domenica 25 novembre 2018

25 NOVEMBRE

Dal centro storico a viale Umbria scarpe rosse in tutte le vetrine per testimoniare l’adesione alla giornata del 25 novembre
Le attività commerciali di Magione dicono no alla violenza sulle donne
Tanta partecipazione anche all’incontro promosso dall’amministrazione comunale per una riflessione sul fenomeno della violenza e per fare il punto sul centro di ascolto

Grande adesione delle attività commerciali di Magione alla proposta fatta dal Comune di aderire alla Giornata internazionale della lotta contro la violenza sulle  donne che ricorre il 25 novembre. In tutte le vetrine, dal centro storico a viale Umbria, sono state esposte scarpe rosse, divenute il simbolo delle tante donne vittime di atti violenti.

“Il diritto di contare: contro la violenza su donne e minori”. 
«Ci sono gesti che, nella loro semplicità, racchiudono un significato fortissimo. Vedere decine di vetrine essere testimonianza del desiderio che termini questa violenza, che nei confronti della donna possa vincere il rispetto invece che il sopruso, è stata per me una grande emozione di cui sono grata a tutte le attività» – commenta Eleonora Maghini, assessore alle politiche sociali del comune di Magione, che si è fatta promotrice, in collaborazione con il Centro per le pari opportunità e del garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria e dell’associazione Accademia Pietro Vannucci anche dell’incontro pubblico tenutosi nella giornata di ieri sul tema “Il diritto di contare: contro la violenza su donne e minori”. 
Bisogno di una cultura che faccia proprie le idee sulla parità di diritti tra uomini e donne 
Nelle relazioni di Silvia Fornari, Università degli studi di Perugia, e di Maria Pia Serlupini, Regione Umbria, garante per l’infanzia e l’adolescenza, è stato affermato il bisogno di una cultura che faccia proprie le idee sulla parità di diritti tra uomini e donne e la necessità di tutela delle esigenze del minore rispetto a quelle dell’adulto. Posto l’accento anche sulla necessità che i servizi di supporto alle donne in difficoltà siano finanziati e non sostenuti solo tramite il volontariato. 

L’incontro è stato anche occasione per fare il punto sul centro di ascolto del Trasimeno aperto a Magione nel 2016. Le donne che si sono rivolte al centro, ha fatto sapere Luchia Demosthenous, coordinatrice del Punto di ascolto, sono state in questi tre anni trentatrè di cui venti italiane e tredici straniere provenienti sia dal Trasimeno che dal perugino anche perché, per sicurezza, molte donne preferiscono non rivolgersi ai centri di ascolto del luogo in cui vivono. Forte anche la scolarizzazione della donne maltrattate: sette hanno un titolo di laurea e quindici un diploma di scuola superiore. Come documentano i dati a livello nazionali a causare maltrattamenti sono prevalentemente persone afferenti al nucleo familiare. «Un lavoro che – ha commentato la coordinatrice - è frutto di una rete di servizi».
«L’attività del punto di ascolto – ha aggiunto l’assessore Maghini – va ad aggiungersi, e a integrare, il lavoro che quotidianamente svolgono uffici di cittadinanza, Asl, e Forze di polizia».

All’incontro sono intervenuti Giacomo Chiodini, sindaco di Magione; Monica Paparelli, consigliera di Parità della Regione Umbria; Marcella Binaretti, presidente associazione Pietro Vannucci responsabile del Punto di ascolto.

Alcune delle attività che hanno aderito: 
Viale Umbria e zone limitrofe: Donatella abbigliamento, Edilceramica Magionese, Gemini Lounge Cafè, Il Mondo di Lety, Lando Rinaldini, La Proposta Boutique, Maison Bottausci, Mariella Bottausci, Ottica Astalavista, Penny Lane, Vivaio Luciana Bottausci, Zugaroni Calzature, Corner Capolsini gioielli.
Nel centro storico le attività dell’associazione Vivi Magione: Gioielleria Capolsini profumeria Cardinali, A&m bijoux, Corto maltese, Perugini abbigliamento, cartoleria Moretti, Ciack viaggi, Anny style, Pasticceria Sirchi.

giovedì 22 novembre 2018

MOLINI FAGIOLI

Molini Fagioli, "decisione tribunale è inaccettabile"
Sindaco di Magione Chiodini: si rischia di far chiudere attività e perdere posti di lavoro

«Una sentenza del tribunale paradossale e pericolosa per le sorti di una delle aziende più floride del territorio con un indotto significativo e numerosi dipendenti: l'amministrazione si mette a disposizione per trovare una soluzione che consenta di proseguire l'attività e per sollevare all'attenzione di tavoli istituzionali superiori quanto sta accadendo».
È questo il commento di Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, a margine dell'incontro con i lavoratori della Molini Fagioli recatisi in municipio dopo la pubblicazione dell'ordinanza del tribunale civile di Perugia che – per ragioni di sforamento dei parametri acustici in termini di tollerabilità – impone un ciclo produttivo di sole dieci ore giornaliere spezzate non sostenibile in termini produttivi ed economici.
un'azienda storica che insiste su quell'area da oltre mezzo secolo distinguendosi per qualità ed innovazione dei prodotti
Per il sindaco Chiodini "la Molini Fagioli è un'azienda storica che insiste su quell'area da oltre mezzo secolo distinguendosi per qualità ed innovazione dei prodotti. Siamo dalla parte dei lavoratori, e delle loro oltre trenta famiglie, in questo difficile frangente e – aggiunge – ci faremo promotori di ogni possibile azione per evitare l'eventuale chiusura dello stabilimento".
riprendere immediatamente il dialogo evitando atteggiamenti speculativi nel rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie
Nel frattempo prosegue il confronto tra i legali dell'azienda e quelli del Comune di Magione alla ricerca di risoluzioni tecniche che consentano di superare gli effetti della decisione del tribunale di Perugia. In merito alla possibile acquisizione degli immobili direttamente confinanti, il sindaco auspica "che si possa riprendere immediatamente il dialogo evitando atteggiamenti speculativi nel rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie, anche utilizzando tavoli istituzionali specifici a livello regionale".

mercoledì 14 novembre 2018

INTITOLAZIONE VIA ALFIERO BASTREGHI

Alfiero_Bastreghi_con_il_presidente_Sandro_Pertini
Intitolata una via all’ex-sindaco Alfiero Bastreghi
Figura politica con grande impegno nel sociale fu tra i fondatori del Centro sociale anziani e dell’Unitre. La cerimonia di intitolazione si terrà martedì 20 novembre

Il comune di Magione, il Centro sociale anziani e l’Unitre rendono omaggio alla figura dell’ex-sindaco Alfiero Bastreghi con l’intitolazione di una via in una giornata dedicata al suo ricordo. 

L’iniziativa, in programma martedì 20 novembre, prevede, alle ore 15, la cerimonia di intitolazione del viale che da via Roma porta al nuovo parcheggio La Conca. A seguire, nella sala consiliare del palazzo comunale si terrà la conferenza organizzata dall’Unitre di Magione su “Il profilo umano e istituzionale di Alfiero Bastreghi, ricordi di un’epoca della recente storia magionese”. 

Alfiero Bastreghi, sindaco di Magione dal 1975 al 1988, scomparso nel 2002, fu una figura politica caratterizzata da una grande attenzione al sociale.

Al suo impegno, a alla sua tenacia, si deve la costituzione del Centro sociale anziani di Magione nel 1998 che rappresentò una vera novità nel panorama associativo italiano. Fu lui, ideatore e promotore del progetto, insieme ad Antero Cacchiata, Lando Spagliccia e Nazareno Macchiarini a fondare l’associazione che, ancora oggi, è un punto di riferimento fondamentale per la comunità magionese. Consapevole dell’importanza di mantenere attivo l’interesse, sia fisico che mentale, a tutte le età, si fece promotore di un’altra importante istituzione: l’Unitre di Magione. L’associazione, sin dai primi anni di attività, si distinse per l’alta qualità del calendario accademico con conferenze che spaziavano nei diversi ambiti della cultura.