Già raggiunte
300 firme tra i cittadini per salvare i servizi bancari nel centro
storico
Chiusura Unicredit Agello, parte
la protesta: "Pronti a spostare i conti correnti"
L'assessore Maghini: nessuna
disponibilità neanche su bancomat
sede Unicredit Agello |
MAGIONE 16 maggio 2017 – Anche
l'ultimo tentativo di mediazione è stato vano. Dopo un incontro nella sede
direzionale di Unicredit a Madonna Alta con alcuni rappresentanti delle
associazioni del paese assieme al sindaco di Magione Giacomo Chiodini e all'assessore Eleonora Maghini,
rimangono appese ad un filo le possibilità di un chiusura indolore dello
sportello bancario di Agello.
«Abbiamo avanzato richieste ragionevoli – spiega Maghini – come il mantenimento del bancomat o in alternativa la gratuita per i correntisti dei prelievi dallo sportello automatico di Poste italiane. Ad oggi però Unicredit, che è anche proprietaria dell'edificio, non intende venire incontro alle esigenze dell'utenza, spesso anziana, che risiede nel borgo. Se non ci saranno passi in avanti – aggiunge –, assieme alle associazioni di Agello, daremo seguito a quanto contenuto nella raccolta firme: ovvero lo spostamento collettivo dei circa 400 conti correnti altrove, cercando di tutelare al massimo i servizi in paese. I vari dinieghi che Unicredit ha fornito alle proposte da noi avanzate – conclude l'assessore Maghini – sono frutto di un comportamento veramente ingeneroso nei confronti di tutti quei cittadini che hanno da anni riposto la loro fiducia e i loro risparmi nella banca: pur capendo le difficili logiche del mercato bancario attuale ci si aspettava più rispetto e considerazione per le necessità di una comunità che ospita una propria filiale dalla metà del secolo scorso».
Intanto la raccolta firme da parte
della Proloco è arrivata già a 250 correntisti. Questi si sono dichiarati
disponibili, qualora Unicredit non tornasse sui suoi passi, a trasferire i
propri conti in un altro istituto che accettasse di aprire in questa frazione:
«quindi – è l'appello della Maghini – invitiamo i concittadini a non muoversi autonomamente in modo da rafforzare la strategia che si sta cercando di portare avanti».
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