giovedì 6 aprile 2017



Sabato 8 aprile inaugurazione della mostra allestita a Magione presso la Torre dei Lambardi
“Dal Trasimeno a Lepanto. I della Corgna nella storia di Perugia, d’Italia e d’Europa”
Le più moderne tecnologie per raccontare il mondo della famiglia che dette i natali ad Ascanio, celebre eroe della battaglia di Lepanto del 1571

MAGIONE 6 aprile 2017 – «Benvenuti, madonne e messeri, infra li ricordi miei e di mio lignaggio, custoditi in questo antico fortilizio de li cavalieri de San Giovanne de Gerusalemme. Potete ire ed ammirare ciò che lasciato ha la mia famiglia a Perugia, ad Italia et ad Europa».

È Ascanio della Corgna (1516-1571) in persona, o più precisamente il suo avatar frutto delle più innovative ricerche tecnologiche in questo settore, a pronunciare queste parole accogliendo i visitatori della mostra “Dal Trasimeno a Lepanto. I della Corgna nella storia di Perugia, d’Italia e d’Europa” allestita dal comune di Magione presso la Torre dei Lambardi la cui inaugurazione è prevista per sabato 8 aprile alle ore 17.

Avatar di Ascanio della Corgna


Più di un mese di prove per realizzare l’avatar del celebre condottiero, maestro di campo generale delle fanterie della Lega Santa e celebre eroe della battaglia di Lepanto del 1571 che segnò la vittoria cristiana sul nemico turco. Il progetto (che insieme ad un ricco apparato di oggetti provenienti da diverse parti d’Italia traccia il percorso espositivo) è stato realizzato dal Comune di Magione in collaborazione con Space spa, società di information technology dedicata ai servizi per l'innovazione culturale.  



Alla giornata inaugurale interverranno il sindaco di Magione Giacomo Chiodini, il presidente del consiglio comunale con delega alla Cultura Vanni Ruggeri, Tiziana Biganti per il Mibact - polo museale dell'Umbria, Mario Tosti dell'Università degli Studi di Perugia e Mario Squadroni, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e della Marche.


Torre dei Lambardi
LA TORRE DEI LAMBARDI
Circondata da una vegetazione di lecci e cipressi, la Torre dei Lambardi – o "Lombardi” - dall’alto della sua posizione domina il paese e la sottostante pianura. Rappresenta insieme al Castello dei Cavalieri di Malta uno dei simboli della Magione medievale. Fu edificata a cavallo dei secoli XII e XIII dai Cavalieri Gerosolimitani, gli attuali Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il possesso della Torre del Pian di Carpine era molto importante per garantire o bloccare il flusso delle derrate alimentari, che dovevano raggiungere Perugia, in particolare il pesce proveniente dalla sponda settentrionale del lago Trasimeno.I restauri recentemente eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Architettonici dell’Umbria sull’intera struttura hanno riproposto tre piani interi e due semipiani, una scala d’accesso e l’istallazione di un ascensore per il beneficio di tutta la collettività. Oggi, la Torre dei Lambardi si configura come testimonianza rinnovata della propria identità storica, luogo d’incontro per manifestazioni artistiche e spazio culturale. 
Alta circa trenta metri e a pianta quadrangolare, la Torre dei Lambardi in origine doveva essere strutturata internamente in tre piani in pietra ed altrettanti in legno a cui si accedeva mediante una scala a chiocciola, di cui rimane solo una piccola testimonianza nella parte superiore. Al primo piano si possono intravedere resti di architettura romanica del piano in legno e delle volte a botte della soffittatura in mattoni. Le aperture presentano archi a sesto acuto alternati ad archi a tutto sesto. Esternamente era dotata di un corpo avanzato a difesa della porta d’ingresso. Questo corpo avanzato racchiudeva un fossato e un ponticello in pietra che consentiva il passaggio di una sola persona alla volta. Attualmente il muro del corpo avanzato è andato completamente distrutto, mentre il fossato ed il ponticello sono interrati. La base della torre presenta un alto zoccolo foggiato a bastione. 



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