mercoledì 20 dicembre 2017

CASA ALLOGGIO I TULIPANI

Andrea_Bongusto_Carlo_Cremona
Con l’arte di Andrea Bongusto la casa alloggio I Tulipani si apre al territorio
La mostra “Incroci” è stata allestita presso l’oratorio della parrocchia di Magione

MAGIONE - L’aspetto di Andrea Bongusto è quello di un signore d’altri tempi: foulard al collo e un parlare lento da cui emergono ricordi fiorentini, luogo dove ha trascorso parte della sua infanzia pur essendo originario di Palermo. “Dipingo da quindici anni – spiega in occasione della piccola mostra allestita nei locali dell’oratorio della parrocchia di Magione –. È un’attività che mi aiuta molto. Proprio il gesto del dipingere, soprattutto quando posso scaricare il colore direttamente sulla tela. Forse per questo amo Pollock e lo imito in alcuni miei quadri”. Il percorso artistico di Andrea si è incrociato con scelte di vita non sempre facili che lo hanno portato a fare uso di droghe e in carcere. Oggi è ospite della casa Tulipani per malati di Aids a Montebuono di Magione.

ANDREA BONGUSTO
«Una struttura di questo tipo – afferma – dovrebbe essere un vanto per una comunità perché è un profondo segno di civiltà». «Il mio – racconta – è stato un percorso di vita certamente da non prendere come esempio. In venti anni da drogato ho fatto uso di ogni sostanza stupefacente. Sono stato in carcere e lì ho capito il valore della libertà che non vuol dire fare ciò che si vuole. Le regole servono e avessi oggi un figlio non gli darei il telefonino senza controllo. Si dovrebbe, inoltre, reintrodurre a scuola educazione civica per riscoprire le regole di una società più civile. Mi rendo conto con la mia esperienza dell’importanza di non consentire a un figlio di fare tutto quello che vuole e, quando ci sono dei problemi, non illudersi di potercela fare da soli, come non basta l’aiuto della sola famiglia».

CARLO CREMONA, responsabile della casa alloggio I Tulipani
«Questa mostra – spiega Carlo Cremona, responsabile della casa alloggio I Tulipani – è un piccolo mattone che vogliamo mettere sulla strada che vuole condurre ad un’apertura della nostra struttura al territorio. Lo scambio tra gli ospiti e la comunità è fondamentale anche se, purtroppo, molto complesso per la difficoltà delle persone a rapportarsi con un malato di Aids. Quello che noi vogliamo fare è proprio far capire l’importanza di un colloquio che aiuti anche a comprendere cosa è oggi questa malattia, come è cambiata, magari anche aiutando i più giovani a prevenirla. Per questo ringraziamo la parrocchia di Magione e il Ser.T per averci dato questa opportunità».

Nel salutare Andrea esprime un piccolo desiderio: «sarebbe bello che per Natale il sindaco venisse a farci gli auguri».

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