giovedì 19 ottobre 2017

PROGETTO TRASIMEDIA

Malattie mentali, a TrasiMemo partita la terza edizione di “Arts&Crafts”
Trentadue pazienti del Centro di salute mentale del Trasimeno, con sede a Magione, a lezione di telaio con il progetto co-finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Comune di Paciano e gestiti dalla Cooperativa Frontiera Lavoro.

MAGIONE – Presentato presso il Centro di salute mentale del Trasimeno (Csm) con sede a Magione la terza edizione del progetto “TrasiMemo Arts&Crafts”ad opera dell’operatore di Frontiera Lavoro Gaetano Fiacconi, della vicesindaco di Paciano Cinzia Marchesini e della tessitrice Monica Giacomelli che prevede lezioni di telaio rivolte a pazienti del Centro di salute mentale del Trasimeno.

Sono 32 i pazienti del Csm coinvolti in questo terzo ciclo di laboratori, co-finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Comune di Paciano e gestiti dalla Cooperativa Frontiera Lavoro. Un progetto ritenuto dagli addetti ai lavori di grande utilità terapeutica e sociale, che aiuta soggetti svantaggiati ad acquisire nuove competenze e abilità manuali e al tempo stesso a potenziare la propria capacità di autonomia.

I laboratori, partiti all’inizio di ottobre a Paciano nella sede della Banca della Memoria del Trasimeno a Palazzo Baldeschi, si tengono tre giorni a settimana sotto la sapiente guida della tessitrice Monica Giacomelli che aiuterà gli ospiti a familiarizzare con la filiera della tessitura, fino alla realizzazione di prodotti che saranno sottoposti al giudizio del pubblico. A partire dal più semplice telaio a scatola, con il quale vengono realizzate tovagliette in rafia, nel corso delle settimane gli apprendisti tessitori si cimenteranno anche nei più complessi telaio a pettino liccio e telaio da tavolo con quattro licci.

Durante la presentazione Fiacconi ha ricordato che il progetto potrebbe avere risvolti anche occupazionali grazie alle competenze acquisite. «Con questo progetto – è stato il pensiero espresso da Marchesini - l'impegno di TrasiMemo si estende al campo del sociale, dimostrando come i patrimoni culturali possano incrociare e combinarsi positivamente con i difficili percorsi della salute mentale». Presente all’incontro anche il responsabile del Csm del Trasimeno Gianfranco Salierno secondo il quale l’iniziativa potrebbe essere un test per verificare se a TrasiMemo vi sono le condizioni per dar vita a un vero e proprio laboratorio per il trattamento delle malattie psichiatriche.



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