mercoledì 18 settembre 2024

BRUNO CEPPITELLI PRESENTA “UNA STORIA IMPORTANTE”: LA PASSIONE CIVILE E POLITICA DI UN AMMINISTRATORE LOCALE

Venerdì 20 alle 18 la presentazione del libro dell’ex sindaco di Magione, uno dei protagonisti della vita politico-istituzionale di tutto il Trasimeno, dagli anni ’70 agli inizi del ventunesimo secolo

 

Venerdì 20 settembre alle 18 la Sala del Teatro di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago vedrà la presentazione del libro di Bruno Ceppitelli dal titolo “Una storia importante” (Morlacchi Editore), la passione civile e politica dell’ex sindaco di Magione, protagonista di una lunga stagione contraddistinta da grandi cambiamenti politici, economici e sociali in tutto il territorio del Trasimeno e in Umbria.

Ceppitelli dialogherà con il sindaco di Castiglione del Lago Matteo Burico e con i giornalisti Luigina Miccio e Gabriele Olivo: coordinerà l’incontro Gianluca Galli di Morlacchi Editore

 

 

Bruno Ceppitelli è stato sicuramente un protagonista di rilievo, a Magione e nel Trasimeno, della vita politico-istituzionale degli ultimi 30 anni del secolo passato e dell’inizio del ventunesimo. Quest’opera è un’importante testimonianza storica di un territorio, l’area del Trasimeno: un libro che potrà essere anche di riferimento per eventuali approfondimenti o scritti futuri.

Nelle immagini e nel contenuto del testo si potranno riconoscere tanti cittadini che hanno vissuto attivamente in quel periodo: consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni, singoli cittadini che hanno partecipato da protagonisti nelle iniziative e nelle azioni che l’autore riporta con dettaglio. Un testo dove si coglie soprattutto l’impegno, la passione civica non soltanto del protagonista, ma di un’intera comunità che ha sostenuto gli indirizzi fondamentali perseguiti. Sullo sfondo del testo si può cogliere altresì l’emergere di una classe popolare, preparata e sostenuta anche dall’organizzazione dei partiti di massa di cui il PCI fu protagonista, che avvertiva l’esigenza di un riscatto individuale e collettivo dallo stato di subalternità ancora presente negli anni 60/70 del secolo passato. Le scelte, le opere e le iniziative di quel periodo sono tutt’oggi la base ed il riferimento su cui costruire nuovi passaggi e scelte nel segno di una continuità che sicuramente rappresenta l’identità e la garanzia di crescita di questo territorio, in particolare di quello del Comune di Magione.

 

Bruno Ceppitelli nasce a Magione nel 1948. Diplomato Perito Aziendale e Corrispondente in Lingue estere nell’anno 1967, non procede con gli studi universitari e ricerca da subito un impegno lavorativo al fine di rimuovere le difficili condizioni socio-economiche della famiglia. L’occasione si presenta con il nuovo Centro Turistico “Sole Pineta” inaugurato nel giugno del 1968 quando i titolari gli assegnano una funzione contabile ed il coordinamento organizzativo dei servizi. Fin dall’adolescenza manifesta attenzione e sensibilità per il riscatto delle persone più umili che nel territorio erano rappresentate dal mondo contadino al quale apparteneva anche la sua famiglia. Di ritorno dal servizio militare si rende disponibile ad impegnarsi nella sezione del PCI di Magione. Da questa disponibilità matureranno nel tempo impegni politici e istituzionali nell’area Comprensoriale del Trasimeno fino alla carica di Sindaco di Magione arrivata nel marzo 1988 ed assolta fino al giugno 2004. L’attività politica si intreccia con il lavoro professionale che lo vede protagonista, dopo l’approvazione della Riforma Sanitaria L. 833/78, nell’organizzazione dei servizi socio-assistenziali nell’Area del Trasimeno che assunsero una loro specifica identità definita “Modello Trasimeno”. Nel 2020 scrive una sintesi storica socio-economica del suo casato dal titolo “L’ardua scala dai nonni dei nonni del mio casato”.

lunedì 9 settembre 2024

PREMIO AGANOOR POMPILJ: I VINCITORI SONO MARIA LUCIANA BUSEGHIN, LUCA FAZI E MARTA RINALDINI


Celebrato anche il sodalizio intellettuale della coppia composta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi
con la consegna della targa “Uniti per l’arte”

Grande successo per la tredicesima edizione del Festival delle Corrispondenze, promosso dal Comune di Magione con direzione artistica di Massimo Arcangeli tenutosi nel suggestivo borgo di Monte del lago, nell'ambito del quale si è tenuta la cerimonia di premiazione della XXVI edizione del Premio letterario nazionale Vittoria Aganoor Pompilj. I vincitori sono stati premiati dal vicesindaco, con delega alla cultura, Vanni Ruggeri e dal sindaco Massimo Lagetti. Il Premio è stato presentato dall'attore Francesco Bolo Rossini e da Luigina Miccio, Komunicareleditoria.

VINCITORI E VINCITRICI PREMIO AGANOOR

PRIMA SEZIONE

Il volume vincitore della prima sezione del Premio riservata ad opere edite nelle quali vengono pubblicati carteggi, corrispondenze o epistolari di figure rappresentative, in ambito culturale, della società italiana è Leopoldo Franchetti. Passioni e progetti nel suo carteggio e nel rapporto con Alice Hallgarten, pubblicato dalla Deputazione di storia patria per l’Umbria, di Maria Luciana Buseghin.
Per la prima sezione, in rappresentanza della giuria, ha consegnato il premo Mario Squadroni, Università di Perugia. Il premio è stato assegnato dalla giuria  con la seguente motivazione: 

MOTIVAZIONE
Il lavoro di Maria Luciana Buseghin intorno alla figura di Leopoldo Franchetti, pubblicato nella collana «Fonti per la storia dell’Umbria n. 34» dalla Deputazione di Storia patria per l’Umbria, contribuisce a restituire, arricchendolo, lo spessore umano, culturale e filantropico di una personalità di indiscusso prestigio tra fine Ottocento e i primi due decenni del Novecento.

Il volume di dimensioni monumentali con le sue 704 pagine, è costruito in modo originale e intelligente: una costellazione di lettere spedite da Franchetti a diversi destinatari per illustrare la molteplicità e la varietà di relazioni poste in essere dal mittente con altrettante realtà culturali, politiche, filantropiche, nonché la ricchezza e l’originalità del materiale, prevalentemente inedito, reso disponibile agli studiosi per ulteriori ricerche e approfondimenti.

La giuria, con questo riconoscimento, intende valorizzare il lavoro di indagine e di curatela condotto con sapienza, passione ed entusiasmo da Maria Luciana Buseghin, associato ad un intelligente rigore filologico. Le Introduzioni che accompagnano le diverse sezioni del volume forniscono al lettore e alla lettrice un prezioso ausilio per l’attraversamento dei vari carteggi. Anche la veste grafica è elegante, molto ben curata, assolutamente apprezzabile.
SECONDA SEZIONE

Primo classificato
per la seconda sezione, riservata a componimenti inediti sotto forma di lettera, Luca Fazi con la lettera Senza velo, letta da Patrizia Ciminati con le seguenti motivazioni:
La lettera, che pone l’attenzione su un problema di dolorosa attualità: la fuga e la condizione delle donne che devono scappare da zone di guerra con tutto quello che il viaggio intrapreso comporta, riesce, con grande credibilità e con un linguaggio che sa farsi poetico nonostante la drammaticità dei fatti narrati, a restituire la forza, il coraggio, la determinazione della scrivente. Caratteristiche sicuramente rafforzate dal suo particolare stato, dal desiderio di poter consentire a colei che verrà di poter vivere in una condizione di libertà espressa, simbolicamente, nella rimozione di quel velo che, laddove non sia per libera scelta, rappresenta la soppressione di ogni possibilità di emancipazione della donna.

Una giovane mamma in fuga da Kabul scrive alla figlia Amaal, che in arabo significa speranza. Sembra una storia come altre, di quelle di cui sono piene le cronache, spesso nella nostra negligente distrazione, storie di rifugiati che scappano dalla guerra dalla miseria e, come in questo caso, da governi teocratici di brutale sopruso di tutte le libertà e dei diritti fondamentali. Ma questa mamma è speciale : è stata stuprata perché considerata “troppo occidentale” e ha deciso con coraggio di tenersi il frutto di quell’abuso vile e feroce. Vuole che sia femmina, le ha già messo un nome e le scrive perché se non ce la farà, nel suo interminabile viaggio verso la libertà, un giorno saprà contro cosa avrà lottato la madre e perché. Una lettera scritta con passione, con sincera enfasi, che riesce a esprimere la forza e la determinazione di una madre che sente la responsabilità di una vita innocente e che vuole lottare fino allo stremo per costruirle un futuro migliore. Una lettera commovente, che urla e piange, che sussurra e trema, che rivendica e non perdona, piena di disperata volontà, di paura e di abnegazione, di cuore e di testa. 
Seconda classificata Sandra Frenguelli
con la lettera In tutta onestà letta da Sandra Fuccelli
Una lettera nella lettera, una “matrioska”, che affronta il tema della morte senza finti moralismi. Una lettera coraggiosa in cui la scrivente se, da una parte, fa i conti con il dolore della perdita, dall’altra scardina le ipocrisie che possono nascondersi dietro le diverse modalità con cui ci si confronta quando si affronta la domanda a cui è più difficile, se non impossibile, rispondere “perché a me e non a lei?”. La mittente non fa sconti, non si nasconde dietro un pietismo di facciata. Sfida i luoghi comuni parlando con dolorosa sincerità, riuscendo così ad arrivare al cuore della destinataria, entrando, come afferma “nelle sue oscurità, nei suoi anfratti più inesplorati e lì in fondo l’aspetta per accoglierla con un abbraccio che le fa simili.
Terza classificata
Giuditta Ferioli con la lettera Una lettera da casa letta da Fabiola Marchesi
Una lettera che fruga tra i meandri del cuore e riesce ad emozionare. C’è tutto l’amore della vita dentro, ci sono speranza, bellezza, nostalgia. Uno specchio forgiato di emozioni in cui ognuno di noi può rispecchiarsi, un legame tanto forte da non potersi mai spezzare. Quello di un padre per una figlia.
È una lingua poetica ed esatta, priva di retorica, quella che viene usata in perfetta forma epistolare, lirica e lacerante a sostenere un sentimento che sfida il tempo e commuove e che racconta con precisione e delicatezza lo stato d’animo di chi sa che per amare profondamente qualcuno è necessario lasciarlo libero.
Come avrebbe detto Schiller: “Non sono la carne e il sangue, ma è il cuore a renderci padri e figli”.
LETTERE SEGNALATE

Laura Rossi con la lettera Amica d’animaDanilo Chillemi con la lettera Basta il suono della tua voceChiara Ortolani Lettera di un cinghiale a un bambino




TERZA SEZIONE

VINCITRICI

Quest’anno è stata inaugurata anche una nuova sezione dedicata ai giovani che ha visto vincitrice Marta Rinaldini con la lettera Un velo, seconda classificata Sara Caracci con la lettera Sei normale anche tu, terza classificata Stella Barafani con la lettera Siamo tutti unici.

LETTERE SEGNALATE:
Aurora Bobò con la lettera Cara Anna, 
Martina Cardoni con la lettera È normale avere paura,  Noemi Pagnotta con la lettera La maschiaccia, Eleonora Viviano con la lettera Cara nonna ti scrivo




TARGA "UNITI PER L'ARTE"
A Simona Izzo e Ricky Tognazzi è stata invece consegnata la targa “Uniti per l’arte”, riconoscimento nato per ricordare l’unione tra i coniugi Aganoor-Pompilj, segnata da una grande intesa intellettuale che portò entrambi ai successi letterari e politici per i quali ancora oggi vengono ricordati. 
La targa vuol dunque celebrare questo sodalizio premiando quei legami sentimentali, che possono essere di coppia, filiali o altro, caratterizzati proprio da questa doppia condivisione. 
La targa è stata consegnata dal direttore del Gal Trasimeno Orvietano, Francesca Caproni

IL FESTIVAL

Grande successo per la tredicesima edizione del Festival delle Corrispondenzeche dal 4 all’8 settembre - dopo un’anteprima che ha visto protagonista il filosofo contemporaneo Massimo Cacciari in una sala conferenze gremita di Villa del Colle del Cardinale – ha animato tra conferenze, dibattiti, musica, lab per bambini e famigli, appuntamenti letterari e spettacoli teatrali, Monte del Lago, suggestivo borgo medievale, tra i più caratteristici fra quelli che si affacciano sul lago Trasimeno.


«Si è concluso il Festival delle Corrispondenze - così il sindaco di Magione Massimo Lagetti - un festival straordinario per presenze e per personaggi di spicco che hanno animato il nostro borgo. È stata davvero una settimana speciale che ha toccato tutti gli ambiti possibili, partendo dalla storia fino ad arrivare alla filosofia, passando anche per l'attualità. Il tutto legato al filo comune delle "corrispondenze". Non possiamo che essere soddisfatti per il successo raggiunto quest'anno».
«Va in archivio una delle edizioni sicuramente più partecipate, dinamiche e memorabili del Festival delle Corrispondenze – le parole di Vanni Ruggeri, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Magione - suggellata dalla qualità di una proposta culturale frutto di una direzione artistica attenta e generosa, capace di coinvolgere un pubblico attento e qualificato e confermata dalla levatura nazionale dei protagonisti che hanno animato gli oltre 30 appuntamenti nelle diverse location di Monte del Lago, facendo registrare costantemente il tutto esaurito per gli appuntamenti di maggior richiamo della fascia serale. Un risultato, anche in termini di presenze, che guarda alla maggiore diversificazione possibile nelle tipologie di pubblico, in particolare con la crescita di quello under 35, e che consolida la caratura dell’evento all'interno del panorama dei festival del territorio, rafforzando un modello virtuoso realizzato grazie al sostegno convinto di istituzioni e soggetti privati, e alla costruzione di importanti partenariati culturali e scientifici con le migliori energie del territorio. Un ringraziamento tutt’altro che di prammatica a quanti hanno lavorato nei mesi precedenti e nei giorni del Festival al successo di questa edizione, e il cui appassionato entusiasmo rappresenta il miglior viatico per la prossima».
Molto soddisfatto anche il direttore artistico Massimo Arcangeli che commenta così la chiusura del Festival: 
"Uno dei temi portanti di questa edizione è stato quello dell'intelligenza artificiale. Fino a un po' di tempo fa le vecchie corrispondenze, quelle degli scambi e dei carteggi epistolari, erano state ridisegnate dai nuovi media senza oltrepassare il sistema delle relazioni (reali o virtuali) fra le persone. Ultimamente quelle corrispondenze sono state invece proiettate sul rapporto fra l'essere umano e le macchine e sull'orizzonte non più così lontano, e anzi ormai prossimo, del transumanesimo, vale a dire del superamento di una visione umana del proprio sé in rapporto al mondo circostante. Le corrispondenze del futuro vedranno protagoniste proprio le macchine, mittenti e destinatari del nostro destino relazionale. A breve lanceremo comunque un'iniziativa sulla lettera più bella mai scritta nella storia dell'umanità, senza limitazioni nel tempo o nello spazio, e un premio sulla lettera che qualcuno può aver conservato nel suo cassetto e ritenga essere la più bella che abbia letto o ricevuto. L'iniziativa e il riconoscimento sono agganciati all'assegnazione di un premio alla carriera per una missiva che abbia in qualche modo fatto storia, o abbia avuto un grande impatto sociale per il tema affrontato o il modo in cui lo si è trattato, scritta da un protagonista della cultura, del giornalismo, dell'arte o della letteratura dei nostri tempi. L'anno scorso lo ha ricevuto Corrado Augias, quest'anno abbiamo avuto il piacere di assegnarlo a Concita de Gregorio»
Sold out per tutti gli eventi del ricco calendario – oltre trenta - con un numeroso afflusso non solo di cittadini umbri, ma anche di turisti curiosi provenienti dalle regioni limitrofe (e non solo) per un totale di 9000 presenze complessive. Tra gli ospiti (72 in tutto) di questo 2024, nomi del calibro di Massimo Cacciari, Antonio Ereditato, Alessandro Fullin, Marco Barbieri, Gabriele Del Grande, Duccio Balestracci, Serena Bortone, Michela Nucciarelli, Massimo Polidoro, Vito Mancuso, Christian Raimo, Rick Dufer, Ernesto della Loggia, Michela Ponzani, Massimiliano Loizzi, Sigfrido Ranucci, Riccardo Nencini, Claudio Vercelli, Sandro Iannacone, Roberto Battiston, Arianna Porcelli Safonov, Antonio Tedesco, Francesca D’Alessandro, Matteo Saudino, Simona Izzo, Ricky Tognazzi e Concita De Gregorio.

Proprio a Concita De Gregorio, in virtù del suo impegno come giornalista, scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva, è stato assegnato il Premio speciale “Corrispondenze alla carriera”, giunto alla seconda edizione.

mercoledì 4 settembre 2024

LA MUSICA AL TEMPO DEI GUGLIELMI DI ISOLA MAGGIORE DAI CARTEGGI DEL LIBRO DI MICHELA NUCCIARELLI AL FESTIVAL DELLE CORRISPONDENZE



L’incontro, nella splendida cornice di Monte del lago, terrazza frantoio Palombaro, si terrà giovedì 5 settembre

Sarà la musica a fare da filo conduttore alla presentazione del volume “Carissime Nennella e Belluccia. La storia inedita della famiglia Guglielmi dal suo carteggio privato 1892-1944”, curato da Michela Nucciarelli e pubblicato da Futura edizioni, giovedì 5 settembre, alle ore 18, nella splendida cornice di Monte del lago, Terrazza Palombaro, nell’ambito della XIII edizione del Festival delle Corrispondenze.

Il programma prevede, nella prima parte, la narrazione delle vicende della famiglia Guglielmi, in particolare le vite dei coniugi Giacinto e Isabella e della loro figlia Elena, che tanta parte ebbero nella storia del Trasimeno, in particolare a Isola Maggiore, tra fine Ottocento fin oltre metà del secolo scorso. Ne parleranno la curatrice con Luigina Miccio (Komunicareleditoria), con letture di Stelio Alvino.

Nella seconda parte protagonista sarà la musica con Mirco Bonucci, chitarra e mandolino, e Chiara Giudice, soprano che eseguiranno musiche del tempo intervallate dalla lettura di lettere sul tema, inviate a Elena e Isabella Guglielmi, a cura di Sandra Fuccelli.

Il libro racconta, attraverso l’importante carteggio acquisito grazie all’interesse dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria, la vita delle donne più rappresentative della famiglia Guglielmi nota per aver realizzato ad Isola Maggiore, alla fine dell’Ottocento, l’edificio in forma di castello. Il senatore Giacinto Guglielmi lo fece costruire in omaggio alla moglie Isabella facendone un luogo di ritrovo della più importante nobiltà e alta borghesia dell’epoca. Attraverso il corposo epistolario Michela Nucciarelli, ripercorre la vita dei Guglielmi intrecciando le vicende personali con eventi e abitudini dei diversi momenti storici in cui i rappresentanti della famiglia si trovarono a vivere.

In particolare, Elena Guglielmi e sua madre Isabella, conosciute affettuosamente come “Nennella” e “Belluccia”, emergono con vigore tra i personaggi del carteggio distinguendosi per il loro spiccato altruismo. La marchesa Elena Guglielmi dette vita, nel 1904, alla scuola del pizzo d’Irlanda di Isola Maggiore

Michela Nucciarelli dal 2013 lavora presso il percorso museale di Isola Maggiore sul Lago Trasimeno che comprende il Museo del merletto. Studiosa e ricercatrice, da anni si dedica alla ricerca per ricostruire la storia della famiglia Guglielmi e del pizzo d’Irlanda di Isola Maggiore.

Tutto il programma dettagliato sul sitoito ufficiale: www.festivaldellecorrispondenze.it

venerdì 19 aprile 2024

VENT’ANNI DOPO. LA TORRE DEI LAMBARDI, DAL RECUPERO ARCHITETTONICO AL VIDEOMAPPING IMMERSIVO

Dallo stato di abbandono a sede espositiva con le più moderne tecnologie. Focus sulla figura di Fra Giovanni con due grandi firme della medievistica contemporanea


Il 19 aprile del 2003 veniva restituita alla collettività la Torre dei Lambardi monumento simbolo di Magione e della sua storia.

Una giornata ricca di interventi, in programma il 20 aprile, a partire dalle ore 16, ne ripercorre la storia e il restauro fino gli attuali interventi che uniscono il passato del monumento al futuro grazie all’uso delle più moderne tecnologie
Dopo un lungo periodo di abbandono che fece temere per le sorti della struttura, e un complesso recupero architettonico, durato due decenni durante i quali rimase prigioniera dei ponteggi e delle impalcature, la Torre era pronta a diventare parte qualificante del patrimonio culturale e museale di Magione.


Nel corso del pomeriggio saranno i protagonisti di quel periodo a ricordare le diverse fasi del restauro e gli studi ad esso legati, arrivando, per l’attualità, alle testimonianze contemporanee con la storia che la Torre sta scrivendo oggi, quale prestigiosa sede espositiva che ha fatto dell'innovazione un valore capace di saldare il passato al presente-futuro.
Un'occasione per festeggiare i vent’anni della "moderna" Torre dei Lambardi, grazie alla testimonianza di Bruno Ceppitelli, allora sindaco di Magione e artefice del recupero, e di Francesco Girolmoni che alla Torre ha dedicato puntuali ricerche d'archivio e che interverranno sul tema “Un lungo inverno e due decenni di “prigionia” (1983-2003)”.

Sarà anche un pomeriggio dedicato alla riflessione sulla figura di fra Giovanni da Pian di Carpine, e sull’eccezionalità dei tempi che si trovò a vivere, attraverso il serrato dialogo di due grandi firme della medievistica contemporanea: Federico Canaccini (Università Pontificia Salesiana) e Lorenzo Pubblici (Università di Napoli l'Orientale), stimolato dallo storico Jacopo Mordenti nell’incontro “Ad Tartaros. Fra’ Giovanni da Pian di Carpine e la variabile mongola tra missione, guerra e diplomazia”.

Verranno inoltre proiettati in anteprima due docufiction appositamente realizzate per il nuovo sistema di videomapping immersivo: una dedicata alla storia della Torre e un’altra al viaggio oltre i confini del mondo di Fra' Giovanni.
Dopo il Museo della pesca e del Lago Trasimeno, così anche la Torre dei Lambardi diventa contenitore museale 4.0, con l'installazione di un sistema di videomapping immersivo di grande formato, che trasforma le architetture dell'edificio in altrettanti elementi di una narrazione spettacolare e coinvolgente.

La tecnologia sfrutta un apparato di 4 proiettori laser posizionati tra il primo piano e il mezzanino, inseriti nelle strutture in acciaio che definiscono i marcapiani, insieme a impianto audio e dispositivi di attivazione e controllo su due postazioni indipendenti.
La proiezione in videomapping consente di sfruttare l’intera parete frontale a volta, alta oltre 9 metri, insieme alle volticine laterali, creando una superficie di proiezione straordinariamente suggestiva, capace di dialogare con gli elementi architettonici della torre, fatta di pieni e vuoti, pilastri aggettanti, aperture e costoloni.


Anche in questa occasione, infatti, lo spazio espositivo della Torre non ha mancato di presentare sfide tecnico-logistiche importanti, a partire dalla necessità di posizionare tutti gli apparati quanto più possibile invisibili rispetto allo spazio architettonico, senza interferire con i paramenti murari interni, oltre alla complessa mappatura iniziale delle superfici di proiezione. A differenza del Museo infatti, in questo caso si è trattato di "correggere" tutte le possibili distorsioni ottiche che l'architettura medievale presentava, andando poi a selezionare i diversi "spicchi" di proiezione o escludere quelli nulli, come le finestre, al fine di integrarne tutti gli elementi in maniera fluida e naturale.

Completa il progetto la realizzazione di una Virtual experience immersiva che attraverso l’uso dei visori di tipo Carboard porta il visitatore, una volta salito sulla sommità della torre, in un viaggio indietro nel tempo, nelle principali fasi storiche che hanno caratterizzato la storia di Pian di Carpine, mediante ricostruzioni virtuali attivabili con il proprio smartphone attraverso un apposito pannello dotato di codice Qrcode.

Questo nuovo intervento di valorizzazione dei nostri siti museali, per un investimento di quasi 40mila euro, consentirà di raccontare in modo estremamente spettacolare e coinvolgente, attraverso minidocufiction con attori, animazioni e ricostruzioni, due capitoli importanti della Magione medievale: la storia della Torre, del Castello dei cavalieri di Malta e dell'Ordine stesso, e la straordinaria missione di Fra' Giovanni presso i Tartari.

domenica 14 aprile 2024

AD AGELLO TORNA FRUIBILE UN’IMPORTANTE AREA VERDE


Collocata in un punto molto panoramico del paese versava da molti anni in stato di abbandono

Torna fruibile dagli abitanti di Agello l’area verde legata a tanta storia della frazione del Comune di Magione.

Collocata in un punto molto panoramico, con molti insediamenti abitativi, versava da anni in stato di abbandono. L’area un tempo proprietà della famiglia Lattanzi, poi acquistata dalla ditta Trovati, torna ad essere pubblica a scomputo di monetizzazione. Grazie all’impegno della ditta stessa e dell’amministrazione comunale, lo spazio è stato ripulito di tutta la vegetazione che non permetteva più di goderne, sono state riqualificate le scale di accesso, realizzata l’illuminazione, posizionati dei giochi per bambini e ripulito quello che si credeva un pozzo ma che, ricerche più approfondite, hanno ricondotto ad un’antica cisterna, realizzazione che ben si collega alla presenza di un’antica chiesa un tempo presente in questa zona e oggi non più esistente che, probabilmente, fu visitata anche da San Francesco .



Gianni Dentini, residente del paese ed appassionato di storia locale, ha ricordato, infatti, che in questa zona, nel secolo XIII, venne edificata una chiesa e un convento, ora trasformati in civile abitazione, in cui risiedette padre Egidio, confessore di San Francesco. All’interno cinque altari di cui uno dedicato al Santo d’Assisi. Si ricorda anche una pregevole pala d’altare, risalente al XIV secolo poi trafugata. I lavori hanno permesso, inoltre, di rendere di nuovo perfettamente visibile il crocefisso collocato in questo luogo.
Hanno collaborato attivamente all' inaugurazione anche la Proloco e i tanti residenti della zona.

“Un lavoro di rigenerazione urbana che ha restituito al paese un luogo di socialità – è stato il commento dei locali amministratori – e che ha visto l’impegno della ditta Trovati e dell’area lavori pubblici del Comune per la realizzazione. Viene così restituita a questa zona di Agello un’area verde a cui si legano tanti ricordi degli abitanti del posto che potrà essere fruita da tutta la popolazione”





mercoledì 10 aprile 2024

ASPETTANDO… TRASIMENOFUMETTO INCONTRO CON MORENO CHIACCHIERA

Moreno_Chiacchiera_Lola_Airaghi
Giovedì 11 aprile, alle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook TrasimenoFumetto e sul canale You Tube.
Tre appuntamenti online con gli organizzatori della manifestazione che si terrà a San Feliciano dal 26 al 28 aprile

 Secondo appuntamento online con gli organizzatori della manifestazione dedicata al fumetto e all’illustrazione TrasimenoFumetto in programma a San Feliciano, Museo della pesca e del lago Trasimeno, Magione dal 26 al 28 aprile.

Dopo l’incontro con il fumettista Francesco Gaggia (vedi su you tube)


 


giovedì 11 aprile, alle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook TrasimenoFumetto e sul canale You Tube Magione Live, l’illustratore Moreno Chiacchiera parlerà del suo lavoro che spazia tra infiniti soggetti e temi.

Moreno Chiacchiera è nel mondo del fumetto e dell’illustrazione praticamente da sempre avendo fatto di una passione un mestiere.

Collabora come illustratore e cartoonist con le più importanti case editrici italiane ed estere specializzate in editoria per ragazzi, i suoi lavori vengono pubblicati, oltre che in Italia, in USA, Inghilterra, Francia, Spagna, Austria, Germania, Canada, Australia, Giappone, Cina.
È Accademico di merito all’Accademia di Belle Arti di Perugia, membro della Beehive Illustration Agency con sede nel Regno Unito, e ha collaborazioni televisive con RAI, Mediaset e BBC.

giovedì 4 aprile 2024

GIORNATA DI STUDI A MAGIONE SU BENVENUTO CRISPOLDI, ARTISTA E RIVOLUZIONARIO

L’iniziativa a conclusione delle manifestazioni per il centenario della morte. Pittore, scultore ed erudito realizzò il Monumento ai caduti della Grande Guerra


Si chiudono domenica 7 aprile a Magione le iniziative organizzate per il centenario della morte di Benvenuto Crispoldi (1886-1923) che ha visto manifestazioni coordinate nei comuni di Spello, Bastia Umbra, Foligno e Magione, in cui il pittore, scultore, erudito, politico e intellettuale, protagonista e interprete delle migliori avanguardie artistiche nazionali e internazionali tra Otto e Novecento ha lasciato le sue opere.

Nella sala del consiglio comunale di Magione, dalle 10 alle 13.30, è organizzata una giornata di studi con interventi di: Stelvio Catena, storico e presidente del comitato scientifico del progetto, che interverrà su “Benvenuto Crispoldi: uomo del suo tempo”, Marco Damiani, docente di sociologia politica all’Università degli studi di Perugia su “Benvenuto Crispoldi tra arte e rivoluzione” e Massimo Duranti, critico d’arte e presidente dell’Archivio Dottori su “Dottori, Crispoldi e la rivoluzione nell’arte”.

Gli interventi saranno preceduti dalla presentazione del volume “Benvenuto Crispoldi. Scritti Arte Politica Cultura”, edito da Gangemi editore, a cura di Stelvio Catena che ne dialogherà con Marco Damiani. Introduce e coordina Vanni Ruggeri, assessore alla cultura del Comune di Magione. Saluti Istituzionali del sindaco Giacomo Chiodini.


Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, è prevista la visita alla mostra “Benvenuto Crispoldi tra Arte e Rivoluzione da Spello all’Europa. Un nostos attraverso i Comuni di Spello, Bastia Umbra, Foligno e Magione” allestita al Museo della pesca di San Feliciano, Magione (Pg).

L’esposizione intende illustrare l’iter della progettazione e della realizzazione del Monumento di Magione, dagli schizzi preparatori ai resoconti giornalistici, ed è impreziosita, per la cortese collaborazione degli Archivi Dottori, da una serie di preziosi bozzetti della grande tavola a tempera della Sala consiliare che raffigura Fra’ Giovanni da Pian di Carpine davanti all’Imperatore dei Mongoli

PUBBLICATO “LIBERAMENTE” IL LIBRO-DIARIO DI LAURA MORONI, ISTRUTTRICE IPPICA PER DISABILI

Il volume, edito da Bertoni editore, racconta la capacità di trasformare le difficoltà della vita in occasioni di crescita

 “La mia vita cominciò come l’erba come un fiore” dice una nota canzone di Massimo Ranieri e mai citazione fu più adeguata per raccontare il libro “Liberamente” di Laura Moroni, pubblicato dalla Bertoni editore di recente pubblicazione, visto lo stretto rapporto dell’autrice con la natura che, in tutte le sue forme, ha avuto un ruolo determinante nella sua vita.

Ed è proprio la vita di Laura Moroni al centro di un racconto che si snoda dal momento della nascita, non priva di difficoltà, fino ai giorni nostri in cui si avvera il grande desiderio, maturato nel tempo e sempre sostenuto dalla famiglia, dell’apertura, a la Goga di Magione, del centro ippico specializzato in attività rivolte ai bambini disabili, “La Valle incantata”.
Un percorso in cui non sono mancati piccoli e grandi dolori sia in famiglia: la perdita del nonno, la scoperta di difficoltà nell’apprendimento (discalculia), la malattia del padre; nella scuola: bullismo, professori incomprensivi e malevoli, e nell’amore ingannatore.

Un racconto intimo, profondamente sincero e fiducioso che chi lo leggerà lo accoglierà come quel “fagottino rosa” che mamma Giuliana e papà Giancarlo ancora increduli che quella bambina, nata con tante difficoltà, fosse viva e potessero riportarla in quel “buen retiro” di Sole Pineta” in cui l’attendevano l’affetto protettivo dei nonni e del fratello Matteo.

Difficoltà, e in questo è il punto di forza del libro, che non sono mai occasione di rinuncia o di limite ma, anzi, spinta a conoscersi, ad analizzare i propri desideri, a impegnarsi per realizzarli.
Così la fatica a relazionarsi, racconta il libro, diventa spinta per dedicarsi agli altri aderendo alla confraternita della Misericordia in cui Laura inizia a muovere i primi passi nel sociale, ad occuparsi degli altri. L’incontro casuale con il cavallo, scoperto durante una visita con il padre in un cantiere, diventerà, piano piano, un elemento essenziale della sua vita.
L’unione di questi due elementi: l’impegno sociale e l’amore per i cavalli, la porteranno gradualmente, a scoprire la propria strada come la stessa Laura scrive:

“già collaborando con la “Misericordia” avevo mosso i primi passi verso le attività nel sociale. Passi incerti, in punta di piedi e poi sempre più sicuri, andando avanti, cercando di non inciampare e cadere. Volendo continuare per aiutare gli altri. Ma anche me stessa. Per superare i limiti, le ansie, i “paletti” che avevo incontrato e preso a calci.”
Tra i passi fondamentali, il brevetto come tecnico di discipline integrate e, poi, il grande dono fattole dalla propria famiglia: l’acquisto di una fattoria con tanta terra in cui aprire il proprio centro ippico in cui riversare competenze, passione e voglia di aiutare gli altri.
Come in tutte le storie a lieto fine non può mancare l’amore che arriva con l’attuale compagno, Lorenzo.
Un libro che insegna ad affrontare con fiducia le sfide della vita, guardando ai momenti difficili non come limite ma come sprone a misurarsi con sé stessi per affrontarli rimarcando che nella vita quello che conta veramente sono gli affetti per poter volare con tranquillità.

“Io le ali le avevo sempre volute – scrive nel suo libro-diario Laura. Sbattacchiavano, ogni tanto, è vero. Qualche ostacolo più o meno evidente aveva dato fastidio alla mia crisalide, nel passaggio a nuove fasi della vita. Ma c’eravate voi. Dopo ogni periodo di crisi, e che farfalla fosse, dunque.”
Del libro di Laura Moroni si è parlato in occasione della Giornata mondiale della poesia nell’iniziativa organizzata da Europa Comunica Cultura nella sede della Provincia di Perugia. A lei è stato consegnato, dalla consigliera provinciale Erika Borghesi, un attestato di riconoscimento di merito “per l’impegno nella cultura e nel sociale”.



martedì 19 marzo 2024

L’OPERA POETICA DI BIAGIO MARIN NELLE LETTERE CON ANNA DE SIMONE

Il Premio Vittoria Aganoor Pompilj presenta online il carteggio “Lasciamo il sogno” edito da Il Ponte del Sale
Incontro online il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia. Interverranno Marco Munaro, editore, e Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto.


La poesia “ricca di luce” di Biagio Marin messa in evidenza dal carteggio con Anna De Simone nel volume “Lasciami il sogno”, pubblicato dall’associazione per la poesia e casa editrice Il Ponte del Sale a cura di Edda Serra, è al centro dell’incontro online in programma il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, alle ore 17 nell’ambito delle iniziative legate al Premio letterario Vittoria Aganoor Pompilj organizzato dal Comune di Magione (Pg).
All’incontro, che si può seguire sulla pagina Facebook del Premio e sul canale You Tube Magione live, interverranno Marco Munaro, editore, e Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto. Coordina l’incontro Luigina Miccio, Komunicareleditoria.

Il volume raccoglie le lettere che Anna De Simone, giovane professoressa d’italiano in un liceo di Milano, si scambia dal 1982 al 1985 con il poeta Biagio Marin, ultranovantenne e malato, folgorata dalla sua poesia. Si tratta di un carteggio in cui si vede il nascere di un’amicizia che si farà sempre più profonda e intima mentre, in parallelo, vi si leggono le diverse fasi che porteranno alla stesura, tra esitazioni e senso di inadeguatezza da parte di Anna De Simone, della biografia “L’Isola Marin. Biografia di un poeta”, pubblicata da Liviana, dedicata all’amato poeta che sarà pubblicata alcuni anni dopo la scomparsa di Biagio Marin.
Un carteggio da cui emergono le poetiche visioni di Grado dove il poeta è nato e dove trascorrerà i suoi ultimi anni morendovi nel 1985. Nella formazione umana e poetica di Biagio Marin, la terra d’origine, il paesaggio che gli ha dato i natali, che ha accolto in particolare la sua infanzia e, poi, dal ‘68 gli ultimi diciotto anni della sua vita, è risultata determinante.

NOTE SUGLI AUTORI

ANNA DE SIMONE è nata nel 1937 a Milano da genitori siciliani e recentemente scomparsa. Ha curato opere di divulgazione dei classici nelle scuole e presso il grande pubblico e, tra i contemporanei, di Bianca Dorato, Ida Vallerugo, Pierluigi Cappello e Franco Loi. Tra i suoi libri ricordiamo: Isola Marin. Biografia di un poeta (1992); Lettere al padre. Dialogo tra Virgilio Giotti e i figli durante la campagna di Russia (2005); Poeti del Friuli tra Casarsa e Chiusaforte (2012), Case di poeti (2012), Il cielo sull’altura. Viaggio nella poesia di Nino De Vita (2013); Leopardi a Trieste con Virgilio Giotti (2015), Infinito Leopardi (2018).

BIAGIO MARIN (Grado 1891-1985) è uno dei massimi poeti del Novecento. Si è formato tra Gorizia, Pisino, Firenze e Vienna in un clima culturale aperto e ricchissimo, senza mai rinunciare a una sua radice popolare e insieme sapienziale e mistica. Laureatosi in filosofia a Roma, insegna nelle scuole superiori e poi è bibliotecario a Trieste.

Autore di incantevoli prose memorialistiche da L’Isola d’oro a I delfini di Scipio Slapater, come poeta è rimasto fedele al dialetto di Grado.
Le sue poesie sono raccolte nei tre volumi de I canti de l’isola, e nelle Poesia (1981) a cura di Edda Serra e Claudio Magris, da lui considerato un figlio e con cui intrattenne una fitta corrispondenza pubblicata da Garzanti: “Ti devo tanto di ciò che sono” a cura di Renzo Sanson. Di recente pubblicazione il carteggio con Pier Paolo Pasolini “I chiaroscuri di un affetto vero (1952-1969” pubblicato da PM edizioni.

30 ANNI DI VITA POLITICA DI MAGIONE E DEL TRASIMENO NEL LIBRO DELL’EX-SINDACO BRUNO CEPPITELLI

Il volume “Una storia importante, passione civile e politica di un amministratore locale sarà presentato sabato 23 marzo a San Savino

Trent’anni di vita politica del Comune di Magione nel libro “Una storia importante, passione civile e politica di un amministratore locale” scritto dall’ex-sindaco Bruno Ceppitelli che sarà presentato sabato 23 marzo alle 16,30 nella sala polivalente della Proloco a San Savino di Magione. Il volume è edito da Morlacchi Editore.

Ne parleranno con l’autore Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, Alberto Stramaccioni, presidente Istituto per la storia contemporanea dell’Umbria (Isuc) e Anna Mossuto, giornalista. Coordina Gianluca Galli, Morlacchi editore.

Bruno Ceppitelli è stato sicuramente uno dei protagonisti, a Magione e nel Trasimeno, della vita politico-istituzionale degli ultimi 30 anni del secolo passato e l’inizio di quello che stiamo vivendo.

Quest’opera è un’importante testimonianza storica di un territorio, l’area del Trasimeno, che potrà essere anche di grande riferimento per eventuali approfondimenti o scritti futuri.
Nelle immagini e nel contenuto del testo sicuramente si potranno sicuramente riconoscere tanti cittadini che hanno vissuto attivamente in quel periodo; consiglieri Comunali, rappresentanti di associazioni, singoli cittadini che hanno partecipato da protagonisti nelle iniziative e nelle azioni che l’autore riporta con dettaglio. Un testo dove si coglie soprattutto l’impegno, la passione civica non soltanto del protagonista, ma di un’intera comunità che ha sostenuto gli indirizzi fondamentali perseguiti. Sullo sfondo del testo si può cogliere altresì l’emergere di una classe popolare, preparata e sostenuta anche dall’organizzazione dei partiti di massa di cui il PCI fu protagonista, che avvertiva l’esigenza di un riscatto individuale e collettivo dallo stato di subalternità ancora presente negli anni 60/70 del secolo passato.
Le scelte, le opere e le iniziative di quel periodo rappresentano a tutt’oggi la base ed il riferimento su cui costruire nuovi passaggi e scelte nel segno di una continuità che sicuramente rappresenta l’identità e la garanzia di crescita di questo territorio in particolare di quello del Comune di Magione.

NOTE SULL’AUTORE
Bruno Ceppitelli nasce a Magione nel 1948. Diplomato Perito aziendale e corrispondente In lingue estere nell’anno 1967, non procede con gli studi universitari e ricerca da subito un impegno lavorativo al fine di rimuovere le difficili condizioni socio-economiche della famiglia. L’occasione si presenta con il nuovo centro turistico “Sole Pineta” inaugurato nel giugno del 1968 quando i titolari gli assegnano una funzione contabile ed il coordinamento organizzativo dei servizi.
Fin dall’adolescenza manifesta attenzione e sensibilità per il riscatto delle persone più umili che nel territorio erano rappresentate dal mondo contadino al quale apparteneva anche la sua famiglia.
Di ritorno dal servizio militare si rende disponibile ad impegnarsi nella sezione del PCI di Magione. Da questa disponibilità matureranno nel tempo impegni politici e istituzionali nell’area Comprensoriale del Trasimeno fino alla carica di Sindaco di Magione arrivata nel marzo 1988 ed assolta fino al giugno 2004.
L’attività politica si intreccia con il lavoro professionale che lo vede protagonista, dopo l’approvazione della Riforma Sanitaria L.833/78, nell’organizzazione dei servizi socio-assistenziali nell’Area del Trasimeno che assunsero una loro specifica identità definita “Modello Trasimeno”.
Nel 2020 scrive una sintesi storica socio-economica del suo casato dal titolo “L’ardua scala dai nonni dei nonni del mio casato”.

giovedì 14 marzo 2024

PARTE ANCHE A MAGIONE IL PROGETTO “BABY NEWSLETTER” IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE PEDIATRI UMBRIA E ASL

Un supporto che prevede l’invio di informazioni che consentano ai neogenitori di trovare un supporto nella cura dei nuovi nati


 Il Comune di Magione ha aderito al progetto al progetto “Baby Newsletters” dell’Associazione culturale pediatri Umbria (ACP) che ha l’obiettivo di promuovere la salute dei bambini aiutando i genitori nelle varie fasi dello sviluppo del proprio figlio, per crescerlo nel migliore dei modi e per affrontare eventuali difficoltà di accudimento.
Attraverso l’invio di lettere informative, a cadenza mensile fino al compimento di un anno, verranno forniti consigli e suggerimenti su come affrontare la nuova vita insieme ai nascituri. Vi vengono, inoltre, indicati anche servizi e opportunità presenti nel territorio comunale, oltre ad informazioni su contributi e agevolazioni economiche a favore della natalità.

“Sappiamo che la nascita di un figlio – fanno sapere la pediatra Alessandra Paglino del direttivo ACP Umbria e il dottor Corrado Rossetti presidente della stessa associazione – porta alla nascita di due genitori e alla disponibilità della famiglia al cambiamento e ad impegnarsi per fare del proprio meglio verso il proprio bambino, con il sostegno di tutta la comunità in cui vive. L’Associazione culturale pediatri Umbria (ACP) sostiene il progetto “Baby Newsletter”, che ha proprio l’obiettivo di promuovere la salute dei bambini aiutando i genitori nelle varie fasi dello sviluppo del proprio figlio.
L’iniziativa è supportata da ampia letteratura scientifica ed è stata già realizzata con efficacia in altri Comuni italiani e anche in Umbria, grazie all’impegno profuso dalla ex presidente ACP Umbria, dottoressa Carla Berardi, che vogliamo ricordare. Siamo quindi molto contenti che si possa ora concretizzare anche nel Comune di Magione, che ha aderito con entusiasmo al progetto e ha permesso di realizzarlo.
“Abbiamo accolto con favore l’opportunità di poter essere vicini alle famiglie in un momento di grande cambiamento come è quello della nascita di un bambino – aggiunge Eleonora Maghini, assessore alle politiche sociali del comune di Magione –. Un appuntamento mensile che ci auguriamo i nuovi genitori possano trovare di supporto. Oltre ai contenuti di informazioni più attinenti l’aspetto pediatrico e di sostegno alla mamma e alla vita di coppia, sono presenti informazioni sui servizi presenti nel nostro territorio; dal consultorio, alla biblioteca dei piccoli, al nido comunale fino al Centro antiviolenza. Sarà uno strumento di comunicazione anche di aspetti più pratici come bonus, contributi o iscrizioni o manifestazioni e attività. Un ulteriore modo per esser vicini alle famiglie.”

ESEMPIO DI ALCUNE PAGINE DELLE LETTERE:

https://app.flipsnack.com/private/9C888DCC5A8/baby-newsletter

A SCUOLA DI “EMOZIONI” CON L’ATLETA PARAOLIMPICO, SIMONE SALVAGNIN

Racconti e laboratori sensoriali hanno coinvolto le classi seconde di primo grado dell’Istituto omnicomprensivo di Magione


 Mattina ricca di emozioni quella vissuta dalle classi seconde di primo grado dell’Istituto omnicomprensivo di Magione durante l’incontro con l’atleta paraclimbing, componente della Nazionale italiana di arrampicata sportiva, medaglia d'oro ai mondiali 2021, e portavoce della Carta dei diritti dei disabili ONU, Simone Salvagnin dell’associazione perugina no-profit "Emozionabile" costituita da nel 2010, presieduta da Lucia Vissani, allo scopo di valorizzare il livello emotivo di tutte le persone perché, ha spiegato Salvagnin nel mostrare un video in cui eccellenze del mondo dello sport con disabilità si cimentano nelle diverse discipline, tra cui il magionese Luca Panichi, “riteniamo che sia utile a tutti effettuare un percorso di crescita emozionale per mettersi in gioco esplorando se stessi alla scoperta delle particolarità e dei punti di forza personali per utilizzarli allo scopo di raggiungere i propri obiettivi.”




Salvagnin nella prima parte dell’incontro ha raccontato, anche attraverso suggestivi filmati, le sue esperienze soffermandosi, in particolare, su una delle ultime imprese, la traversata dell’Islanda a piedi da nord a sud – da Akureyri a Skogar, circa 400 chilometri – in completa autonomia. L’impresa, giunta in Senato, ha aperto la strada al primo G7 - Inclusione e Disabilità che si terrà in Umbria il 14, 15 e 16 ottobre prossimi.

Durante l’attività laboratoriale è stato promosso un lavoro di gruppo sul respiro e sulla propria percezione corporea, per favorire la gestione delle emozioni e far aumentare la consapevolezza di sé seguito da un lavoro a coppie tra gli studenti dove è stata simulata una disabilità sensoriale. L’attività si è svolta all’interno di un percorso tracciato caratterizzato da diversi tipi di superfici, al fine di sollecitare l’ascolto e la fiducia reciproca ed è terminata con un momento interattivo di condivisione dei contenuti e delle emozioni suscitate.

Alla presentazione, insieme agli studenti, sono intervenuti la dirigente scolastica, Enza Ingargiola, l’assessore alla cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri, la referente per il progetto, Francesca Migliarini, le insegnanti delle classi coinvolte.



mercoledì 13 marzo 2024

IN PENSIONE PAOLO ORECCHINI, CAPO AREA URBANISTICA, CULTURA, ATTIVITÀ PRODUTTIVE E TURISMO

Il suo lavoro in comune a Magione è iniziato nel 1990. Ho collaborato anche con l’Unione dei comuni

“Ho avuto la fortuna, in quell’età in cui si sceglie l’indirizzo scolastico, di individuare il percorso giusto che mi ha permesso di fare un lavoro che ho molto amato”. Così Paolo Orecchini, capo area dei settori urbanistica, cultura, turismo e attività produttive del Comune di Magione, in pensione da pochi giorni, ricorda il momento in cui scelse di frequentare l’istituto per geometri di Perugia.
“Ho sempre avuto una predilezione per le materie scientifiche – racconta – meno per quelle letterarie. Forse per una predisposizione personale che ho poi potuto mettere in pratica nei tanti e diversi settori con cui, nel mio lavoro, mi sono dovuto confrontare.”
Paolo Orecchini, subito dopo il diploma, inizia a lavorare come geometra in diversi studi tecnici tra Perugia e Magione.

Il primo rapporto con il Comune di Magione per Paolo avviene a ventitrè anni quando, in conseguenza del decesso dell’allora responsabile dell’ufficio tecnico, Giulietto Alberti, e del subentro nel suo incarico di Gianfranco Tancetti, si libera un posto di tecnico.
“Mi chiamò l’allora assessore Massimo Alunni Proietti – ricorda – proponendomi una collaborazione da esterno che accettai molto volentieri. Ero giovane ma già con una buona esperienza e lavorare con un’amministrazione era un bel salto di qualità. Nel 1989 uscì il concorso che vinsi anche se ci fu il blocco delle assunzioni per cui effettivo entrai nel 1990 insieme a Carlo Cerbini con cui avevo studiato. In ufficio, settore urbanistica, mi trovai con Stefano Braconi con cui ebbi da subito un bellissimo rapporto fatto di rispetto e collaborazione durato ben ventidue anni. In quel settore mi trovavo perfettamente a mio agio corrispondendo, sia per studi che per interessi, a quanto amo fare. Però mi piacciono le sfide, i cambiamenti, confrontarmi sempre con nuove competenze. Nel 2010, in conseguenza di modifiche legislative che prevedevano due figure di responsabili diverse per i settori edilizia e pratiche paesaggistiche, Tancetti mi dette l’incarico per questo secondo ambito."
Ma è il 2016 che segna un importante cambiamento nella carriera di Paolo Orecchini.

“In quell’anno – racconta – in vista del pensionamento della responsabile dei settori cultura, turismo e attività produttive, Paola Ippolito, detti la mia disponibilità per quel posto, disponibilità che venne accolta dal sindaco Giacomo Chiodini. Forse, almeno all’inizio, questa figura tecnica sembrava mal conciliarsi con settori come quello culturale ma, come poi i risultati hanno favorevolmente dimostrato, si è dimostrato il contrario. Dietro ogni ambito, se si vuole che funzioni, ci sono pratiche burocratiche, conti da tenere. A questo, inoltre, c’è da aggiungere, il profondo rapporto di collaborazione che, con gli anni, si è andato consolidando con Vanni Ruggeri, precedentemente assessore alla cultura a cui si è aggiunta poi la delega dell’urbanistica.”

“Sono stati anni di tanto lavoro ma anche di gratificazioni legate alle molte iniziative realizzate di altissimo livello. Nel 2018, i primi di agosto, mi chiamano per un incarico all’Unione dei comuni per l’area tecnica e informatica. A me le sfide piacciono, e soprattutto mi piace cambiare, per cui ho iniziato a lavorare con l’Unione. Nel 2020, il pensionamento di Gianfranco Tancetti e Stefano Braconi significò la perdita di due colonne portanti del settore urbanistica del Comune di Magione ma, avendo creato un bel team di lavoro con l’assessore Ruggeri, pur con i tanti dubbi per la grande responsabilità che questo incarico richiedeva, ho accettato il posto di capo area del settore urbanistica. Sono stati tre anni di costruzione di rapporti e organizzazione del lavoro molto impegnativi che mi hanno portato, per impossibilità a seguire il tutto, a lasciare l’incarico dell’Unione.
In questi due anni ho cercato di valorizzare le competenze presenti negli uffici ma, quello a cui ho sempre tenuto di più è stato il rapporto umano, lavorando per creare un clima in cui prevalesse, se non l’amicizia, il rispetto dell’altro. Ho avuto tanti collaboratori che hanno condiviso con me questo spirito e questo ci ha portato a fare cose straordinarie. Voglio anche sottolineare la capacità che ha avuto l’assessore Ruggeri di farmi attrarre anche da cose molto lontane dai miei interessi come nel caso del Festival delle corrispondenze a cui mi sono avvicinato come tecnico, soprattutto per i bilanci, appassionandomene poi per la scoperta di un mondo ricco di stimoli, di opportunità di conoscenze impensabili. Proficua anche la collaborazione con l’assessore Burzigotti grazie anche al rapporto di fiducia reciproco createsi. Ringrazio il sindaco Giacomo Chiodini per la fiducia che mi ha sempre accordata nello svolgimento del mio lavoro”

Sul futuro l’ex-dirigente non si sbilancia “Ora è il momento del riposo – afferma – poi c’è mia moglie, le mie figlie, un nipotino. Per il resto mi dò tempo. Amo i cambiamenti e questo è un altro momento della mia vita che vivrò con il desiderio di conoscere cose nuove che mi ha sempre caratterizzato.”

giovedì 7 marzo 2024

8 MARZO, A MAGIONE UN “CERCHIO DI MUSICA E PAROLE”




L’iniziativa in programma si terrà venerdì alle 18 nella sala dell’ex-Cinema Carpine


La figura del cerchio, simbolo del fluire del tempo e della vita, è stata scelta dalle organizzatrici, a Magione, dell’iniziativa per 8 marzo, Giornata internazionale della donna istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte dalle donne, ma anche le discriminazioni di cui sono state e sono ancora oggetto nel mondo.
L’iniziativa, che prevede letture con musiche dal vivo e momenti di interazione con il pubblico, si terrà venerdì 8 marzo, alle ore 18, nella sala dell’ex-Cinema Carpine.
“Un cerchio di musiche e parole – spiegano le organizzatrici - che consenta un “respiro” in questo momento così difficile per tante donne. Ai successi di poche fa da contraltare la morte di tante. A tutte loro vogliamo dedicare questo momento insieme. Ascolteremo musica e leggeremo ricordando tante nostre “sorelle” che non ci sono più Ma con parole di speranza, di futuro Perché questo vogliamo, un futuro di giorni dedicati alle donne veramente pieni di gioia di “vivere”.
Hanno collaborato all’iniziativa, promossa dal Comune di Magione, le associazioni Progetto Donna Integra, Liberamente Donna, Circolo lettori ad alta voce e Doremilla.



martedì 27 febbraio 2024

A MAGIONE UNA CENA MONGOLA PER RICORDARE L’IMPRESA DI FRA GIOVANNI DA PIAN DI CARPINE

Cibi, musiche e danze tipiche della Mongolia allieteranno la serata in programma il 2 mar
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Il fascino della Mongolia, celebre per i suoi panorami mozzafiato e per l’incredibile cultura nomade degli eredi di Gengis Khan, protagonista della cena di amicizia, e di scambio culturale, con Magione in programma il 2 marzo al ristorante Il borgo sul lago, Monte del lago, Magione (Pg).

Organizzata dall’Associazione Turistica Pro Magione, dall’ Associazione Mongolia Italia di Ulaan Bator e CISA-Unitre, con il patrocinio del Comune di Magione e il contributo di Great Chinggis Empire e Bayan Zhambala Cashemere, l’iniziativa “Sapori suoni e colori dalla Mongolia” intende ricordare il legame che unisce le due comunità in nome della figura di Fra Giovanni da Pian di Carpine che tra il 1245 e il 1247, primo occidentale, raggiunse Karakorum, cuore dell’impero mongolo, per tentare una soluzione diplomatica alle continue minacce di invasione militare dell’Europa

Una serata unica in cui sarà possibile rivivere le atmosfere del lontano paese grazie a gruppi musicali e di danzatori provenienti dalla Mongolia che animeranno diversi momenti della cena. Poche cucine sono affascinanti come quella mongola, che riflette l’identità di un popolo di allevatori e cacciatori nomadi. L’iniziativa in programma consente di condividere non soltanto il cibo ma, anche, quelli che sono due degli elementi che contraddistinguono quella cultura durante il pasto: il tempo e la condivisione, presupposto per la costruzione di un forte legame di amicizia che, grazie a Fra Giovanni, unisce queste due lontane comunità.

PER INFO E PRENOTAZIONI: 075.372.4822/360980085






I LUOGHI MANZONIANI RIVIVONO NEL LIBRO DI ENZO CORDASCO

La presentazione venerdì primo marzo a Magione, Officina teatrale La Piazzetta


Sarà presentato, in forma di reading con letture e musiche, venerdì primo marzo a Magione Officina teatrale La Piazzetta, ore 17, l’ultimo libro dello scrittore Enzo Cordasco “Nei luoghi di Don Lisander: girovagando bel bello con Alessandro Manzoni”, racconto di viaggio nei luoghi manzoniani edito da Era Nuova Perugia, Collana Intersezioni, con disegni di Fulvia Omero.
La presentazione sarà accompagnata dalle letture di Stelio Alvino, delle lettrici del Circolo lettori ad alta voce (LaAV) di Magione: Luigina Miccio, Patrizia Ciminati, Valentina Chierico e del gruppo manzoniano di Perugia: Anna Tontini, Sandra Fringuelli, Andreina Panico e Loucia Demosthenous. Accompagneranno le letture il maestro Eugenio Becchetti, al pianoforte, e il mezzosoprano Rosalba Petranizzi.
L’autore ha voluto, con una narrazione che rispecchia la sua formazione legata al mondo dello spettacolo, mutare il luogo comune di un Manzoni noioso e severo mettendone in luce l’aspetto ironico, ribelle e moderno. Per poterlo fare ha ripercorso i luoghi che hanno visto protagonista la vita e le opere dell’inventore del romanzo storico italiano.
“Insieme alla sua ombra – racconta Cordasco - ho visitato luoghi magnifici e paesaggi mozzafiato per bellezza e storia arrivando sull'Adda e sul Lago di Como e Lecco dove ci sono le tracce più caratteristiche. Nel punto dove Lucia e Agnese si imbarcarono, nella notte, per fuggire da Don Rodrigo, mi emozionai e salutai anch'io il paesaggio sull'Adda, bellissimo, evocando i monti, le sorgenti, l'acqua, i dolori, le paure.”
Emozioni e sensazioni che l’autore ha trasferito nel racconto accompagnato dai bei disegni di Fulvia Omero, artista visiva friulana.
Il libro, pubblicato nel 2023, è un omaggio dell’autore per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni.


ENZO CORDASCO - laureato al DAMS Spettacolo dell’Università di Bologna e in Lettere Moderne all’Università di Perugia, ha lavorato per molti anni nel campo dello Spettacolo professionale, è ricercatore indipendente in Arti dello Spettacolo, docente di Storia della Danza in collaborazione didattica con vari Licei coreutici italiani, dramaturg di Teatro civile e autore di scritture sceniche, poetiche, di saggistica di teatro e danza, di racconti di viaggio.
Ha pubblicato con Lieto Colle e con Fondazione Mario Luzi di Roma. Con Edizioni Era Nuova di Perugia ha pubblicato la maggior parte dei suoi libri, Il mio Teatro Civile. Raccolta di scritture sceniche e testi teatrali singoli nella Collezione "Melete Teatro” e due racconti di viaggio: La Diagonale Celeste: Viaggio sulla Via Michelita, Miei colori amati. Viaggio nella Magna Grecia ionica calabrese. Con Arte26 Eremos. Viaggio nella Calabria basiliana. Cura e coordina molti progetti culturali tra cui quelli su Marguerite Yourcenar ( sulla quale ha scritto sei libri, studioso e membro della Società Internazionale di Studi Yourcenariani in Francia ), su Pasolini, su Simone Weil e su Manzoni in Biblioteche, Teatri, Musei, Fondazioni e Associazioni.