sabato 24 giugno 2023

L’ATTO DI CORAGGIO DI DON OTTAVIO POSTA, DEI PESCATORI E DEL POLIZIOTTO GIUSEPPE BARACCA

Autorità civili militari e religiose hanno ricordato i fatti che portarono alla liberazione di 30 ebrei da Isola Maggiore tra il 19 e il 20 giugno 1944
Deposta una corona di alloro sull’antico molo di Sant’Arcangelo dove avvenne lo sbarco dei prigionieri

 “Abbiamo il dovere di ricordare chi, mettendo a repentaglio la propria vita, ha permesso che venissero salvate le vite degli ebrei tenuti prigionieri ad Isola Maggiore. La coraggiosa azione di salvataggio compiuta dall’allora parroco di Isola, don Ottavio Posta, Giusto tra le Nazioni, con l’aiuto di alcuni pescatori e con il contributo di Giuseppe Baratta, insignito della medaglia d’argento, all'epoca dei fatti poliziotto della Questura di Perugia, resta un importante esempio di coraggio e altruismo” afferma il sindaco Giacomo Chiodini a commento della cerimonia in ricordo dei fatti avvenuti nella notte tra il 19 e il 20 giugno 1944 quando trenta ebrei confinati a Isola dai tedeschi vennero portati nella zona già liberata dagli alleati sbarcando all’antico molo di Sant’Arcangelo dove, in segno di omaggio, è stata deposta una corona di alloro alla presenza di autorità militari, civili e religiose.  



A rievocare quanto accaduto lo storico locale Gianfranco Cialini a cui si deve la scoperta del ruolo svolto dai protagonisti nella vicenda.

Sull’importanza del ricordo anche gli interventi delle autorità intervenute. Il Questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, ha rimarcato il valore del gesto fatto dall’agente di polizia Giuseppe Baratta, degno di riconoscimento “per aver fatto la cosa giusta in un momento storico in cui fare queste scelte non era semplice come ora.”

“Tenere viva la memoria di alcune azioni eroiche è importante perché quelle azioni restino come monito per le generazioni future. Le vite di un prete, di alcuni pescatori e di un poliziotto, così diverse fra loro, si sono incrociate in un momento drammatico e folle per la nostra storia con quelle di trenta persone destinate alla deportazione, e questo incrocio ha portato a uno dei massimi esempi di altruismo. Un atto straordinariamente eroico che resta bene impresso in questa comunità” ha dichiarato il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco.

Tra gli altri intervenuti il vicario del Prefetto di Perugia, Nicola De Stefano,  il presidente associazione Polizia di Stato di Perugia, Floriano Fiorucci, l'assessore Pietro Renzoni per il Comune di Tuoro; il presidente delle proloco di Sant’Arcangelo, Riccardo Torresi, il parroco don Leonardo Romizi, il Capitano dei carabinieri, comando di Città della pieve, Luca Battistella, i parenti di alcuni dei protagonisti tra cui il nipote del poliziotto Giuseppe Baratta, Federico; la figlia del pescatore Agostino Piazzesi che conduceva una delle barche, Maria Luisa Piazzesi; la nipote di don OttavioPosta e Maria Luciana Buseghin, presidente dell'Associazione Italia-Israele di Perugia, una rappresentanza dei pescatori di Isola Maggiore.




giovedì 22 giugno 2023

RIEVOCATO A SANT’ARCANGELO L’ ATTO DI CORAGGIO DI DON ANTONIO POSTA

La cerimonia sabato 24 giugno alla presenza di autorità civili militari e religiose
Con l’aiuto dei pescatori di Isola Maggiore portò in salvo un gruppo di ebrei. Barche di pescatori rifaranno il tragitto compiuto nella notte tra il 19 e il 20 giugno 1944


Sabato 24 giugno, alle ore 10.30, all’antico molo di Sant’Arcangelo, Magione, rievocazione dell’atto di coraggio che vide don Antonio Posta, e alcuni pescatori di isola, mettere a repentaglio la propria vita per portare in salvo dal rischio di una rappresaglia tedesca il gruppo di ebrei che, arrestati a Perugia il primo dicembre del 1943, erano tenuti prigionieri nel Castello Guglielmi di Isola Maggiore.

Don Antonio Posta avuta notizia che a Sant’Arcangelo erano arrivate le Forze Alleate, nelle notti del 19 e 20 giugno 1944, radunò tutti i migliori pescatori e decise di trasportare i prigionieri con le barche proprio a Sant’ Arcangelo. Furono necessarie due notti per trasferirli tutti.
Al salvataggio dette il suo contributo anche Giuseppe Baratta, insignito della medaglia d’argento, all'epoca dei fatti poliziotto della Questura di Perugia. Incaricato di sorvegliare e consegnare gli ebrei ai tedeschi, li nascose nel bosco fino alla loro liberazione.

Alla cerimonia saranno presenti il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, i sindaci di Magione, Giacomo Chiodini e Passignano, Sandro Pasquali, il presidente delle proloco di Sant’Arcangelo, Riccardo Torresi, il parroco don Leonardo Romizi, i parenti di alcuni dei protagonisti tra cui la nipote del poliziotto Giuseppe Baratta, Enrica Posta, la figlia del pescatore Agostino Piazzesi che conduceva una delle barche, Maria Luisa Piazzesi, la nipote di don Antonio Posta.

Lo storico Gianfranco Cialini, a cui si deve la riscoperta della vicenda, ripercorrerà i fatti accaduti.
Da isola Maggiore barche di pescatori rifaranno il tragitto compiuto nella notte tra il 19 e il 20 giugno 1944.



 

CONTRIBUTO DELL’UNIONE CAVALIERI D’ITALIA, SEZIONE DI PERUGIA, A CASA SERENA

I fondi sono stati raccolti in occasione della Festa di Primavera a maggio 2023, svoltasi presso la Società operaia di mutuo soccorso


Nella splendida cornice della casa Serena Zefferino Rinaldi di Magione (Pg) è avvenuta la consegna del contributo che l’Unione nazionale dei Cavalieri d’Italia (Unci) sezione di Perugia ha raccolto tra soci e sostenitori alla Festa di Primavera di maggio 2023, svoltasi presso la Società operaia di mutuo soccorso (Soms)di Magione.

In quella occasione il socio Gianfranco Zampetti ha dato lettura di alcuni brani dell’Inferno di Dante tradotti in lingua magionese-perugina dello scrittore Ennio Cricco, compianto cittadino onorario di Magione, con la notevole partecipazione di pubblico.
“Tra le finalità previste dallo statuto Unci – spiegano i soci – la solidarietà e l’assistenza rivestono un ruolo cardine della nostra azione in ambito sociale e la sezione di Perugia intende impegnarsi sempre più nel partecipare alla vita attiva della società civile attraverso forme di collaborazione e sostegno mutualistico nei confronti di strutture che offrono assistenza e cura a persone svantaggiate, in particolare anziani, che garantiscono assistenza socio-sanitaria adeguata per il mantenimento delle autonomie residue ed il recupero delle capacità fisiche, mentali e relazionali degli ospiti.”
Hanno consegnato il contributo al presidente di Casa Serena Adriano Sorci, il presidente Unci Franco Binaglia e il tesoriere Massimo Alunni Proietti.

martedì 20 giugno 2023

ATTI VANDALICI MAGIONE. INDIVIDUATI DUE PRESUNTI RESPONSABILI

Le indagini sono state effettuate dalla Polizia locale coordinata dalla Procura dei minorenni per il tribunale dell’Umbria

Due ragazzini, non ancora quattordicenni, i presunti autori degli atti vandalici che hanno danneggiato la fontana realizzata dall’artista Sestilio Burattini, e una parte della piazzetta antistante, collocata nei giardini pubblici del centro storico di Magione lo scorso mese di aprile. Le parti colorate del monumento sono state comunque immediatamente rimosse dallo stesso artista.

Sono stati gli agenti della Polizia locale di Magione coordinati dalla Procura dei minorenni per il tribunale dell’Umbria, procuratore capo Flaminio Monteleone, a individuare i due presunti responsabili dopo accurate indagini, molto articolate e complesse, che hanno portato a denunciare alla Procura dei minorenni i due giovani residenti nel comune di Magione.

I fatti a cui si fa riferimento risalgono alle prime due settimane dello scorso aprile. Il primo atto vandalico ha riguardato la fontana imbrattata con vernice azzurra realizzata per volere dell’Amministrazione comunale e dell’Avis di Magione quale simbolo della donazione di sangue. Strisce azzurre e disegni osceni sono poi stati realizzati, nei giorni seguenti, su panchine e sulla pavimentazione.
“Ancora una volta – commenta il vicesindaco Massimo Lagetti, con delega alla sicurezza – la nostra Polizia locale è riuscita, attraverso accurate indagini, come già avvenuto per altri tipi di reati, ad individuare i presunti responsabili. Resta l’amarezza di quanto accaduto e, purtroppo, non è l’unico caso. Per cui, nel ringraziare gli agenti per l’eccellente lavoro fatto auspico che cresca la coscienza civile, che si prenda consapevolezza che questo genere di danni sono un costo per tutta la collettività.”

domenica 18 giugno 2023

CELEBRAZIONI XX GIUGNO. SAN FELICIANO RICORDA IL PATRIOTA GASPERI

Gli assessori Ruggeri, Magione, e Giottoli, Perugia, hanno reso omaggio alla lapide che ne ricorda l’eroico atto


Omaggio al patriota Filippo Gasperi, nell'ambito delle celebrazioni istituzionali del XX giugno, in maniera congiunta, dal Comune di Magione e dal Comune di Perugia in collaborazione con la Proloco di San Feliciano alla presenza di rappresentanti dell'Associazione nazionale bersaglieri-sezione Quinto Chiodini, della Società di Operaia di Mutuo Soccorso-Circolo Canottieri di San Feliciano, di Avis San Feliciano, Misericordia Magione e Polizia locale.



A precedere la deposizione di una corona d'alloro e di un mazzo tricolore davanti alla lapide che ricorda il giovane originario di San Feliciano caduto in difesa della città di Perugia, insorta contro il potere pontificio, un momento di ricostruzione storica e di partecipe riflessione sul significato e il valore di una mobilitazione ideale che qualifica la componente popolare del Risorgimento locale.

Un momento istituzionale fortemente voluto dall’assessore del Comune di Perugia Gabriele Giottoli che ha sottolineato, nel suo intervento, l’importanza della memoria, ricordata spesso da lapidi che il comune cittadino neanche osserva come avvenuto per lungo tempo a quella dedicata al Gasperi apposta sul lungolago di San Feliciano a memoria del concittadino che perse la vita combattendo al fianco di Perugia il 20 giugno 1859 quando la città insorta venne riconquistata con violenza dai mercenari Svizzeri inviati da Papa Pio IX. Gasperi, ventisettenne magionese di San Feliciano, trovò la morte sulle barricate della città rincorrendo, come tanti giovani di allora, il sogno unitario.
“Ringrazio l’assessore Giottoli – ha affermato l’assessore alla cultura del Comune di Magione, Vanni Ruggeri, che ha ripercorso la vita e le vicende storiche che hanno visto protagonista il patriota Gasperi – per aver voluto un appuntamento istituzionale che unisse la nostra dimensione locale al XX giugno perugino, e e i presidenti del Consiglio comunale Daniele Raspati e il della proloco, Alfredo Pelliccia, per l'organizzazione dell’iniziativa.”

La vicenda di Filippo Gasperi – ha spiegato l’assessore Ruggeri - come pure quella di quanti scelsero di combattere con lui a Perugia il 20 giugno 1859, assume un valore largamente esemplare, da cui risulta aliena ogni ombra di accidentalità, ma che anzi ne definisce l’azione come consapevole, maturata e, soprattutto, condivisa.
Sono particolarmente legato, come storico, alla figura di Filippo Gasperi, da quando nel 2011 il sindaco Giacomo Chiodini, allora Assessore alla cultura, mi sollecitò una ricerca puntuale sulla vicenda, poi confluita all'interno del volume "L'Italia s'è desta. Magione, dai moti del 1848 a Roma capitale", pubblicato in occasione dei 150 anni dall'Unità d'Italia.”
IMMAGINI DELL'INIZIATIVA







SINTESI DEGLI AVVENIMENTI
Nato il 24 febbraio 1832, cuoco di professione, respirò a fondo il clima di mobilitazione patriottica e le speranze risorgimentali suscitate dalla Prima Guerra d'Indipendenza e dalla Repubblica Romana del 1848, e alimentate dalla propaganda delle élite liberali locali tra cui Giuseppe Danzetta e Giuseppe Pompilj. Nel giugno 1859 l'insurrezione pacifica di Perugia, la formazione di un governo provvisorio e l'adesione al progetto politico cavouriano videro la durissima risposta della cancelleria del Cardinal Antonelli che inviò un contingente di svizzeri al comando del colonnello Schmidt con l'ordine di passare per le armi i rivoltosi e riconquistare al Sovrano pontefice la città.
Diplomaticamente e politicamente isolata, priva di adeguata difesa militare Perugia decise ugualmente di resistere: gli scontri decisivi avvennero intorno a Porta San Pietro dove Filippo Gasperi fu colpito, palla di fucile, o frammento di mitraglia non sappiamo, e cadde ferito, insieme a Orlando Castellani, carpentiere a Pierantonio, ma originario di Faenza. Fu prontamente soccorso dal chirurgo Francesco Blasi che si trovava sul posto addetto all’ambulanza, e ricoverato all’Ospedale allestito lungo l’attuale corso Cavour.
«Castellani e Gasperi, gli ultimi che in quel giorno ebbero la ventura di cadere col fucile in mano», così annota Uguccione Ranieri di Sorbello nel libro “Perugia e la Belle Époque”. In realtà, nessuno dei due morì il 20 giugno 1859: Filippo Gasperi, gravemente ferito ad una gamba, subì una disperata amputazione e, dopo quattordici ore di agonia, si spegneva alle prime luci dell’alba del giorno successivo, quando Perugia si risvegliava attonita e straziata da ore e ore di saccheggi e devastazioni.

mercoledì 14 giugno 2023

LA GRANDE AVVENTURA AEREA PER I “BIMBI DI DON GNOCCHI”

A Magione venerdì 16 presentazione del libro “Le ali dell’angelo” di Massimo Gagliano
Una storia straordinaria di coraggio e solidarietà nell'Italia martoriata del secondo dopoguerra.


La grande avventura di solidarietà, la trasvolata oceanica dell'"Angelo dei bimbi", compiuta dai piloti Leonardo Bonzi, personaggio di poliedriche capacità e avventure, e da Maner Lualdi, penna raffinata del giornalismo e uomo di teatro e cultura, sarà ripercorsa attraverso il libro di Massimo Gagliano “Le ali dall’angelo” pubblicato da Futura edizioni in occasione dell’incontro in programma venerdì 16 giugno, alle ore 17 alla Biblioteca comunale Vittoria Aganoor Pompilj di Magione.

Massimo Gagliano
Era il 6 gennaio del 1949 quando con un piccolo aereo di legno e tela, carico di benzina e speranza, parte per una missione, per quel periodo e quell'aereo, al limite dell'impossibile: volare da Milano a Buenos Aires traversando d'un balzo l'Atlantico. L'impresa gode della benedizione di Don Carlo Gnocchi, il padre dei mutilatini che accoglie e custodisce con amore paterno e di Angelo Ambrosini, l'industriale-poeta, come lo definisce Lualdi, padre del piccolo SAI 1001 Grifo. Quattro uomini diversissimi fra loro ma uniti nella solidarietà e affetto per i poveri sfortunati ragazzi di Don Gnocchi che confidano nel successo della missione per poter continuare nel loro difficile percorso riabilitativo e di riscatto. 

I Bimbi di Don Gnocchi, che pregano che un Angelo porti nel mondo le loro storie e drammi. Appunto, l'Angelo dei Bimbi.
Una storia straordinaria di coraggio e solidarietà nell'Italia martoriata del secondo dopoguerra.


martedì 13 giugno 2023

UN TRIPUDIO DI COLORI IL GIARDINO DELLA SCUOLA DI VILLA-SOCCORSO

Panchine e spazi decorati per un invito a "prendersi cura" dell'ambiente e della biodiversità


Un tripudio di colori al giardino della scuola di Villa-Soccorso, tante emozioni e festa autentica per l'inaugurazione delle panchine e del tavolo in legno decorati dai bambini del progetto continuità.
Un taglio del nastro preceduto dal racconto in prima persona, da parte dei giovani protagonisti, del percorso didattico che ha dato vita alla coloratissima installazione e che ha coinvolto, durante l'intero anno, 23 bambini della primaria e 26 dell'infanzia nell'ambito delle attività laboratoriali legate al PON EduGreen.


Il progetto, comune a tutti i plessi del Circolo Didattico di Magione ciascuno dei quali impegnato in percorsi specifici, ha visto la scuola di Villa-Soccorso lavorare sullo studio e l'osservazione della natura circostante attraverso lezioni di didattica ambientale condotte da esperti, laboratori di sostenibilità, visite a fattorie didattiche, uscite al bosco, oltre al posizionamento di tane, nidi e rifugi per i piccoli abitanti del giardino scolastico.

Un invito a "prendersi cura" dell'ambiente e della biodiversità, che ha coinvolto anche i percorsi di lettura e di incontro con l'autrice Silvia Vecchini e il suo albo illustrato "Chi c'è tra i miei capelli?".
“I bambini – racconta l’assessore alla cultura Vanni Ruggeri presente all’inaugurazione –, lavorando a coppie, hanno realizzato una serie di disegni, che hanno costituito la base per la decorazione delle panchine: ciascuna immagine, infatti, ha trovato posto nel mosaico finale composto dalle insegnanti. Il lavoro vero e proprio ha coinvolto attivamente anche i genitori e le famiglie per la preparazione delle superfici pittoriche, e ha visto tutti i bambini dipingere "da grandi" con vernici a smalto e altri materiali messi a disposizione dal Comune.
Il risultato è un prodotto originale, un segno concreto di attenzione e cura per l'ambiente e gli spazi in cui si realizza il percorso formativo dei ragazzi, un invito al rispetto della bellezza della natura e di quella che ciascuno di loro è in grado di realizzare.”
“Un ringraziamento – prosegue – alla dirigente scolastica Monica Paparelli, al gruppo docenti impegnato nel progetto e coordinato da Clarice Ferriero (Valerio Vannucci, Marta Casagrande e Michela Dellamassa), ai genitori e alle famiglie, ma soprattutto alle bambine e ai bambini che hanno realizzato questa vera e propria opera d'arte pubblica. Possono sembrare piccole cose, ma il loro significato guarda dritto al futuro.”







lunedì 12 giugno 2023

INFIORATA CORPUS DOMINI. COLORI E IMMAGINI SIMBOLO DI UNA COMUNITÀ

Tanti i magionesi che singolarmente, o come associazione, hanno contribuito alla realizzazione dei vari quadri

Una intera comunità, in tutte le sue diverse espressioni, per celebrare la festa del Corpus Domini con la tradizionale infiorata che ha visto la realizzazione di numerosi quadri lungo le vie del centro storico di Magione fino a piazza Carpine.

Un’iniziativa che è ormai un appuntamento imprescindibile nel calendario delle iniziative religiose del Comune che e che, di anno in anno, ha visto aumentare sempre di più le persone che si incontrano i giorni precedenti per lavorare allo studio dei disegni che verranno poi rappresentati con petali ed elementi colorati e sono soprattutto tantissime quelle che a titolo personale, come associazione, attività e istituzione scolastica partecipano alla loro realizzazione e alla Processione di una delle solennità più sentite a livello popolare.

L’Infiorata di Magione è stata realizzata a cura dei tanti magionesi e con il supporto dell'Associazione Turistica Pro Magione e la partecipazione di: Avis Magione, Misericordia di Magione, Associazione Culturale LiberaMenti, Scuola dell'Infanzia "Giuseppe Danzetta", Associazione Vivi Magione, Filarmonica "G. Biancalana", Oratorio San Giovanni Battista, Piedibus, Le vie del Trasimeno, La Cucineria del Frontone, A&M Bijoux.


“Si ringrazia in particolar modo Mauro Focaia – affermano gli organizzatori - per il coordinamento e la passione dedicata all'iniziativa.”




domenica 11 giugno 2023

ECCIDIO DI MONTEBUONO. CONFERITA LA MEDAGLIA AL MERITO CIVILE A DON ANTONIO FEDELI

Consegnata dal prefetto di Perugia Armando Gradone agli eredi del parroco, i nipoti Gabriella e Mario Fedeli


In occasione nel 79° anniversario della strage nazifascista di Montebuono, Agello di Magione,  avvenuta nel giugno del 1944  è stato reso omaggio al Monumento ai caduti con la deposizione della corona di alloro e consegnata dal prefetto di Perugia Armando Gradone, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni civili, religiose e militari, la medaglia d'argento al Merito civile agli eredi del parroco don Antonio Fedeli, i nipoti Gabriella e Mario Fedeli. Presenti l'Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Ivan Maffeis, il sindaco Giacomo Chiodini, Massimo Alunni Proietti in qualità di rappresentante dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi).
La Filarmonica di Agello ha accompagnato la cerimonia con alcuni brani musicali. Con il labaro era presente l’associazione bersaglieri sezione “Quinto Chiodini”.

È stato il primo cittadino a ricordare il tragico fatto.
Per rappresaglia di un assalto contro alcuni carri armati tedeschi da parte di contadini del posto stanchi delle continue razzie dei nazi-fascisti, il pomeriggio dell’8 giugno 1944, festa del Corpus Domini di 79 anni fa, undici abitanti del posto vennero uccisi e i corpi portati via dai tedeschi. Solo l’intervento del parroco don Antonio Fedeli, che si offrì come ostaggio, riuscì ad evitare indiscriminate e sanguinose rappresaglie nei paesi circonvicini e riuscì, dopo insulti e maltrattamenti, ad ottenere la restituzione delle vittime (dieci di Agello ed uno di San Savino) per dar loro cristiana sepoltura.

Ribadita dal Prefetto e da Monsignor Maffeis l’importanza di non dimenticare di chi ha lottato per la libertà e la democrazia del nostro Paese.

Dopo il commento storico all’evento fatto dall’assessore alla cultura Vanni Ruggeri i parenti di don Antonio hanno ricordato alcuni dei momenti di vita del parroco. Don Fedeli guidò la comunità parrocchiale di Agello dal 1939 al 1956 e l’Amministrazione comunale di Magione, nel 2018, gli ha intitolato una piazza della frazione a perenne memoria. A seguito dell’eccidio di Montebuono, il Comune di Magione è stato insignito, dal Presidente della Repubblica, della Medaglia di bronzo al Merito Civile.