accoglienza, ascolto, e un aiuto concreto».
martedì 8 maggio 2018
RADUNO FIAT 500 TRASIMENO
Domenica al Trasimeno tornano le storiche Fiat 500
11° edizione della manifestazione organizzata da Luciano Dentini
Partiranno da Montebuono di Magione, ritrovo ore 8.30, le Fiat 500 che parteciperanno alla 11° edizione del Raduno del Trasimeno, iniziativa prevista per domenica 13 maggio. Il programma della manifestazione, ideata e organizzata con passione da Luciano Dentini, fiduciario lago Trasimeno Fiat 500 club Italia, prevede il passaggio dei mezzi all’autodromo Borzacchini di Magione. Poi, i mitici “cinquini”, procederanno per il giro turistico lungo le strade del lago Trasimeno.
ASSESSORE CRISTINA TUFO: «Una manifestazione importante»
11° edizione della manifestazione organizzata da Luciano Dentini
Partiranno da Montebuono di Magione, ritrovo ore 8.30, le Fiat 500 che parteciperanno alla 11° edizione del Raduno del Trasimeno, iniziativa prevista per domenica 13 maggio. Il programma della manifestazione, ideata e organizzata con passione da Luciano Dentini, fiduciario lago Trasimeno Fiat 500 club Italia, prevede il passaggio dei mezzi all’autodromo Borzacchini di Magione. Poi, i mitici “cinquini”, procederanno per il giro turistico lungo le strade del lago Trasimeno.
ASSESSORE CRISTINA TUFO: «Una manifestazione importante»
«Una manifestazione importante – commenta Cristina Tufo, assessore alla attività produttive e turistiche del comune di Magione – perché unisce il piacere di poter apprezzare queste storiche automobili alla promozione turistica dei nostri territori e alla conoscenza dei piatti tradizionali presenti nel menù del pranzo».
DENTINI «un mezzo di promozione dei luoghi, dei personaggi e della storia del territorio»
DENTINI «un mezzo di promozione dei luoghi, dei personaggi e della storia del territorio»
Come ogni anno l’iniziativa è dedicata ad un personaggio che ha svolto un ruolo di particolare rilievo nella comunità magionese. Per questa edizione la scelta è caduta sull’imprenditore Nazareno Carrozza deceduto in un tragico incidente negli anni Novanta ma ricordato per le sue capacità imprenditoriali che lo videro all’avanguardia nei settori del riscaldamento e dell’idraulica.
Nelle intenzioni di Luciano Dentini la manifestazione vuole essere un mezzo di promozione dei luoghi, dei personaggi e della storia del territorio come dimostra il depliant che viene inviato a tutti i club legati alla mitica utilitaria italiana. Ricordi della giovinezza, eventi del presente, storie del territorio, monumenti. fino alle ricette tipiche vengono così messi a conoscenza dei partecipanti e delle loro famiglie.
Nelle intenzioni di Luciano Dentini la manifestazione vuole essere un mezzo di promozione dei luoghi, dei personaggi e della storia del territorio come dimostra il depliant che viene inviato a tutti i club legati alla mitica utilitaria italiana. Ricordi della giovinezza, eventi del presente, storie del territorio, monumenti. fino alle ricette tipiche vengono così messi a conoscenza dei partecipanti e delle loro famiglie.
GUARDA ANCHE VIDEO EDIZIONE 2017
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