Deceduta per malattia nel pomeriggio di ieri la responsabile della cooperativa l’Alzavola che gestisce l’area naturalistica di San Savino
È deceduta nel pomeriggio di ieri, 24 giugno, Maria Maddalena Chiappini responsabile della cooperativa L’Alzavola che gestisce l’Oasi naturalistica La valle di San Savino, Magione.
La malattia, contro cui ha combattuto fino all’ultimo, l’ha portata via a 49 anni tra lo sconforto di quanti hanno potuto conoscerla ed apprezzarla sia a livello umano che per la sua competenza naturalistica dimostrata dall’importante lavoro da lei svolto nella promozione e gestione della struttura dell’Oasi. Capace di costruire relazioni con i diversi soggetti del territorio, tra cui ricordiamo i diversi livelli di amministrazione, la Cooperativa pescatori del Trasimeno, l’Urat, le scuole, le attività ricettive e tutti i soggetti che potessero essere utili allo sviluppo dell’ecoturismo. Aveva saputo, come dimostravano i dati relativi ai tanti turisti stranieri provenienti dal Nord Europa, far capire che si poteva unire il turismo con il rispetto per la natura.
La ricordiamo con il biologo ambientale e ornitologo Francesco Velatta con cui Maddalena, laureatasi in scienze naturalistiche nel 1997, ha strettamente collaborato in questi anni.
“Ieri pomeriggio – scrive Francesco Velatta – si è spenta Maria Maddalena Chiappini, anima dell'oasi La Valle. Ha lottato con grande coraggio contro la malattia che la stava divorando, scoperta circa un anno fa. Fin quasi all'ultimo giorno ha pensato alla "sua" oasi, continuando a lavorare nei limiti del possibile.
In questi ultimi 20 anni ha dato impulso come pochi altri alla crescita della sensibilità ambientale e della cultura naturalistica nel nostro territorio, dimostrando nei fatti come un ambiente ben conservato non sia un impedimento, ma anzi una risorsa anche a fini turistici.
Con le sue iniziative ha fatto conoscere il Trasimeno in tutta Italia e in Europa.
Ricercatrice acuta e scrupolosa, dotata di forte carisma e grandi doti organizzative, ha contribuito in maniera sostanziale alla ricerca ornitologica in Umbria, tanto da farla divenire una delle regioni meglio conosciute in Italia sotto il profilo dell'avifauna.
Una grande perdita non solo per familiari e amici, ma per tutto il territorio lacustre.”
A dimostrazione del suo amore per questo luogo ricordiamo anche la sua opera di autrice. A lei si deve la scrittura de “Le favole della Valle”, con storie tratte da leggende e storie popolari per rendere ancora più magico il luogo ha cui ha dedicato la sua vita.
L’amministrazione comunale di Magione si unisce al dolore della famiglia, degli amici e dei collaboratori dell’Oasi La Valle.
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