mercoledì 19 aprile 2017

Evasione fiscale, il comune recupera oltre 400mila euro
Assessore Lagetti: «Azione fondamentale per garantire equità fiscale a tutti i cittadini»
Assessore Massimo Lagetti
Magione, 18 aprile 2017 – Recuperati dall’amministrazione comunale oltre 400mila euro provenienti dall’evasione fiscale rilevata nel 2016 relativamente ai tributi comunali (Imu, Ici, Irpef, Tarsu/Tares/Tari). Si tratta dell’ operazione di recupero crediti più importante degli ultimi cinque anni effettuata dall’ufficio tributi.
Nell’anno precedente le operazioni di verifiche effettuate sulle denunce dei redditi avevano portato nelle casse comunali una risorsa di circa 180mila euro mentre occorre risalire agli anni 2010 e 2011 per trovare cifre che si aggirano intorno ai 300mila euro.
«L’obiettivo di recupero dell’evasione tributaria – spiega Massimo Lagetti (nella foto) assessore al bilancio del comune di Magione – rappresenta un forte segnale di legalità e di giustizia sociale nei confronti di chi si comporta correttamente dinanzi agli obblighi tributari. Considerato che solo il corretto versamento di quanto dovuto può consentire all’amministrazione di poter disporre di maggiori risorse a bilancio da destinare a favore della cittadinanza, si comprende l’importanza dei controlli effettuati. Già da molti anni le attività relative al recupero delle imposte sono svolte interamente dall’ufficio tributi, in tutte le loro fasi, compresi, per il 2016, la stampa e la notificazione dei provvedimenti Ici ».
La richiesta di un forte impegno sulla lotta all’evasione fiscale, vista come elemento fondamentale per garantire un giusto equilibrio di bilancio, è stata più volte richiesta anche dalle parti sociali durante gli incontri che l’amministrazione comunale programma in vista dell’approvazione del bilancio di previsione dell’ente. «Al riguardo – conclude Lagetti – abbiamo preso anche un impegno con i sindacati per avviare un percorso che a partire da quest’anno, compatibilmente con le possibilità organizzative interne, garantisca un sempre maggior controllo».  


martedì 18 aprile 2017

Lo spettacolo “Madonna” terzo appuntamento della “Mezza stagione”
ALL’OFFICINA TEATRALE LA PIAZZETTA IN SCENA I RACCONTI DI RINA GATTI

Magione, 18 aprile 2017 – Lo spettacolo “Madonna” tratto dai racconti della scrittrice contadina Rina Gatti va in scena giovedì 20 aprile, ore 21.15, all’Officina teatrale la Piazzetta di Magione.  
L’attrice Caterina Fiocchetti, che ha scritto anche il testo, accompagnata dalle musiche di Andrea Rellini, porta il pubblico a fare un viaggio tra le parole, i suoni e le immagini che Rina Gatti ha lasciato nei suoi scritti, un percorso tra i ricordi che questa donna comincia ad annotare all’età di sessantacinque anni, nel momento in cui scopre che può dedicare tempo anche a sé stessa. I ricordi ingenui di una ragazzina che nasce nelle campagne dell’Umbria alle porte della seconda guerra mondiale, fanno strada ad una donna che matura affrontando matrimonio e maternità in un momento storico in cui la società contadina si incontra e si scontra con una prima coscienza politica, la religione, l’ignoranza e con la sempre più pressante necessità di sopravvivere. Attraverso un linguaggio schietto, semplice, genuino come la comunità agreste che descrive, la scrittrice “muove” l’attrice e dà vita e dignità a valori e caratteri che costituiscono parte del patrimonio genetico umbro e che hanno alimentato una realtà ormai sommersa, ma nei racconti di Rina è facile ritrovare le nostre  nonne, zie, madri, in un percorso che ci ricongiunge alle nostre origini.
Lo spettacolo fa parte della “Mezza stagione” organizzata dalla Compagnia Teatrale Magionese.

Video dello spettacolo
MASSEINI RACCONTA IN UN CLICK IL MONDO DELLA PESCA E DEI PESCATORI
La mostra fotografica ha inaugurato l’apertura estiva del Museo della pesca di San Feliciano


Ruggeri_Masseini_Morlacchi
Magione, 14 aprile 2017 – Passato e presente a confronto grazie alla bella mostra fotografica allestita da Alvaro Masseini al Museo della Pesca di San Feliciano, Magione, in occasione della riapertura estiva.
Un lavoro che è frutto di un rapporto diretto tra l’autore e il mondo lacustre. Sono infatti state scattate nelle molte  uscite in barca con i pescatori durante il loro lavoro con le differenti attrezzature e nelle diverse stagioni. Le fotografie documentano il perpetuarsi di una tradizione che ancor oggi è in grado di offrire opportunità lavorative come dimostrano alcuni giovani che hanno scelto di avvicinarsi a questo antico mestiere. Un mestiere che ha saputo rinnovarsi, mettendosi al passo con i tempi anche grazie ad un diverso approccio con il mercato in un discorso di multidisciplinarietà che va dal pescaturismo alla creazione di prodotti innovativi, come il recente patè di tinca affumicata che la cooperativa di pescatori con sede nella stessa San Feliciano ha presentato a Vinitaly.
Il museo della pesca svolge, in questo settore, un importante funzione di conservazione della memoria della storia centenaria della pesca al Trasimeno diventando, nello stesso tempo, soggetto promotore di quanto accade nel territorio.
Laboratori, incontri pubblici, mostre fanno di questo contenitore, per il quale sono previste a breve importanti novità, un promotore della cultura lacustre; una vetrina del mondo della pesca che sempre più affascina quanti decidono di trascorrere le proprie vacanze sulle sponde del Trasimeno.
Alvaro Masseini con questa mostra, visitabile fino al 9 luglio, dopo il successo del corposo volume di testimonianze e foto sempre sui pescatori del Trasimeno, pubblicato da Morlacchi editore un anno e mezzo fa, ha voluto rendere un ulteriore omaggio ai protagonisti di un mestiere e di una tradizione che pur nei travagli del presente, resiste caparbiamente.

venerdì 14 aprile 2017

Circa 700 studenti alla scoperta dell’unione tra cibo e cultura per diventare promotori dell’ambiente
Classi del Circolo didattico e dell’istituto omnicomprensivo di Magione in visita alle fattorie didattiche e alle particolarità culturali del Trasimeno

Magione, 13 aprile 2017 – Toccherà alle giovani generazioni fare in modo che tutto il patrimonio rappresentato dalle produzioni agricole, e dal contesto in cui queste vengono realizzate, possa essere preservato per il futuro. Per farlo c’è bisogno di un sistema che ne consenta la conoscenza e che dia gli strumenti perché i ragazzi possano diventare dei promotori dell’ambiente. Il progetto del Comune di Magione “Trasimeno consapevolezza alimentare”, realizzato con fondi della Regione dell’Umbria (Psr misura 16.4.2), che vede in questi giorni alcune classi del Circolo didattico e dell’Istituto omnicomprensivo di Magione in visita alle fattorie didattiche e alle particolarità artistiche del territorio in cui trovano collocazione.


«Abbiamo iniziato le visite il 30 marzo  - spiega Cristina Tufo, assessore alle attività produttive del comune di Magione che segue il progetto – e la risposta è stata entusiasmante. Gli alunni della seconda elementare di Agello hanno visitato la Fattoria didattica Bittarelli Patrizio e Figli di Vaiano a Castiglione del Lago partecipando anche a un giocoso laboratorio in inglese tra animali e piante. Ma ad essere stati coinvolti in questa prima parte del progetto sono stati circa 700 alunni. Accanto alla cultura del cibo e dell’ambiente, i ragazzi sono spinti a conoscere anche la vita culturale di questo meraviglioso posto che è il Trasimeno».
«Gli itinerari – prosegue – definiti in collaborazione con le insegnanti e preparati da incontri in classe con operatori di fattorie didattiche, prevedono infatti, oltre le attività laboratoriali in fattoria anche dei piccoli scambi culturali tra i comuni del comprensorio del Trasimeno. In questo caso era prevista la visita a Panicale dove hanno potuto ascoltare la storia di Boldrino da Panicale»
«La finalità di queste iniziative  - conclude - è quella di sensibilizzare i ragazzi a diventare i promotori dell’ambiente in cui vivono e diventare “ Ragazzi Cicerone“ sui temi della qualità della vita del proprio territorio».

Il progetto si chiude con la scuola elementare di San Feliciano il 20 aprile.

giovedì 13 aprile 2017


Terremoto, ancora 140 le persone al Trasimeno ma la situazione si va normalizzando
Organizzato dalle associazioni un momento conviviale tra quanti hanno lavorato in questi mesi di emergenza legata al sisma

Dolciami - Chiodini _ don Stefano
Magione, 12 aprile 2017 – Le necessità non sono ancora terminate, ma la situazione delle famiglie giunte al Trasimeno a seguito del terremoto che ha colpito la Valnerina si va lentamente normalizzando. Sono ormai solo 140 le persone ospitate nelle quattro strutture del Trasimeno, delle circa 400 arrivate, alcune delle quali ancora nel territorio per consentire ai figli di concludere l’anno scolastico. Una fase che ha consentito anche a tutta la macchina organizzativa, fatta di forze dell’ordine, amministratori, uffici comunali, volontari e semplici cittadini che hanno dato il loro aiuto in questa occasione, di concedersi una serata tutti insieme. L’idea è stata subito apprezzata da tutti come ha dimostrato l’alta adesione.
«Abbiamo ritenuto giusto  – spiega il sindaco Giacomo Chiodini – creare un momento conviviale perché ci sentiamo di dire che il lavoro fatto fino ad ora è stato veramente eccellente».

«Una macchina organizzativa – ha commentato Roberto Dolciami, presidente della Misericordia di Magione – che, messa alla prova da una situazione di grave emergenza, ha mostrato tutta la sua efficienza». Don Stefano Orsini, per la Caritas locale di cui era presente anche la presidente Francesca Panico, ha ricordato quei primi momenti dell’emergenza quando arrivarono i pullman di persone disperate che avevano perso tutto.
«Non possiamo dire chiusa la nostra funzione – ha concluso il primo cittadino – fino a quando l’ultimo ospite non sarà tornato a casa ma credo giusto, anche se non mancheranno occasioni più ufficiali, già dire un grazie a quanti si sono impegnati fino ad oggi».
Un grazie suggellato da una torta che l’amministrazione comunale ha offerto a tutti i presenti.

Per quello che riguarda l’organizzazione degli aiuti il centro operativo comunale rimane comunque aperto fino alla fine del’emergenza. Si è invece valutata la chiusura del centro smistamento Caritas straordinariamente allestito presso gli ex uffici comunali di piazza Simoncini. Il materiale è ancora a disposizione delle persone sfollate che ne hanno bisogno contattando il centro Caritas di via Memorabile.
Si prevede, nella prossime settimane, una riduzione delle persone negli alberghi grazie al rapido allestimento di casette temporanee nelle zone di Norcia.
Presenti, tra gli altri, il comandate dei carabinieri della stazione dei carabinieri di Magione, Andrea Valli.

FOTO DELLA SERATA






















Nuova sede per l’ufficio affissioni del Comune di Magione
Il servizio, affidato alla società Dogre, è stato collocato all’ingresso della sede comunale di piazza Carpine

MAGIONE, 11 aprile 2017 – Ha trovato collocazione all’ingresso della sede comunale di piazza Carpine il servizio di accertamento e riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità  e dei diritti sulle pubbliche affissioni la cui gestione è stato affidato alla società Dogre srl.
Allo scopo di dare un concreto aiuto ai concittadini tenuti al pagamento dell’imposta è stato anche realizzato un vademecum che spiega modalità e casi in cui questa deve essere corrisposta.
L’utile strumento, oltre a ricordare “che sono soggetti all’imposta tutti coloro che effettuano la diffusione di messaggi pubblicitari attraverso forme di comunicazione visive e/o acustiche, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, o da tali luoghi percepibile” e a spiegare come viene determinata, specifica le situazioni in cui questa imposta può essere ridotta o non dovuta.
Per il primo caso – riduzioni di imposta – queste si applicano a comitati, associazioni fondazioni o altri enti che non abbiano fini di lucro; ad attività realizzate con il patrocinio e la partecipazione degli enti pubblici territoriali; a festeggiamenti patriottici, religiosi, spettacoli viaggianti o di beneficienza.
Tra i casi in cui si è esenti da imposta si ricorda quella realizzata all’interno di locali adibiti alla vendita di beni o alla prestazione di servizi quando si riferisce all’attività negli stessi esercitata.

ORARIO
L’ufficio è aperto la mattina dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.30 nei pomeriggi di lunedì e mercoledì dalle 15 alle 18 e in quelli di martedì e giovedì dalle 15 alle 17. 
Informazioni si possono reperire anche sul sito della società www.dogresrl.it.

lunedì 10 aprile 2017

Inaugurata alla Torre dei Lambardi la mostra-evento “Dal Trasimeno a Lepanto. I Della Corgna nella storia di Perugia d’Italia e d’Europa”
400 anni di storia italiana ed europea sulle orme di una delle più potenti famiglie del Rinascimento
Innovazioni multimediali e preziosi documenti creano un percorso unico e coinvolgente, visitabile fino al 9 luglio

Da sx Tosti, Chiodini, Ruggeri, Squadroni,
Riganelli, Biganti, Fabbri
MAGIONE 10 aprile 2017 – Ripercorre circa quattrocento anni di vicende storiche la mostra “Dal Trasimeno a Lepanto. I Della Corgna nella storia di Perugia d’Italia e d’Europa” allestita dal Comune di Magione in uno dei monumenti simbolo del paese: la Torre dei Lambardi. 
Inaugurata sabato scorso dal sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, alla presenza dei rappresentati delle più significative istituzioni culturali regionali e nazionali: Mario Squadroni, soprintendente archivistico dell’Umbria e delle Marche, Mario Tosti, direttore del dipartimento di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia, Tiziana Biganti, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’esposizione racconta, utilizzando anche i più moderni strumenti multimediali, le vicende di una delle più importanti famiglie del perugino, i Della Corgna, che vede tra i personaggi di spicco i fratelli Ascanio (1516-1571) e Fulvio (1517-1583).
busto marmoreo di Ascanio della Corgna
Furono proprio i due fratelli, le cui vicende personali e politiche sono al centro della mostra (che vanta, tra i pezzi più prestigiosi, lo splendido busto marmoreo di Ascanio di proprietà del Comune di Perugia e il ritratto di Fulvio conservato presso il palazzo episcopale di Perugia), a promuovere la famiglia su una dimensione europea. Una svolta fondamentale fu l’ascesa al soglio pontificio dello zio materno, papa Giulio III, che nominò Ascanio capitano generale della fanteria e della cavalleria pontificia, passaggio fondamentale che l’avrebbe proiettato sugli scenari della grande storia militare. A Fulvio, già vescovo di Perugia, il nuovo pontefice concesse invece la porpora cardinalizia: alla guida della diocesi si deve a lui l’istituzione del Seminario oltre che l’applicazione in sede locale delle norme e dei decreti emanati dal Concilio di Trento, secondo i dettami della controriforma che cambiò profondamente il rapporto tra chiesa e fedeli, come ha evidenziato Tiziana Biganti nel suo intervento di presentazione. Tutti elementi che trovano ampio e significativo riscontro nei documenti in mostra. Tra le più importanti vicende militari che videro impegnato il generale Ascanio non poteva mancare la battaglia di Lepanto del 1571, di cui si possono ammirare copie di due importanti dipinti.
Elevato il valore scientifico dei documenti esposti, tra cui un registro fiscale del 1285 che testimonia l’entità del patrimonio della famiglia, su cui è intervento il soprintendente Mario Squadroni. Una panoramica sul periodo storico che tanta influenza ha avuto sulle vicende politiche dell’Italia moderna e contemporanea è stata invece offerta da Mario Tosti.

Tante le collaborazioni che i curatori, Vanni Ruggeri e Giovanni Riganelli, hanno attivato per consentire di rivivere quell’importante momento storico in cui si delinearono gran parte dei caratteri originari dell’identità culturale europea, anche attraverso l’incontro-scontro con l’universo ottomano, visto come nemico infedele da sconfiggere, ma anche affascinante e misterioso oggetto di scoperta e conoscenza. 
“15 prestatori tra istituzioni pubbliche e collezionisti privati – ha sottolineato Vanni Ruggeri nel suo intervento – hanno contribuito a portare in mostra oltre 80 pezzi originali, presentati con un allestimento coinvolgente, anche grazie al supporto di innovative tecnologie multimediali, tra cui l’avatar olografico che accoglie i visitatori: l’obiettivo, che ci auguriamo raggiunto, è quello di trasformare il percorso di visita in una macchina narrativa in grado di proiettare concretamente nell’atmosfera e nelle problematiche del tempo”.
ALCUNE IMMAGINI DELLA MOSTRA




















L’esposizione rimarrà aperta fino al 9 luglio. 
Catalogo realizzato dalla Fabrizio Fabbri edizioni.
INFORMAZIONI
Torre dei Lambardi
Via della Torre, 1 Magione (Pg)
075/8473078




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